Il Gala Night 2025 della CCIS risplende fra glamour, enogastronomia e sport

GINEVRA\ aise\ - Anche quest’anno il Gala Night 2025 della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera ha portato a Ginevra oltre 300 persone, segnando il tutto esaurito e battezzando la Regione Lombardia come territorio ospite per l’edizione che ha avuto luogo sabato scorso, 27 settembre. Confermata la location, l'Hotel President Wilson, affacciato sul Lago Lemano, che ha incorniciato una serata tra glamour, networking, mondo dello sport e il saper fare italiano.
“Abbiamo deciso di cogliere questa occasione perché ci è sembrata una splendida vetrina in vista dell’appuntamento olimpico” che si terrà a febbraio a Milano-Cortina, ha sottolineato Lucia Silvestri, Dirigente UO Sviluppo, Innovazione e Promozione delle Produzioni del Territorio – Direzione Generale Agricoltura, sovranità alimentare e foreste della Regione Lombardia. “Il territorio della Valtellina rappresenta un naturale trait de union tra Lombardia e Svizzera e questo gala rappresenta una grande occasione per cementare le nostre relazioni con la Camera, ed è una perfetta opportunità di mostrare al mondo la forza della Lombardia: una Regione dinamica, capace di unire agricoltura, turismo, sport e impresa in un modello sostenibile e identitario. Ai Consorzi Lombardi, che sono i veri protagonisti del Gala Night 2025, va il nostro ringraziamento per la qualità con cui rappresentano tutti i giorni la nostra terra”.
Durante la serata sono stati dunque presentati prodotti tipici enogastronomici di Regione Lombardia. In questo modo, la CCIS ha voluto promuovere al meglio i prodotti eccellenti dell’enogastronomia Made in Italy verso il pubblico elvetico, proponendoli nella loro veste più tipica.
Così, il brindisi di benvenuto ha visto protagoniste le bollicine del Franciacorta, che hanno accompagnato tutti i partecipanti verso tre isole gourmet sulle quali campeggiavano i salumi tipici della Valtellina, come la bresaola, e i formaggi più rappresentativi: Provolone, Taleggio, Selva Cremasco, Quartirolo, Bitto e Valtellina Casera hanno così affiancato i vini Lugana, Chiaretto e valtellina superiore DOCG.
Parlando di Lombardia, non si poteva non puntare il dito sull'appuntamento di febbraio con le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina, in programma dal 6 febbraio 2026. Per questo motivo, tra gli ospiti d’onore al Gala c’erano anche Giovanni Malagò, Presidente del Comitato Olimpico, il giornalista sportivo Paolo Condò e, in rappresentanza del mondo del calcio (sport “italiano” per eccellenza) Billy Costacurta, ex difensore del Milan e della nazionale.
“Quella che stiamo organizzando è una vera e propria Olimpiade dei territori”, esordisce Giovanni Malagò. “Non è mai successo nella storia che due città titolassero la manifestazione. Oggi invece, oltre a Milano e a Cortina, abbiamo idealmente due Regioni che partecipano (Lombardia e Veneto) e due province autonome Trento e Bolzano). In questo modo siamo riusciti a consolidare una candidatura che era molto complicata”. “Abbiamo introdotto tutte le migliori forze disponibili e ne è uscito un vestito su misura di cui siamo molto orgogliosi. La Svizzera avrà un ruolo chiave in quello che, secondo me, sarà un incredibile incoming turistico: è noto che qui ci sia grande interesse verso le discipline invernali. Sta andando molto bene la vendita dei biglietti e ci sono dati molto confortanti proveniente proprio dalla partecipazione degli svizzeri, un po’ per la vicinanza, un po’ per la tradizione vantata negli sport invernali. Ringrazio per questo invito, in un luogo dove mi sento a casa” ha concluso Malagò.
Gli ha fatto eco Paolo Condò, che nel suo discorso ha specificato: “le Olimpiadi sono da sempre uno dei più rilevanti biglietti da visita di un luogo verso il mondo intero. L’Italia, pur non avendo bisogno di “cercare visibilità”, dopo l’infelice mancata organizzazione della seconda olimpiade romana che avrebbe fatto seguito alla storica del 1960, ha in mano una nuova grande opportunità per ricordare al mondo quanto conta. Milano e Cortina, grazie a questa Olimpiade si affermano ulteriormente come luoghi di peso sul panorama internazionale”.
La cena ha poi riportato l’attenzione delle tipicità agroalimentari ed enologiche della Lombardia ma ha anche permesso di accendere i riflettori sulle relazioni solide e affiatate che legano Italia e Svizzera.
È stato proprio l’Ambasciatore d’Italia a Berna, Gianlorenzo Cornado, nel suo speech di saluto alla platea, a ricordare alcuni punti cardine: “a noi italiani piace la comunità, il buon gusto e la gioia di stare insieme. Questa sera celebriamo la vicinanza tra l’Italia e la svizzera che, per noi, non è solo un grande vicino ma è anche uno dei nostri migliori amici. La confederazione è un partner commerciale strategico per l’Italia mentre, per la svizzera, l’Italia è il terzo partner commerciale al mondo. Nel 2024 interscambio supera 45 miliardi di euro e in svizzera sono attive oltre 1000 imprese italiane. Export: il comparto farmaceutico chimico ha superato quota 9 miliardi di euro, quello industriale 1.8 miliardi, l’agroalimentare 1.2 miliardi con il traino dei prodotti tipici italiani. Per questo il Ministro degli esteri italiano, Antonio Tajani, ha iscritto la Svizzera tra i Paesi prioritari per l’export Made in Italy".
Per l'Ambasciatore, infatti, tra Italia e Svizzera c’è grande solidità nei rapporti". E questi rapporti sono "basati su amicizia e fratellanza tra i popoli e sul determinante contributo dato dalla comunità italiana allo sviluppo di questo paese. Questa sera siamo qui per parlare di voi, della straordinaria comunità italiana e italo svizzera che ha reso ancora più bello e accogliente questo paese. Una comunità influente, in grado di far sentire la sua voce, di far valere i propri interessi e di contare sempre di più non solo culturalmente ed economicamente ma anche politicamente, a Berna e in tutti i Cantoni di questo paese. E voglio ringraziare la Camera di Commercio Italiana per la Svizzera, il suo Presidente Vincenzo Di Pierri e il Vicepresidente Claudio Bozzo per l’importante contributo che stanno dando per raccogliere questa sfida e per far sì che la comunità italiana diventi sempre di più un autentico ponte tra Italia e Svizzera” ha concluso l’ambasciatore. (aise)