UNA SERATA PER LA SIRIA: LE SALESIANE IN PRIMA LINEA

ROMA\ aise\ - Si terrà domani, presso l’Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice in via dell’Ateneo Salesiano 81, dalle 18.30 alle 22, una serata interculturale dal titolo “Una serata per la Siria, nuove scuole per un nuovo paese”. Un programma con danze, immagini, testimonianze, oggetti di artigiano e la possibilità di donare. Un momento conviviale, adatto alle famiglie, che prevede anche un apericena multietnico.
Viaggiando per la Siria ancora oggi si incrociano più camion carichi di armi che di generi alimentari. Strade polverose come viali di macerie. Un paese triturato dalla guerra e tutto da ricostruire.
Suor Vilma Tallone, Economa Generare FMA (Figlie di Maria Ausiliatrice), racconta il suo ultimo viaggio nel paese: “Mi impressionano le periferie delle città, con i palazzi, crivellati di colpi dei cannoni, bruciati all’interno, dove porte e finestre sono bocche aperte, annerite dal fumo... mi impressionano ancora di più le case dei villaggi, i piccoli negozi, gli atelier degli artigiani, le case di contadini, di piccoli produttori, abbattute, sventrate, una per una, con metodo, con ferocia. Aleppo è passata da 4 milioni di abitanti a ottocentomila. Anche la presenza cattolica è passata da 150mila fedeli a 40mila. Ma abbiamo riaperto un asilo ad Aleppo per cinquanta bambini in una struttura dell’Ordine di Malta con annesso un cortile che appartiene ad una colonia di ebrei e dove tutti sono i benvenuti.” è così che si pensa al futuro.
La presenza delle suore salesiane, Figlie di Maria Ausiliatrice non è mai venuta meno negli ultimi cento anni, neppure nelle fasi più cruenti del conflitto. Certo si è spostata nelle zone più protette: l’ospedale di Damasco è rimasto uno dei pochi presidi sanitari d’eccellenza sempre funzionanti. Ora si progetta a riaprire scuole e centri di sostegno per bambini, adolescenti, donne in cerca di una nuova identità lavorativa.
“Dopo questa enorme tragedia dobbiamo costruire – osserva Tallone – per questo diamo vita ad una campagna di raccolta fondi sia per sostenere le tre strutture già operative nel paese, sia per costruire due nuove scuole ad Aleppo e Damasco per bambini e pre-adolescenti. Scuole aperte a tutti”. (aise)