LA SETTIMANA DEL CGIE

ROMA – focus/ aise - Sono iniziati lunedì scoso alla Farnesina i lavori del Comitato di Presidenza del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, che ha concluso i lavori mercoledì 19.
Tanti i temi all’ordine del giorno, tra i quali la Conferenza permanente Stato-Regioni-Province Autonome-CGIE in programma nei primi giorni di aprile di quest’anno.
La relazione di governo, tenuta dal Sottosegretario Ricardo Merlo, ha avviato i lavori che sono proseguiti sul tema delle “Misure a sostegno dei cittadini italiani residenti nel Regno Unito dopo il 31. 12. 2019”.
Nel pomeriggio esame del “Rinvio delle elezioni per il rinnovo dei Comites” la cui scadenza era fissata al 17 aprile 2020. Successivamente “Referendum del 29 marzo sul testo di legge costituzionale inerente la riduzione del numero dei parlamentari”.
Il giorno successivo, alle ore 9.30 esame del “Documento economia e finanza per il 2020 con proiezione triennale”. Alle 11. 30 hanno partecipato ai lavori il Presidente del Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana Paolo Masini e il Direttore Pierangelo Campodonico.
Successivamente sono stati esaminati i “Contributi ai Comites e il Consuntivo degli stanziamenti al Cgie per l’esercizio 2019”. Dopo pranzo, all’ordine del giorno la “Pubblicazione del II Cofanetto della Collana “IL CGIE” e la Promozione della lingua e della cultura italiana all’estero, DGSP”. La giornata finale si è chiusa con la firma del Protocollo Enit-Cgie alla presenza del Presidente Enit, Giorgio Palmucci e con un confronto sulla “Preparazione della Conferenza permanente Stato-Regioni-Province Autonome-Cgie sullo Stato dei lavori sulla riforma della legge sulla cittadinanza”.
Incrementare il turismo delle radici. È questo l’obiettivo principale che ha portato il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (Cgie) e l’Agenzia Nazionale del Turismo (ENIT) a siglare alla Farnesina, durante la riunione del Comitato di Presidenza del Cgie, un protocollo d’intesa che porterà la due parti a collaborare per incentivare il turismo di italo-discendenti, di connazionali residenti all’estero iscritti all’AIRE e, infine, anche di stranieri interessati alla destinazione Italia.
Ad apporre le firme sull’accordo sono stati il Segretario Generale del Cgie, Michele Schiavone, e Giorgio Palmucci, Presidente dell’ENIT, che si è detto “ben felice” di siglare questo accordo, che “non è, non deve essere e non sarà un protocollo firmato giusto per dire di averlo firmato, ma deve essere un punto di partenza” per una collaborazione che permetterà di instaurare tavoli di lavoro tra “istituzioni, enti, regioni, ambasciate, consolati, istituti italiani di cultura, camere di commercio italiano all’estero, Case Italia e patronati”, i quali, “attraverso il lavoro comune favoriranno la destinazione Italia”.
“Uno dei momenti più alti di collaborazione fra enti, Comites e Cgie”, ha spiegato Schiavone descrivendo il protocollo d’intesa. Quello stabilito ieri, secondo il segretario generale Cgie è, infatti, “un accordo pensato per creare delle opportunità non solo agli italo-discendenti ma anche per gli italiani iscritti all’Aire. E questo dovrebbe aiutare il nostro Paese a creare una crescita”. È questa l’idea alla base della collaborazione fra Cgie e ENIT, che servirà anche e soprattutto ad “allargare i servizi per i turisti di origine italiana, con offerte speciali previste per loro”, come spiegato dal segretario generale Cgie.
Il turismo delle radici, ha evidenziato ancora Schiavone, può infatti “influire positivamente anche sull’economia italiana”, poiché, nel 2018, “si parla di 8mila presenze, che rappresenta un numero sostanzioso” e che rende il settore “uno degli asset più in crescita” del Paese.
Ma “non solo turismo delle radici”, ha spiegato in conclusione il segretario generale Cgie, bensì anche “turismo di studenti, culturale, di adulti e di pensionati”. Una proposta, dunque, di “facilitazione dei servizi” per “tutti gli italiani”. (focus\ aise)