Tracing Italian Roots: le tracce degli italiani in America nel progetto del Comites di Washington

WASHINGTON\ aise\ - Immaginate di passeggiare per le strade di Washington DC e di incrociare un ristorante, un museo o una piazza che racconta la storia di una famiglia italiana, di un imprenditore o di un artista che ha attraversato l’oceano portando con sé tradizioni, gusto e ingegno italiano. Ora, tutto questo sarà a portata di clic grazie a Tracing Italian Roots, la nuova piattaforma digitale che mappa e racconta l’eredità italiana negli Stati Uniti.
Un progetto ambizioso e profondamente identitario, nato con l’obiettivo di raccontare e preservare la memoria degli italiani negli Stati Uniti e, come suggerisce il nome, punta a mappare e valorizzare le tracce lasciate dalla comunità italiana nel tempo.
Il progetto, finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, è stato presentato sabato scorso dal COMITES di Washington D.C. presso l’Ambasciata d’Italia, durante la riunione del Sistema Italia, suscitando grande interesse e apprezzamento tra i presenti.
Maby - Maria Bina Palmisano, presidente del COMITES di Washington, spiega: “è un progetto che si articola in due fasi. La prima prevede la creazione di una piattaforma digitale per mappare tutti gli elementi tangibili creati dagli italiani: opere d’arte, musei, sculture, quadri, murales, ma anche contributi scientifici. Ogni elemento sarà accompagnato dal racconto dell’autore o dell’artista, collegandolo idealmente al progetto Italea, finanziato dal PNRR, dedicato al turismo delle radici”.
L’iniziativa, infatti, si inserisce nel solco del cosiddetto turismo delle radici, voluto per riportare i visitatori non solo nelle grandi città come Roma, Firenze o Venezia, ma nei piccoli borghi e villaggi da cui partirono gli emigrati italiani. “L’obiettivo è far scoprire e valorizzare le opere nate da quelle radici, anche lontano dall’Italia”, aggiunge Palmisano.
La prima tappa sarà Washington, città simbolo e sede del progetto pilota. Passeggiando per le sue strade, la piattaforma permetterà di individuare e conoscere i luoghi che raccontano la presenza italiana, dalle opere d’arte ai musei, fino – in una fase successiva – ai ristoranti e ai luoghi d’incontro della comunità. L’iniziativa, realizzata con il contributo tecnologico di GlobalMedia e curata insieme a Fabio Castagna, vuole dare nuova vita alla memoria italiana negli Stati Uniti, trasformandola in un racconto moderno e partecipato.
Dopo Washington, il progetto si espanderà a tutto il territorio americano. “Tracing Italian Roots darà a chi ama l’Italia la possibilità di vedere con i propri occhi ciò che gli italiani sono stati capaci di costruire in questo Paese, e di scoprire da dove provengono quelle storie”, spiega Maby Palmisano. “Non solo le grandi città, ma anche piccole realtà come Bagni di Lucca, dove gli artigiani realizzarono le celebri statuette di gesso oggi alla Casa Bianca e al Campidoglio”.
Dalle strade di Little Italy ai più piccoli borghi d’Italia: nasce un filo invisibile che unisce storie, tradizioni e identità. È questo il cuore di “Tracing Italian Roots”, un viaggio affascinante nella memoria e nel talento italiano, che dimostra ancora una volta come, ovunque vadano, gli italiani sappiano lasciare un segno indelebile. (gabriella ferrero\aise)