Ginevra: successo per la II edizione degli Swiss Italian Startup Award 2025 della CCIS

GINEVRA\ aise\ - Sono stati oltre 350, tra imprenditori, investitori e operatori del mondo dell’innovazione, i partecipanti alla seconda edizione dello Swiss Italian Startup Award, l’evento organizzato a Ginevra nei giorni scorsi dalla Camera di Commercio Italiana per la Svizzera. Un evento che ha acceso i riflettori sull’ecosistema innovativo italiano portandolo a contatto diretto con quello elvetico per favorirne l’internazionalizzazione.
“Abbiamo riconosciuto questo percorso come una delle leve strategiche per rafforzare i rapporti economici tra l’Italia e la Svizzera. A dettare la linea sono i numeri: in Svizzera, nel solo 2024, sono stati investiti oltre 2.4 miliardi di franchi su innovazione e ricerca hitech, contro gli 1.5 miliardi dell’Italia” ha detto Marianna Valle, Vicesegretaria Generale della CCIS.
L’iniziativa della CCIS, patrocinata dall’Ambasciata d’Italia in Svizzera e del Consolato di Ginevra, rappresentato in sala dalla Console Generale, Nicoletta Piccirillo, aveva un obiettivo dichiarato dal Vicepresidente della CCIS, Claudio Bozzo: “avevamo deciso di prendere delle regioni, metterle sul piedistallo e cercare di sviluppare le aziende del futuro che poi, nelle regioni stesse, creeranno occupazione”. Il risultato, secondo Bozzo, è stato positivo: “partire dalla Puglia è stato bellissimo: loro hanno voluto partecipare e ora ne stanno vedendo i risultati”.
Tra i partner istituzionali strategici figurano ICE-ITA (Italian Trade Agency, rappresentata da Samuele Porsia dell’Ufficio ICE di Berna), ARTI Puglia (Regional Agency for Technology and Innovation, rappresentata da Paolo D’addabbo) e Fongit, tra i più prestigiosi acceleratori di startup della Svizzera Romanda.
Ad ospitare il contest 2025, ancora una volta, il Campus Biotech di Ginevra che ha accolto anche una delegazione di startup provenienti della Regione Puglia, territorio ospite del SISA 2025 e nominata Regione Italiana Innovativa 2025 durante lo scorso We Make Future festival di Bologna. A guidare le 3 startup pugliesi Paolo D’Addabbo, Innovation Economist di ARTI Puglia, che ha sottolineato l’importanza di questi eventi e la rilevanza della partnership avviata con la Camera di Commercio Italiana per la Svizzera a sostegno dell’innovazione e dell’internazionalizzazione delle imprese. La partecipazione pugliese ha confermato come le istituzioni regionali italiane siano un imprescindibile parte del ponte operativo-collaborativo per incentivare le attività di accelerazione e di attrazione investimenti esteri verso l’hi-tech innovativo italiano.
Diversi i fattori e i dati che hanno portato e riscontrato il “successo” di questa seconda edizione del SISA: alla call per la seconda edizione del SISA hanno infatti risposto oltre 150 startup italiane o con founder italiani. Valutate dalla giuria di esperti (composta da angel investors, venture capitaslist, esponenti del panorama finanziario e aziendale elvetico) ne sono state scelte 8 per la rosa delle finaliste che si sono presentate pubblicamente al pubblico.
Tra i giurati presenti in sala, che hanno ascoltato gli 8 pitch, figuravano Antonio Gambardella, coordinatore della giuria e direttore di Fongit, Alessandra Agnello, ACE Ventures - Early-Stage Investor, Arianna Floris, Club degli Investitori - Angel Investor, Giovanni Leo - EFI Lake Geneva Ventures - Seed and Early-Stage Investor.
Cinque i premi assegnati. Quattro di questi assegnati alle startup dalla giuria e dai rappresentanti di aziende partner dell’evento, uno dal pubblico che ha votato la tre startup più convincenti premiando poi la migliore.
Tre le startup che hanno conquistato i riconoscimenti: Cria Technologies che ha conquistato il Public Choice Award e il Lenz & Staehelin Award; Hero Support si è aggiudicata l’Allianz Award e il Jury Award; Valueize che ha ricevuto il Fongit Award.
Dopo il SISA, la CCIS tornerà a parlare di startup con l’Italian Tech Forum a Zurigo in un evento che si terrà nel febbraio 2026. A seguire, i Tech Tour, un’opportunità per i territori italiani di incontrare stakeholder e investitori svizzeri a cui hanno già partecipato con successo la Liguria, l’Abruzzo e l’Emilia. Infine sono in programma anche progetti ad hoc di sviluppo e crescita internazionale per le startup Made in Italy durante i quali coach ed esperti del settore svizzeri supporteranno le startup italiane indicando loro il modo più efficace per presentarsi all’estero ed attrarre investimenti. (aise)