“Cronicas. Desde un Chile en cambio”: presentato a Santiago il libro di Nello Gargiulo (Cgie)

SANTIAGO\ aise\ - Si intitola “Cronicas. Desde un Chile en cambio” il libro scritto dal Consigliere Cgie del Cile Nello Gargiulo dedicato all’attualità cilena degli ultimi 5 anni. Il libro è stato presentato nella sede dell’Istituto Italiano di Cultura di Santiago, alla presenza dell’Ambasciatrice Valeria Biagiotti che, oltre al saluto ai presenti, ha sottolineato la rilevanza della visita del Presidente Mattarella nel luglio 2023, citata nel volume.
Dopo la presentazione, più di un mezzo di stampa cileno si è interessato ai contenuti del volume, chiedendo all’autore di approfondire alcuni dei contenuti dei 21 capitoli del libro.
Tra questi il “Diario Financiero” che ha pubblicato una intervista a Gargiulo lo scorso 14 febbraio.
Qui di seguito la trascrizione riportata dal periodico “Presenza” come estratto della estesa ed articolata intervista che includeva due domande dirette e specifiche sull’attuale rapporto del Cile con l’Italia.
“D. Lei dice di sentirsi parte sia dell’Italia che del Cile: come giudica la relazione tra i due paesi?
R. Per lunghi anni Cile e Italia hanno collaborato soprattutto sul piano politico, facilitati dalle affinità dei loro partiti politici e dalle coalizioni di governo. Negli ultimi 20 anni, con le trasformazioni avvenute nei mondi delle loro politiche, le cose sono cambiate. Ciò nonostante, le sfere di collaborazione si sono aperte in modo visibile anche ad altri ambiti. La cultura e l’educazione, oggi sotto l’egida della Direzione per la diplomazia pubblica e culturale del Ministero degli Esteri, permette di avere più di 10 Università Cilene con corsi di lingua e cultura italiana. Inoltre, ci sono tre istituzioni educative italiane del Cile che hanno un riconoscimento paritario con il sistema scolastico italiano, tra cui la Scuola Vittorio Montiglio di Santiago. Queste scuole hanno una valenza interculturale e quindi sono anche attori per rinforzare questa amicizia e collaborazione tra i due Paesi.
D. Quanto ai settori tecnologi e finanziari, dove vede punti di forza oggi tra i nostri due Paesi?
R. Partendo dal settore dell’Agro-Industria, va ricordato che parte importante dei progressi del Cile nel mondo del vino si devono anche alla tecnologia italiana che ha permesso di migliorarne la qualità e di sviluppare i piani di efficienza produttiva anche per le “vigne più piccole” che oggi mettono in commercio vini di alta qualità apprezzati anche in Italia e Francia. La raccolta della frutta trova sempre più frequentemente in Cile la mano amica della tecnologia della penisola che si trova ad operare in condizioni climatiche abbastanza simili nella zona centrale del Cile con quelle di buona parte del territorio italiano. Chiaramente con le stagioni all’inverso. Non ultimi sono i grandi investimenti della Ferrero in Cile con Agrichile, che hanno portato il Paese ad essere il terzo produttore di nocciole al mondo. E poi certamente c’è il più consistente investimento italiano nel paese nel campo dell’energia, con la compagnia Enel che da oltre 15 anni, dai primi investimenti nell’energia solari nel Nord, accompagna lo sviluppo energetico del Paese con la transizione verso le rinnovabili. La sostenibilità, intesa come continuità nel tempo degli investimenti e del lavoro, insieme agli equilibri ecosistemici, quando cioè si arriva ad una costruttiva e fiduciosa amicizia con i paesi di provenienza dei capitali finanziari e tecnologici, alimentano il circolo virtuoso del progresso”. (aise)