Al Quirinale il Trattato Italia – Francia

ROMA\ aise\ - È stato firmato questa mattina al Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il "Trattato per una cooperazione bilaterale rafforzata" tra Italia e Francia. A siglare l’accordo – alla presenza di componenti del Governo italiano e francese e altre autorità dei due Paesi – il Presidente francese, Emmanuel Macron, da ieri a Roma, e il Presidente del Consiglio Mario Draghi.
Entrambi, dopo la firma, hanno parlato di rapporti più stretti, anzi di “vicinanza” tra Italia e Francia.
Per Draghi, che nel suo intervento ha anche ricordato Valeria Solesin uccisa al Bataclan sei anni fa, la firma del Trattato rafforzato “segna un momento storico delle relazioni tra Italia e Francia”.
Diviso in 12 articoli, dagli esteri alla difesa, dalle politiche migratorie alla cultura, dalla cultura, alla cooperazione frontaliera, passando per spazio, ricerca e istruzione, il trattato prevede, tra l’altro, che "almeno una volta ogni trimestre un ministro italiano partecipi a un consiglio dei ministri del governo francese e viceversa".
“Cooperiamo sui temi che stanno più a cuore ai nostri Paesi”, ha aggiunto il Premier, istituendo “un servizio civile italo-francese, un comitato di cooperazione transfrontaliero, riconoscendo la necessità di una politica di gestione dei flussi migratori condivisa dall'Unione Europea basata su principi di solidarietà e responsabilità".
Il trattato, ha detto Macron, restituisce una comune “visione europea e internazionale”, sulla quale costruire “una visione geopolitica comune”, ha aggiunto il presidente francese, secondo cui il Trattato “sancisce l'amicizia profonda che ci unisce".
Ed è proprio l’accenno alla “amicizia profonda” che apre la premessa al documento che si riferisce appunto alla “portata e profondità dell’amicizia” che unisce Italia e Francia, “ancorata nella storia e nella geografia”. Si citano quindi il “legame comune con il Mediterraneo quale crocevia di civiltà e punto di congiunzione tra i popoli d’Oriente e d’Occidente, dell’Europa e dell’Africa”; i comuni valori che fondano “sui principi fondamentali e gli obiettivi iscritti nella Carta delle Nazioni Unite e nel Trattato sull’Unione Europea”, e si fa riferimento all’“attaccamento a una società caratterizzata dal pluralismo, dalla non discriminazione, dalla tolleranza, dalla giustizia, dalla solidarietà e dalla parità di genere”.
Inevitabile anche citare le politiche climatiche e l’impegno alla “unità dell’Europa”, la premessa al trattato riconosce “l’importanza di preservare il Mercato unico e le quattro libertà fondamentali quali pietre miliari e motori inesauribili del percorso d’integrazione europea”.
Italia e Francia “desiderose di favorire una migliore conoscenza reciproca delle loro società civili, in un’ottica di cittadinanza europea, in particolare tra le giovani generazioni; riconoscendo l’importanza e la vitalità della cooperazione tra i rispettivi Parlamenti e il ruolo che la diplomazia parlamentare svolge nelle relazioni tra i due Paesi e auspicandone un rafforzamento attraverso forme di cooperazione permanente, in particolare tra le rispettive Commissioni” firmano convintamente il trattato “riconoscendo il ruolo fondamentale delle collettività territoriali italiana e francese e degli altri attori locali per rinsaldare i vincoli di amicizia tra i due popoli e sviluppare progetti comuni”.
Il documento è disponibile qui. (aise)