A Belgrado il nuovo ufficio di Sace per supportare le imprese italiane nei Balcani

BELGRADO\ aise\ - Essere più vicina alle esigenze delle imprese italiane che operano in Serbia e nei Balcani: con questo obiettivo SACE ha aperto ieri una nuova Casa delle Imprese a Belgrado, nella sede della Camera di Commercio Italo-Serba, grazie al supporto dell’Ambasciata d’Italia a Belgrado. Presenti alla cerimonia, insieme all’Amministratore Delegato di SACE Alessandra Ricci e al Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso - in missione nel Paese - , anche l’Ambasciatore italiano a Belgrado Luca Gori, il Ministro per il Commercio serbo Tomislav Momirovic, il Presidente della Camera di Commercio Italo-Serba Annino De Venezia e la Chief International Business Officer di SACE Michal Ron.
L’obiettivo della sede SACE di Belgrado è quello di sostenere il Made in Italy affiancando le imprese che già esportano in Serbia e nei Balcani e fornendo alle aziende che vogliono raggiungere questi mercati tutti gli strumenti, l’esperienza e le competenze di SACE unite al valore aggiunto di un presidio fisico sul territorio.
“L’apertura del nuovo ufficio di SACE è il risultato dell’impegno costante del Gruppo, in linea con la nostra missione, per accompagnare le imprese che vogliono prendere la via dell’internazionalizzazione e accedere a nuovi mercati. Lo facciamo attraverso un network di relazioni, conoscenze e strumenti assicurativo-finanziari e grazie ad una rete interazionale che da oggi si arricchisce della nuova sede di Belgrado”, ha dichiarato Alessandra Ricci, Amministratore Delegato di SACE. “Si tratta di un’iniziativa portata avanti insieme ad altri attori chiave del Sistema Paese, la Camera di Commercio Italo-Serba e l’Ambasciata d’Italia a Belgrado, e che testimonia l’obiettivo condiviso di supportare insieme la crescita delle imprese italiane in nuove geografie ricche di opportunità per il Made in Italy come la Serbia e i Balcani”.
La Serbia, ha detto il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, “rappresenta una priorità del Governo italiano, non solo per gli importanti interessi economico-commerciali. Abbiamo rapporti politici profondi, forti sentimenti di amicizia che legano i nostri popoli, i nostri mercati sono reciprocamente spalancati. Le imprese italiane stanno facendo molto bene in questo vivace e giovane tessuto imprenditoriale: oltre 1.200 aziende nazionali o con quota di partecipazione italiana, che danno lavoro diretto a 34.300 persone, senza contare l’indotto. L’Italia in questo Paese significa il 4.5% del PIL, il secondo investitore dopo la Germania per numero e valore dei progetti. È evidente che accanto ad un tale sforzo, anche in termini di rinnovamento della nostra presenza imprenditoriale, si rende necessario consolidare la nostra presenza finanziaria istituzionale in Serbia. Ha iniziato Simest, con l’apertura del suo Ufficio lo scorso 28 giugno, oggi è il giorno di SACE, entro l’anno sarà la volta di Cassa Depositi e Prestiti”.
Presente alla cerimonia anche l’Ambasciatore Gori: “come annunciato dal Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Antonio Tajani, l’obiettivo dell’Italia è rinnovare la nostra presenza imprenditoriale in Serbia, puntando su settori innovativi ad alto contenuto tecnologico e dotandoci di adeguati strumenti finanziari”, ha ricordato. “Con l’apertura del desk SACE, il Sistema Italia in Serbia potrà contare su un nuovo attore che contribuirà a dare ulteriore slancio al partenariato economico tra Roma e Belgrado. La presenza di SACE in Serbia, dopo l’apertura dell’Ufficio SIMEST lo scorso giugno – ha concluso Gori – rappresenta un altro seguito concreto del Business & Science Forum del marzo scorso”.
“L'arrivo della SACE in Serbia è accolto con grande entusiasmo, poiché siamo convinti che contribuirà significativamente a rafforzare le relazioni commerciali tra i due paesi e a promuovere ulteriori iniziative per la crescita economica”, ha dichiarato il Presidente della Camera di Commercio Italo-Serba Annino De Venezia. “La presenza di aziende italiane in Serbia è già un pilastro importante, ma vi è ancora un vasto potenziale di sviluppo. La Camera di Commercio Italo-Serba continuerà a collaborare con tutti gli interessati per massimizzare i benefici di questa nuova opportunità”.
La Serbia rappresenta un importante destinazione per l’export italiano e un punto di riferimento per le imprese italiane che operano nei Balcani. La partnership tra Italia e Serbia è confermata dall’aumento degli scambi commerciali tra i due Paesi che nel 2022 ha superato i 4,1 miliardi di euro e che vede nuovi canali di opportunità per le aziende italiane in settori importanti come quello della transizione energetica, delle infrastrutture e dell’agritech, in cui il sistema delle imprese italiane rappresenta un’eccellenza. Questi settori sono stati al centro anche del Business & Science Forum Italia – Serbia realizzato lo scorso marzo, che ha contato sulla partecipazione di oltre 150 aziende italiane e più di 250 imprese serbe e nel corso del quale sono stati organizzati più di 450 incontri B2B e firmati 13 accordi. (aise)