BICAMERALE/SCHIRÒ (PD): APPROVAZIONE RICONOSCIMENTO IMPORTANTE

ROMA\ aise\ - La Commissione esteri della Camera ha dato parere favorevole unanime alla creazione della Commissione Bicamerale per gli italiani all’estero. La notizia è stata commentata favorevolmente anche dalla deputata del Pd eletta in Europa, Angela Schirò: “nella proposta unificata ci sono indicazioni e passaggi che vengono dalla mia proposta e ce ne sono altri che vengono da quelle dei colleghi di altri gruppi. Anche se avrei preferito un testo più asciutto e diretto alla definizione della natura e delle funzioni della Commissione bicamerale, mi ritrovo con convinzione nella proposta licenziata, che considero un riconoscimento importante per gli italiani all’estero e per il ruolo che essi possono svolgere a sostegno della proiezione internazionale dell’Italia”.
Di questa prima parte del percorso, Schirò ha voluto sottolineare tre aspetti: “il primo riguarda il clima sostanzialmente unitario tra le forze politiche e parlamentari che ha portato a questo risultato. Non sono mancate e non mancano le differenze di accenti e sensibilità, ma tutti hanno dato prova di responsabilità, rinunciando a qualcosa, pur di convergere su un testo comune; il secondo è che a poca distanza dalla conferma referendaria della riduzione del numero dei parlamentari, che colpisce particolarmente la rappresentanza estera, c’è stata una risposta diretta e incisiva, almeno sul piano di una nuova e più efficace strumentazione parlamentare. Tanto più significativa, in quanto unitaria; il terzo è che la Commissione è allo stesso tempo un osservatorio per leggere e capire meglio le questioni che riguardano gli italiani all'estero, una sede di amplificazione della loro voce e della loro presenza a livello istituzionale e, nello stesso tempo, uno strumento di valutazione e coordinamento dei provvedimenti a loro diretti”.
Si tratta, dunque, secondo l’eletta all’estero “di un primo passo, che l’Aula - ne sono sicura - vorrà confermare, ma che deve avere poi l’avallo del Senato. E una volta arrivati alla legge istitutiva, ci saranno i tempi di istituzione e di avvio del funzionamento. È necessario - ha concluso - fare presto perché è di vitale importanza che entro la legislatura la Commissione possa entrare a regime e diventare una solida premessa per le legislature future”. (aise)