Dazi/ Cia: salto nel buio per il vino italiano dopo le dichiarazioni di Trump

ROMA\ aise\ - “Speriamo che questa di Trump sia solo una provocazione. Una tassazione al 200% sui vini azzererebbe di fatto le vendite verso gli Stati Uniti, che sono il nostro primo mercato di sbocco per il vino, con quasi 1,9 miliardi euro e un peso sulle esportazioni agroalimentari oltreoceano del 26%”. Questo il commento del presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, dopo le dichiarazioni rilasciate la scorsa settimana dal presidente Usa, Donald Trump.
La percentuale di export di vini verso gli Usa – ricorda Cia – ha segnato un incremento del +7% sull’anno precedente (+7%), con un’impennata per i vini spumanti (+19%). Si tratta di un’incidenza di quasi il 24% sull’export totale di vini tricolore.
A dipendere maggiormente dagli Stati Uniti per il proprio export sono i vini bianchi Dop del Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia, con una quota del 48% e un valore esportato di 138 milioni di euro nel 2024; i vini rossi toscani Dop (40%, 290 milioni), i vini rossi piemontesi Dop (31%, 121 milioni) e il Prosecco Dop (27%, 491 milioni).
Il rischio di dazi – questo l’allarme della Confederazione degli agricoltori – lascerebbe strada libera ai competitor che potranno aggredire una quota di mercato molto appetibile: dal Malbec argentino, allo Shiraz australiano, fino al Merlot cileno. (aise)