L’Almanacco della Scienza porta valori

ROMA\ aise\ - I cambiamenti sociali, economici, tecnologici portano a un profondo mutamento dei nostri valori, tanto più profondo e repentino da quando i processi tendono a essere globali: cambiamenti climatici, migrazioni, turismo, web, mercati hanno messo in contatto realtà un tempo distanti proponendo nuovi stili di vita e mettendo in crisi i nostri. Questo il complesso tema al centro del Focus monografico dell’Almanacco della Scienza del Consiglio nazionale delle ricerche on line da questa settimana, che si avvale, come di consueto, del supporto di ricercatori del Cnr.
A partire ovviamente dal fenomeno più eclatante degli ultimi anni, la pandemia di Covid-19, fenomeno di causa-effetto globale per eccellenza che viene affrontato con Giovanni Maga, direttore dell’Istituto di genetica molecolare, in uno dei suoi aspetti più significativi: la parziale rinuncia alla libertà in nome della sicurezza.
Sempre legate alla pandemia le riflessioni sulle trasformazioni indotte dai social network, che in questo periodo hanno conosciuto un’amplificazione esponenziale con conseguenze talvolta tragiche. Ne parlano il neuroscienziato Antonio Cerasa dell’Istituto per la ricerca e l'innovazione biomedica, che ricorda come l’amicizia reale non possa essere sostituita da quella virtuale, e Chiara Spinelli dell'Istituto di informatica e telematica, che evidenzia l’enorme valore economico dei “like”.
Non meno significativi altri due cambiamenti valoriali del nostro tempo. Il problema della fame nel mondo, cui le cronache concedono molta meno attenzione che in passato, è invece ancora impellente: come cibare miliardi di persone in un modo salutare e sostenibile per l’ambiente? Grazie anche alla tecnologia, rispondono Emilio Fortunato Campana, direttore del Dipartimento ingegneria Ict e tecnologie per l'energia e i trasporti, e Michela Janni e Andrea Zappettini, ricercatori dell'Istituto dei materiali per l'elettronica e il magnetismo impegnati in progetti di cooperazione allo sviluppo.
E la pace, altro tema caduto quasi nel dimenticatoio? È stata forse sostituita dalla maggiore sensibilità ambientale? In realtà questi due aspetti sono strettamente legati, come spiega Desirée Quagliarotti dell’Istituto di studi sul Mediterraneo.
E di ambiente si parla anche nelle Recensioni con i volumi “Un pianeta abitabile” di Valerio Rossi Albertini del Cnr-Ism e “Un'ora e mezzo per salvare il mondo” di Mario Tozzi del Cnr-Igag e Lorenzo Baglioni. I due ricercatori si confronteranno, parlando ciascuno del libro dell'altro, nel corso di una diretta Facebook che si svolgerà domani, lunedì 1° febbraio, alle 18.00 sulla pagina ufficiale del CNR Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Ma anche un materiale come la plastica può essere un valore? Mario Malinconico dell'Istituto per i polimeri, compositi e biomateriali evidenzia la mutazione subita, da simbolo del progresso a minaccia per l’ambiente, proponendo una giusta misura di valutazione.
Infine, la bellezza che, si dice spesso, salverà il mondo. Alla funzione sociale dell’arte sono dedicati l’intervento di Eva Pietroni dell’Istituto di scienze per il patrimonio culturale e il Faccia a faccia con Barbara Jatta, direttrice dei Musei Vaticani.
Della Giornata della memoria – commemorata il 27 gennaio scorso – si parla sia nelle Recensioni con il docu-film “Terra promessa”, on demand sulle piattaforme CG Digital, iTunes e Google Play, che in Altra ricerca con il premio Mombaroccio-Sarano “Luci nel buio della Shoah”; oltre che nei Video con la testimonianza di Aldo Luperini sulle “pietre d’inciampo”. (aise)