L’INTERREG CHE UNISCE

ROMA – focus/ aise - Una dotazione di 17,5 milioni di euro per la parte italiana e 9,9 milioni di franchi per quella svizzera, obiettivo: finanziare progetti di cooperazione transfrontaliera fra i due Paesi nei settori della mobilità integrata e sostenibile, dei servizi per l'integrazione delle comunità e del rafforzamento della governance transfrontaliera. La mette a disposizione il secondo bando Interreg a valere sul programma 2014-2020, che è stato pubblicato il 26 giugno e si schiuderà il 31 ottobre ed è stato presentato la scorsa settimana a Palazzo Pirelli, durante il primo dei due Info Point per informare e guidare gli addetti ai lavori alla costruzione e progettazione del nuovo avviso. Il programma Interreg Italia Svizzera 2014-2020 è un programma di cooperazione transfrontaliera e l'area interessata comprende quattro regioni italiane: Regione Autonoma Valle d'Aosta, Provincia autonoma di Bolzano, Regione Lombardia (Province di Como, Lecco, Sondrio e Varese), Regione Piemonte (Province di Novara, Vercelli, Biella e Verbano-Cusio-Ossola) e i tre Cantoni svizzeri Ticino, Grigioni e Vallese. Ogni singolo progetto presentato su un avviso pubblico del Programma Interreg deve avere necessariamente un capofila italiano e un capofila svizzero e un massimo di sei partner. Diversamente il progetto non viene preso in considerazione. Le proposte dovranno rispondere ad un bisogno comune del territorio italiano e svizzero, identificare output chiaramente quantificabili e proporre soluzioni che consentano di mantenere i risultati nel tempo.
Il giorno precedente, si è tenuto a Foggia, nella Sala Mazza del Museo Civico, la quarta tappa del roadshow del progetto INNONETS, promosso da Regione Puglia e ARTI – Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione, in collaborazione con Legacoop Puglia e Politecnico di Bari, sul tema del contrasto allo spreco alimentare.
L’iniziativa rientrava in un ciclo di incontri che ha avuto inizio a Brindisi, per poi fare tappa ad Andria, a Lecce e in ultimo a Foggia, per approfondire programmi e iniziative regionali sulla riduzione dello spreco alimentare, entrare in contatto con gli attori locali impegnati quotidianamente sui temi della sostenibilità, orientarsi tra foodsharing, nuove economie del recupero e innovazione sociale per una migliore condivisione delle risorse. Gli appuntamenti rientrano nell’ambito del progetto InnoNets, finanziato dal Programma Europeo di Cooperazione territoriale Interreg V-A Grecia-Italia, che mira a favorire la cooperazione territoriale nel settore agroalimentare fra la Regione Puglia e la Regione delle Isole Ionie (in Grecia): l’idea è quella di puntare su processi di facilitazione dell’innovazione a favore delle piccole e medie imprese (pmi), perseguiti attraverso incontri tematici che coinvolgano le organizzazioni di ricerca, le imprese, gli enti di governo del territorio e la società civile. Partner del progetto, oltre alla Regione delle Isole Ionie (Grecia) che è capofila, anche la Camera di Commercio di Corfù, la Regione Puglia – Dipartimento Sviluppo Economico, Innovazione, Istruzione, Formazione e Lavoro con il supporto tecnico di ARTI, il Politecnico di Bari e la Lega Regionale delle Cooperative e Mutua di Puglia (Italia).
Venerdì scorso, infine, al Porto Museo di Tricase, l’inaugurazione della nuova sede dell’Avamposto Mare, che è stata ampliata e ristrutturata attraverso i fondi del Progetto Muse, finanziato nell’ambito del Programma Interreg V-A Grecia-Italia 2014-2020.
190 metri quadri interamente ristrutturati per un investimento di 282.300 di fondi europei regalano al Comune di Tricase e all’intera comunità del Mediterraneo, un Centro culturale permanente delle tradizioni marinare che si aggiunge al Centro di Ricerca e al Laboratorio della Biodiversità, finanziato dallo stesso programma Grecia-Italia con il progetto BIG nella precedente programmazione 2007-2013.
Questo è il risultato del lavoro di cooperazione svolto dal CIHEAM Bari con il Comune di Tricase con il progetto Muse il cui fine è quello di rafforzare il modello di Porto Museo di Tricase trasferendolo alle comunità greche di Messolonghi e Corfù. (focus\ aise)