VOTO ELETTRONICO PER I COMITES: SIRAGUSA (M5S) TORNA A INTERROGARE IL GOVERNO

ROMA\ aise\ - Ci sono “novità concernenti la partenza della sperimentazione del voto elettronico per il rinnovo dei Comites?”. A chiederlo è la deputata 5 Stelle Elisa Siragusa, in una nuova interrogazione al Ministro degli esteri Luigi Di Maio.
Nella premessa, la deputata ricorda che “con il decreto-legge 30 maggio 2012, n. 67 (articolo 1, comma 1), convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2012, n. 118, si era disposto un riordino della normativa riguardante le procedure di rinnovo dei membri dei Comites, prevedendo, tra l'altro, la modalità del voto informatico per tale tipologia di elezioni e rinviando a un successivo regolamento l'attuazione della disposizione; tuttavia, a causa della mancata emanazione di tale documento, le ultime elezioni dei Comites, indette nel 2015, si svolsero, come sempre, attraverso il voto per corrispondenza”.
“A seguito di un'interrogazione al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, in merito alla possibilità di adottare il voto digitale per le prossime elezioni dei Comitati, le quali dovranno tenersi entro il 31 dicembre 2021 – continua Siruagusa – il sottosegretario delegato rispondeva, in data 14 maggio 2020, sostenendo che le eventuali modalità applicative del voto elettronico sarebbero dipese dall'adeguatezza dei fondi disponibili (interrogazione n. 4-04542). Occorre tuttavia evidenziare come l'analisi dell'impatto della regolamentazione, eseguita sul decreto-legge 30 maggio 2012, n. 67, aveva rilevato che il voto informatico, oltre a rispondere alle esigenze di modernizzazione e digitalizzazione della pubblica amministrazione, avrebbe implicato una spesa nettamente inferiore rispetto al voto per corrispondenza”.
“Inoltre, - aggiunge – la legge del 27 dicembre 2019, n. 160 (“Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022”) ha, al comma 627 dell'articolo 1 istituito – nello stato di previsione del Ministero dell'interno – un fondo, volto a introdurre, in via sperimentale, modalità innovative di espressione del voto in via digitale. Lo stanziamento disposto, per l'anno corrente, è di un milione di euro: cifra da destinarsi all'implementazione del voto elettronico nelle elezioni politiche nazionali ed europee; occorre quindi ricordare che l'11 giugno 2020 il Governo aveva accolto l'ordine del giorno n. 9/02471-A/003, a prima firma dell'interrogante, il quale impegnava l'Esecutivo a valutare l'opportunità di estendere la sperimentazione del voto elettronico prevista dall'articolo 1, comma 627, legge n. 160 del 2019, anche alle elezioni per il rinnovo dei Comites”.
“L'emergenza sanitaria attuale, con il rinvio delle previste consultazioni elettorali che ha portato con sé, ha ribadito e messo in evidenza la necessità, per il nostro Paese, di dotarsi di modalità inedite di esercizio del diritto al voto”, annota la deputata, “ciò, per sveltire e rendere più agili le procedure attuali, anche prevedendo forme di votazione in remoto”.
Citate “le risapute problematiche del voto per corrispondenza – modalità attraverso la quale vengono eletti i rappresentanti della circoscrizione estera del nostro Parlamento – che portano a considerare non più rinviabile l'inizio della sperimentazione del voto in via digitale”, Siragusa chiede a Di Maio “se vi siano novità concernenti la partenza della sperimentazione del voto elettronico per il rinnovo dei Comites, sperimentazione che potrebbe avere un suo primo ambito di applicazione solo in alcune città “pilota”, come avvenuto per la sperimentazione della carta d'identità elettronica (Cie)”. (aise)