Vita da console

ROMA – focus/ aise – Nel corso della sua visita a Hoi An, il 15 dicembre scorso, il console generale d’Italia a Ho Chi Minh City, Dante Brandi, ha insignito Pier Federico Barocco dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine della Stella d’Italia per il suo contributo alla scoperta e valorizzazione di straordinari siti archeologici, patrimonio dell’umanità, in Laos, Myanmar e, in particolare, in Vietnam. Qui, nel sito di My Son, ha anche contribuito a realizzare insieme alle istituzioni italiane la prima scuola di restauro del Vietnam centrale.
Durante la visita a Ho An il console generale Brandi ha inoltre preso parte all’evento “Italiani Eccellente Night”, offerto da Pescarolo Sauces, Torino Bakery & Restaurant e Pizzeria Cardi con autentiche specialità italiane, per raccogliere fondi a favore delle comunità Gie Trieng di Phuoc Son colpite dalle recenti alluvioni e frane, attraverso la Fondazione vietnamita per l’Educazione infantile (CEF).
La console generale d’Italia a Barcellona, Gaia Danese, ha accolto l'invito della presidente della Fondazione Marisa Bellisario, Lella Golfo, insieme con il segretario generale della Farnesina, Elisabetta Belloni, i viceministri Emanuela Claudia del Re e Marina Sereni e oltre 30 diplomatiche tra Ambasciatori, Consoli Generali, Ministri Plenipotenziari da tutto il mondo dando vita ad un eccezionale incontro virtuale ricco di contenuti ma anche di uno straordinario spirito di squadra e solidarietà, andato in diretta Facebook.
Un bollettino della situazione di emergenza nei diversi Paesi, ma anche un bilancio della presenza e del contributo delle donne nel settore diplomatico e un auspicio per la leadership femminile in un ambito tanto complesso e cruciale sono stati tra gli argomenti affrontati nel corso dell'incontro che ha coinvolto anche centinaia di associate della Fondazione Marisa Bellisario.
Il viceministro Del Re ha sottolineato le difficoltà della carriera diplomatica per le donne, ma ha anche invitato tutte a darsi da fare per raggiungere i risultati che le donne meritano e che in parte sono già arrivati grazie anche alla legge promossa da Lella Golfo sulle quote di genere.
Donne che svolgono un ruolo decisivo in ogni angolo del mondo, che stanno portando avanti un lavoro complesso e fondamentale per i nostri connazionali ancora e sempre di più durante l'emergenza. Il viceministro Sereni ha espresso l’auspicio che la Farnesina abbia un'attenzione speciale per proteggere i diritti delle donne e tutelare lo spirito di sacrificio e abnegazione con cui si sta lavorando soprattutto durante questi duri mesi di emergenza sanitaria.
A causa delle restrizioni da Covid 19 non era stato possibile, sino ad oggi, poter incontrare il Console Generale d’Italia a Gerusalemme Giuseppe Fedele nei locali del Museo d’Arte ebraica italiana “U.S.Nahon” e alla sinagoga di rito italiano di Conegliano Veneto, nella centrale via Hillel.
Con la parziale apertura dei Musei, e dopo le elezioni del nuovo Comitato Direttivo, ieri Fedele, accompagnato dalla moglie, e insieme alla console Alice Amoriello, ha finalmente potuto visitare la sinagoga di rito italiano di Conegliano Veneto, attiva a Gerusalemme dall’aprile del 1952, con annesse le cinque sale del Museo d’arte ebraica italiana “U. S. Nahon”.
Ne dà notizia Beniamino Lazar, presidente del Comites di Gerusalemme spiegando che a ricevere il console generale sono stati il neo Presidente della Hevrat Yehudei Italia be Israel Michael Raccah e il Presidente del Museo U. Nahon, Jack Arbib; le spiegazioni sulla sinagoga sono state fornite da Angela Polacco Lazar, mentre del Museo e dell’attuale mostra “the Crown” ha parlato Jack Arbib.
I dirigenti delle due istituzioni, accompagnati da Filippo Ventura, hanno quindi illustrato agli ospiti il quadro generale delle istituzioni operanti nel Palazzo, le attività generalmente svolte e i programmi futuri. Tra questi, segnala Lazar, i lavori di ingrandimento dei locali da adibire ad ulteriori sale per il Museo, e anche una sala per riunioni e conferenze. Purtroppo anche a causa del coronavirus, ci sono stati molti ritardi sia nei lavori che nell’ottenimento dei permessi.
Il Console Generale Fedele ha quindi firmato il libro degli ospiti d’onore alla presenza dello stesso Lazar, che ha accompagnato la visita e guidato gli ospiti anche presso gli uffici del Comites.
L’auspicio di tutti, conclude il presidente del Comties, è che nei prossimi mesi il Museo possa tornare alla sua normale attività, così anche le preghiere presso la sinagoga italiana, e che si possano riprendere in presenza le attività culturali, che negli ultimi mesi si tengono solamente ed esclusivamente via zoom. (focus\ aise)