La moda italiana in scena ad Almaty
MILANO\ aise\ - La Moda Italiana@Almaty in pole position. Si terrà da domani a venerdì, 4 ottobre, ad Almaty, in Kazakistan, l’evento di riferimento per l’industria della moda e dell’accessorio made in Italy sul mercato centroasiatico. Una manifestazione che nell’ultimo biennio ha registrato una continua crescita per arrivare ai nastri di partenza di questa edizione con 76 aziende manifatturiere del comparto per oltre 90 marchi in esposizione.
La kermesse - organizzata all’interno del Dom Priemov di Almaty da Confindustria Accessori Moda (presente con aziende associate ad Assocalzaturifici, Assopellettieri e Associazione Italiana Pellicceria), da Ente Moda Italia e da Sistema Moda Italia, in collaborazione con l’Agenzia ICE - detterà i tempi della stagione di vendita tra manifattura italiana e qualificati player del settore retail e distribuzione.
La Moda Italiana@Almaty ha visto di fatto raddoppiare dal 2022 il numero di imprese italiane coinvolte in quello che ormai può essere definito come una vera best practice, una formula di successo che ha consentito a tante aziende di aprire e consolidare il giro d’affari con buyer provenienti da tutta la regione centroasiatica.
L’evento, una piattaforma b2b che proporrà le collezioni made in Italy per la Primavera – Estate 2025, sta certamente beneficiando di un momento estremamente favorevole del mercato kazako, da sempre molto legato alle produzioni di qualità italiane, e dell’apertura di Paesi dal grande potenziale economico e turistico, prima chiusi ai flussi internazionali, come l’Uzbekistan.
“Abbiamo costruito negli anni un piccolo gioiello – sostiene Annarita Pilotti, Presidente di Confindustria Accessori Moda – grazie al contributo fondamentale di tutti gli attori del Sistema Paese: le nostre associazioni di categoria, il grande sforzo operativo e il contributo finanziario di ICE e dell’Ambasciata d’Italia ad Astana, che ci affiancano da sempre nell’organizzazione e nel posizionamento istituzionale. Viviamo un momento estremamente complesso dal punto di vista geo-politico e l’incertezza è ancora grande sui mercati europei. L’area centroasiatica è uno dei pochi mercati che continua a crescere anche in una fase di stagnazione e di preoccupante calo dei consumi in occidente e in Estremo Oriente. Secondo i dati elaborati da Confindustria Accessori Moda, nel primo semestre dell’anno l’Italia ha esportato in Kazakistan beni per 27,14 milioni di euro (tra pelletteria, calzature, pellicce e pelli), registrando una crescita del +7,8% rispetto allo stesso periodo del 2023 (con un +128,2% su gennaio-giugno 2019 pre-Covid)”.
“Ammontare – aggiunge Pilotti – che sale a 38,14 milioni di euro (con un +8,2% sullo scorso anno e un +162% sul pre-Covid) considerando anche l’Uzbekistan. Dalle indagini si presume che queste cifre saranno in netto peggioramento nel prossimo semestre, per questo abbiamo bisogno che il sostegno non venga a mancare. Siamo consapevoli degli scarsi margini di manovra che la legge di bilancio lascia ai Ministeri competenti e, dunque, dei tagli ai programmi promozionali per il made in Italy all’estero. Mi auguro che non vengano ridimensionate le risorse ai progetti che funzionano, e mi riferisco non solo a La Moda Italiana@Almaty, ma anche al potenziamento delle fiere internazionali in Italia, cercando di premiare quelle in cui l’offerta italiana è più qualificata e ricca. In Kazakistan ci attendiamo una manifestazione positiva che confermi i numeri record delle ultime edizioni in termini di affluenza. Inflazione e debolezza strutturale della valuta stanno avendo un impatto, seppure non ancora drammatico, certamente importante sugli umori di acquisto”.
Come evidenziato da Giovanna Ceolini, Presidente di Assocalzaturifici, “l’export delle aziende calzaturiere verso il Kazakistan sta vivendo un momento davvero positivo. Sono i numeri a dirlo. Nel corso del 2023 abbiamo esportato quasi 400mila paia di scarpe per un prezzo medio di 98,30 euro e un valore complessivo che si attesta all’incirca sui 40 milioni di euro (con un +43,4% sul 2022 e un +89,1% rispetto al 2019). Un incremento, quello del valore, che non si ferma neanche nel primo semestre di quest’anno, che denota un +6% su gennaio-giugno 2023. Sono segnali inequivocabili di come la scarpa italiana, a queste latitudini, goda di grande appeal e di come tale mercato rappresenti una grande opportunità per gli interscambi delle nostre imprese”.
La partnership con l’Agenzia ICE ha consentito alla manifestazione di ampliare il proprio raggio di azione a tutta l’area geografica che va dalle province kazake più lontane, a nord e a ovest del vasto Paese, ai vicini Uzbekistan, Tagikistan e Kirghizistan. Sono attesi più di 350 buyer nei 3 giorni di manifestazione, di cui 90 sono clienti selezionati nell’ambito del programma in incoming. Un’affluenza che è anch’essa quasi raddoppiata rispetto alle prime edizioni post-pandemia.
"Da diverso tempo sosteniamo con convinzione questa manifestazione collaborando attivamente con le altre associazioni ed enti del sistema moda italiano”, afferma Claudia Sequi, Presidente Assopellettieri. “Riteniamo che questo evento rappresenti un’opportunità strategica per le nostre aziende di pelletteria che qui possono trovare un accesso privilegiato ai mercati dell'area centro-asiatica sempre più ricettivi al prodotto italiano “bello e ben fatto”. I risultati del Kazakistan, che nei primi sei mesi del 2024 si posiziona al 44° posto tra i mercati di destinazione dell'export italiano di pelletteria con 7,53 milioni di euro e un incremento del +16,7% rispetto allo stesso periodo del 2023, confermano l'importanza di continuare a investire sul Paese. Siamo entusiasti di proseguire nel nostro supporto a questa iniziativa, convinti che rappresenti un'occasione chiave per il business delle nostre aziende".
“Questa manifestazione rinnova l’interesse di Confindustria Accessori Moda e delle sue associazioni per un Paese che rappresenta opportunità sempre più rilevanti per i nostri interscambi”, sottolinea Roberto Tadini, presidente di AIP, Associazione Italiana Pellicceria. “La rassegna è una via privilegiata per penetrare questi mercati e una piattaforma decisiva per poter avvicinare Paesi di sicuro interesse immediato e futuro. La appoggiamo con entusiasmo da tempo e confermiamo il nostro interesse a continuare a farlo”.
Sergio Tamborini, Presidente Sistema Moda Italia, rimarca: “alla luce dei risultati del nostro export, secondo i dati del nostro Ufficio Economico, nel corso del 2023, l’export di abbigliamento dall’Italia al Kazakistan è stato superiore a 130 milioni di euro, registrando un notevole incremento del +27,4% rispetto al 2022. I dati del primo semestre del 2024 confermano il posizionamento del Kazakistan come 42° mercato di sbocco nel ranking delle top-destination del nostro export. Si percepisce una tendenza forte del mercato kazako alla diversificazione del portafoglio prodotti: questo è un fattore cruciale per le aziende italiane di medie-piccole dimensioni, che offrono un prodotto di qualità e con un interessante contenuto di design, e che quindi hanno grandi potenzialità commerciali su questo mercato”.
“EMI opera in Kazakistan dal 2012, con una presenza che si è consolidata negli anni e che oggi fa da traino anche per nuove aziende di abbigliamento”, ricorda Alberto Scaccioni, amministratore delegato Ente Moda Italia. “In questa edizione, coordiniamo la presenza di 27 aziende con 30 brand di abbigliamento, un numero in crescita rispetto all'estivo scorso. Questo perché la fiera rappresenta un momento imprescindibile per entrare in contatto con le Repubbliche Centro Asiatiche: ad Almaty le aziende incontrano sia operatori kazaki che addetti del settore provenienti da Uzbekistan, Tagikistan, Kirghizistan. La partecipazione a La Moda Italiana@Almaty è molto richiesta, abbiamo continuamente nuovi brand interessati e credo che il potersi presentare in maniera unitaria, creando una vetrina del Made in Italy che coniuga l’abbigliamento con le calzature, la pellicceria e la pelletteria, sia una formula che funziona. Tutto questo è possibile grazie all’efficacia del lavoro di squadra che ci vede coinvolti insieme ad Assocalzaturifici e ICE”.
Capo dell’Ufficio Economico dell’Ambasciata d’Italia ad Astana, Sara Ginevra Meneghetti Hiskens sottolinea: “siamo sempre lieti di concedere il nostro patrocinio alla Fiera La Moda Italiana @ Almaty. Ad ogni edizione si registra una significativa presenza di buyer proveniente da tutta l’Asia Centrale, a riprova del grande interesse per il Made in Italy nella Regione. Per l’Ambasciata d’Italia ad Astana è motivo di orgoglio vedere come il nostro sistema moda continui ad affermarsi nel mondo per la qualità dei nostri prodotti in termini di materia prima e di manifattura, ma anche di sostenibilità e innovazione. Siamo fiduciosi che la Fiera si riconfermerà come occasione imprescindibile per conoscere il mercato kazako e stringere nuovi accordi commerciali. Con la nostra presenza alla Fiera, desideriamo trasmettere un messaggio significativo ai buyer internazionali: il sistema moda italiano è forte e coeso, ed entusiasta di affermarsi grazie ai fattori competitivi che ci contraddistinguono a livello internazionale”.
“Con i suoi oltre 20 anni di età e le sue oltre 40 edizioni La Moda Italiana @Almaty è diventata un ben noto appuntamento di riferimento per il settore in tutta l’Asia centrale”, commenta Martino Castellani, direttore ICE Almaty. “Questo evento ad ottobre 2024 ci regala una nuova partecipazione record, con ben 76 aziende italiane, che approdano sul mercato centroasiatico in un momento non facile per il tessile e l’abbigliamento a livello globale. I settori della Moda riescono a difendere le ottime posizioni guadagnate in anni recenti in Asia Centrale, p.es. in Kazakistan, che resta primo mercato di riferimento. L’abbigliamento invece ha visto un piccolo calo nei primi 6 mesi 2024, ma dalla cifra record di 116 milioni di euro esportati nel 2023, quindi pur sempre un buon risultato, mentre le calzature registrano per ora una piccola crescita (+7%). I Paesi vicini vedono tutti una buona crescita generale per il nostro export dei settori moda, con l’abbigliamento che registra una piccola ulteriore crescita in Uzbekistan (+2,5%), ottimi risultati in Kirghizistan (da 10 a 15 milioni di euro) e un rallentamento nel mercato tagiko, che però è ancora di modeste dimensioni, seppur interessato anche esso al Made in Italy. Questi ottimi risultati contribuiscono a sostenere la crescita o il mantenimento delle posizioni dell’export italiano nell’area. Come per tutte le edizioni precedenti anche questa volta abbiamo organizzato una grande missione di buyer centroasiatici e attendiamo una buona partecipazione generale tra i circa 700 buyer dell’area che abbiamo invitato”. (aise)