I volti della Farnesina (2)

ROMA – focus/ aise - Il Sottosegretario agli Esteri Ivan Scalfarotto ha compiuto oggi una visita in Svizzera. Obiettivo della missione una ricognizione della relazione bilaterale con il Paese vicino, all’indomani del raggiungimento di intese e accordi in diversi settori di attività, con la nuova Segretaria di Stato Livia Leu.
La visita – riporta la Farnesina – è cominciata con la firma dell’accordo in materia di mutuo riconoscimento dei controlli radiometrici di prodotti metallici destinati all’esportazione, che, dopo un complesso negoziato, consentirà più agili procedure in questo importante settore del commercio italo-svizzero, a beneficio degli operatori di entrambi i Paesi.
È stato inoltre finalizzato uno scambio di note tra Italia e Svizzera per regolare la questione delle immatricolazioni che interessa Campione d’Italia.
Al centro dei colloqui, la cooperazione sanitaria, la situazione dei lavoratori frontalieri e le relazioni politiche ed economico-commerciali.
Da ambo le parti è stata espressa soddisfazione per la collaborazione in ambito sanitario che ha permesso, fra l’altro di garantire la continuità dei collegamenti fra i due Paesi, nonché il costante scambio di dati e informazioni scientifiche per fronteggiare uniti il coronavirus.
“I rapporti fra Italia e Svizzera vivono una fase di consolidamento e rilancio” ha dichiarato Scalfarotto “e la mia visita qui ha come scopo proprio quello di far stato della nostra soddisfazione, e porre le basi di una collaborazione ancora più intensa e strutturata, che nel prossimo anno ci permetterà di mettere in campo le sinergie necessarie a percorrere insieme la strada della ripresa”.
Il vice ministra agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale, Emanuela Del Re, ha partecipato ieri a un webinar sulla politica africana dell’Italia e le opportunità che pone per le relazioni transatlantiche, organizzato dal think tank statunitense The German Marshall Fund (GMF) in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Washington.
Rispondendo alle domande del direttore esecutivo del GMF, Ian Lesser, e del pubblico collegato, il vice ministra ha fatto innanzitutto riferimento al documento presentato dal Ministro Di Maio due giorni fa sul Partenariato italiano con l’Africa. “L'approccio italiano vede gli africani come partner paritari di un rapporto a doppio senso, tenendo presente che investire in Africa e sostenere il benessere socio-economico dell'Africa significa opportunità di affari, posti di lavoro e sicurezza per i nostri cittadini”, ha detto Del Re. “Come ci ha insegnato la pandemia di COVID-19, nessuno è al sicuro fino a quando tutti non sono al sicuro. Il partenariato paritario con l'Africa deve essere applicato in tutti gli ambiti, anche discutendo questioni globali di comune interesse”.
In relazione alle sfide di sicurezza nel continente, Del Re ha insistito sulla necessità di considerarle da una prospettiva più ampia. “Per contrastare in modo duraturo l'estremismo violento”, ha detto, “vanno messi in atto altri strumenti, oltre alle tipiche risorse anti-terrorismo, rafforzando la governance, agendo nella formazione delle forze di sicurezza, nell'elaborazione di programmi di aiuto, nel potenziamento dell'istruzione”.
Secondo il vice ministro, un’altra priorità per Italia e Stati Uniti dovrebbe essere di “accompagnare la trasformazione socio-economica dell'Africa. Per accelerare questo processo, il continente ha bisogno di un flusso maggiore e costante di investimenti privati, iniziando dall’agroindustria, dall'energia pulita e dalle infrastrutture digitali. Le nostre imprese più vivaci e dinamiche possono trarre profitto dalle opportunità di partenariato congiunto in Africa, mentre i nostri governi possono collaborare a livello bilaterale o nell'ambito delle pertinenti istituzioni multilaterali”, ha concluso Del Re, “per creare condizioni più appropriate per l'espansione del settore privato nel continente”.
“Gli italiani all’estero sono ancora costretti a pagare l’Imu sulla loro prima e unica casa in Italia, per giunta con l’aliquota maggiorata, quella relativa alla seconda abitazione. Una situazione che per molti connazionali è davvero insostenibile, ecco perché tanti di loro preferiscono vendere piuttosto che pagare tasse ingiuste. Ma in questo modo a perderci è l’Italia, perché i nostri connazionali andranno a trascorrere le proprie vacanze altrove, invece che tornare in Patria e spendere qui i loro soldi, alimentando la nostra economia”. Questa la netta opinione a riguardo del Sottosegretario agli Affari Esteri, nonché fondatore e presidente del MAIE, Ricardo Merlo.
L’esponente del Governo ha dunque scritto in una nota di oggi di auspicare “che nella prossima legge finanziaria possa essere accolto l’emendamento Garavini teso a ripristinare l’esenzione Imu per gli italiani all’estero. Su questo stiamo lavorando, in sinergia con i diversi gruppi parlamentari”.
“È importante - ha aggiunto - ricordare che diverse amministrazioni comunali, proprio per andare incontro ai propri cittadini residenti oltre confine, hanno scelto di deliberare l'esonero dalla tassa sull'immobile per quei connazionali che, pur vivendo all’estero, hanno mantenuto il possesso della loro abitazione nel paese di origine. Ringrazio la Sen. Laura Garavini, eletta nella ripartizione estera Europa, Vicepresidente della Commissione Esteri e Vicecapogruppo vicario Italia Viva-Psi, che nelle scorse ore mi ha consegnato le delibere dei Comuni che hanno approvato l'esenzione Imu”.
Infine, Merlo si è augurato “che nella manovra economica che il governo si accinge a varare si possa portare a casa anche questo risultato, sarebbe un bellissimo regalo di Natale per centinaia di migliaia di italiani all’estero”. (focus\ aise)