Stabile (Cgie): legge sulla cittadinanza una svolta attesa e necessaria

ROMA\ aise\ - "Il decreto 36/2025, ora convertito in legge, segna una svolta necessaria e attesa. Pone fine a un sistema vulnerabile ad abusi e distorsioni, restituendo trasparenza, coerenza e credibilità al nostro ordinamento". Questo è quanto dichiarato da Giuseppe Stabile, vice segretario per l’Europa e il Nord Africa del CGIE, commentando l'approvazione definitiva del DL Cittadinanza.
Ha commentato anche le critiche giunte al decreto, sia nel merito che sulla modalità. Secondo Stabile, queste "si basano su istrioniche affermazioni distorte e su una retorica priva di senso della realtà". Secondo il vice segretario per l'Europa e il Nord Africa, "si finge di ignorare che l’interesse nazionale non può coincidere sempre con le aspettative di chi dall’Italia è distante per storia, cultura e vita quotidiana".
"Chi desidera essere cittadino italiano deve dimostrare un legame autentico con il Paese, non limitarsi a rivendicare un diritto per convenienza - ha chiarito Stabile -. Questa non è discriminazione, ma garanzia di equità nei confronti di chi vive, lavora, partecipa e contribuisce alla vita nazionale. Il riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis e la concessione della cittadinanza agli stranieri residenti sono due questioni giuridicamente e concettualmente distinte. Chi tenta di confonderle artatamente per motivi ideologici distorce il dibattito: da un lato c’è la verifica della discendenza remota; dall’altro, l’integrazione concreta di chi vive stabilmente in Italia. Mescolare i due temi è pura strumentalizzazione politica".
Stabile si è quindi detto pienamente soddisfatto "per questo atto di responsabilità dello Stato". E ha concluso: "chi ama davvero l’Italia, la rispetta. E chi la rispetta sostiene norme giuste anche se scomode". (aise)