Rifugiati e Covid: appello supplementare dell’UNHCR

© UNHCR/Mohammad Hawari

GINEVRA\ aise\ - L’UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, ha lanciato oggi un appello supplementare per la raccolta di 455 milioni di dollari da destinare alla risposta al COVID-19 nel 2021.
Mentre la maggior parte delle attività legate alla pandemia, del valore di 477 milioni di dollari, sono già state integrate nell’Appello Globale dell’UNHCR per il 2021 portandone il costo totale a 8.616 miliardi di dollari, l’appello supplementare di risposta al COVID-19 pubblicato oggi riguarda gli effetti eccezionali prodotti in ambito socioeconomico e sulla protezione che hanno ridotto milioni di rifugiati, sfollati interni e apolidi a vivere in condizioni di estrema difficoltà.
Il monitoraggio effettuato dall’UNHCR dall’inizio della pandemia restituisce un quadro tetro dei livelli di benessere e di protezione dei rifugiati e di altre persone sotto il mandato dell’Agenzia: il 74 % di questi ultimi è ora in grado di soddisfare solo la metà, o meno, delle proprie esigenze di base, mentre l’83% deve adottare uno o più meccanismi negativi di sopravvivenza.
In seno all’appello supplementare, la risposta a tali esigenze è suddivisa tra sei priorità e prevede l’implementazione di attività volte a ridurre le vulnerabilità mediante aiuti in denaro contante; utilizzo dei contanti per permettere ai beneficiari di soddisfare le esigenze di base e agevolarne l’accesso ai servizi; protezione di redditi e mezzi di sostentamento tramite il sostegno ai consumi a beneficio dei più vulnerabili e delle loro attività imprenditoriali; prevenzione e risposta a violenza di genere (gender-based violence/GBV), in particolare rafforzando disponibilità, accessibilità e qualità dei progetti di gestione dei casi di GBV; promozione di salute mentale e benessere psicologico garantendo la formazione degli operatori impegnati in prima linea.
Tra le attività prioritarie, inoltre, vi sono la comunicazione e il coinvolgimento delle comunità e dei partner non tradizionali col fine di assicurare che il personale dell’Agenzia risponda dell’operato nei confronti dei beneficiari e che siano garantite le comunicazioni dei rischi e la partecipazione delle comunità.
Ripristinare l’istruzione rappresenta un’altra delle priorità e queste attività prevedono la riapertura in condizioni sicure delle scuole in linea coi protocolli sanitari, la necessità di mitigare la dispersione scolastica investendo nella didattica a distanza sia online sia offline e sostegno ai più vulnerabili tramite l’erogazione incondizionata di aiuti in contanti, in particolare a favore delle giovani adolescenti.
Inoltre, l’appello lanciato oggi include un numero limitato di attività fondamentali quali l’erogazione di servizi medici, igienico-sanitari e di approvvigionamento idrico, e di alloggi, che non era stato possibile integrare nella regolare programmazione, nonché uno stoccaggio limitato di scorte globali di articoli chiave per rispondere rapidamente alle esigenze e alla carenza di dispositivi DPI o all’instabilità sui mercati mondiali.
Quest’appello supplementare, infine, mira ad assicurare le capacità di risposta dell’UNHCR a nuove gravi ondate di COVID-19 nel corso del 2021 e a garantire supporto logistico, ove necessario, affinché i vaccini siano consegnati alle popolazioni costrette a fuggire.
L’UNHCR esprime gratitudine per tutti i contributi ricevuti dai governi e dai sostenitori del settore privato. L’appello a raccogliere 745 milioni di dollari da destinare alla risposta contro il COVID-19 nel 2020 è stato finanziato al 64%. In tutto, ad oggi, i donatori si sono impegnati a finanziare oltre 1,1 miliardi di dollari per l’implementazione dei programmi dell’UNHCR nel 2021 e negli anni seguenti, mostrando forte solidarietà nei confronti dei rifugiati ed enorme fiducia nel lavoro dell’Agenzia. (aise)