Sei aziende italiane all’IMARC 2025 di Sydney con l’Agenzia Ice

SYDNEY\ aise\ - Apre oggi a Sydney l’International Mining and Resources Conference (IMARC) 2025, il principale evento mondiale dedicato al settore minerario e delle risorse, con oltre 10.000 delegati provenienti da più di 120 Paesi, 500 espositori e 450 relatori di rilievo internazionale. Quest’anno, per la prima volta, ci sarà anche l’Italia grazie all’Ufficio di Sydney dell’Agenzia Ice che porta in fiera sei aziende.
In programma da oggi al 23 ottobre presso l’International Convention Centre (ICC Sydney), la fiera, che si estende su 20.000 m², rappresenta una piattaforma unica per favorire networking, innovazione e investimenti nell’industria mineraria australiana e globale.
Il settore minerario – riporta l’Ice di Sydney - è un motore fondamentale dell’economia australiana, contribuendo in modo significativo alla prosperità nazionale. Insieme al comparto delle attrezzature, tecnologie e servizi per l’industria mineraria (METS), rappresenta circa il 12,2% del PIL australiano, posizionandosi come il secondo settore più importante del Paese dopo la sanità e l’istruzione (13,4%).
L’impatto del settore è particolarmente evidente nelle esportazioni: nel 2023–24 le esportazioni di risorse ed energia hanno raggiunto circa 415 miliardi di dollari australiani, pari al 59,2% del totale delle esportazioni nazionali (dati aggiornati ad agosto 2025). Nel 2025, il settore impiega oltre 325.000 persone, offrendo ruoli altamente qualificati — come ingegneri e geologi — e posizioni tecniche come operatori di macchinari e tecnici della manutenzione. Garantisce le retribuzioni medie più elevate del Paese e svolge un ruolo cruciale nel sostenere le comunità regionali e remote.
Il comparto minerario contribuisce inoltre in modo significativo alle finanze pubbliche, versando 59,4 miliardi di dollari australiani in imposte e royalties nel 2023–24, risorse fondamentali per finanziare servizi pubblici essenziali come sanità e infrastrutture. La domanda australiana di tecnologie minerarie avanzate, efficienti e sostenibili trova un naturale complemento nel settore italiano delle macchine e attrezzature, riconosciuto a livello globale per la sua eccellenza ingegneristica, la progettazione su misura, e l’attenzione all’automazione, all’efficienza energetica e alla sostenibilità ambientale. Queste competenze si integrano perfettamente con l’impegno australiano a migliorare produttività, sicurezza e sostenibilità delle operazioni minerarie, creando così le condizioni ideali per la cooperazione industriale, il trasferimento tecnologico e l’innovazione congiunta lungo la catena del valore minerario.
Gli scambi commerciali tra Italia e Australia sono consolidati, con il settore delle macchine stabilmente al primo posto tra le esportazioni italiane. Nel 2024, la voce doganale “Macchinari, reattori nucleari, caldaie” (HS 84) ha raggiunto un valore di 2,4 miliardi di dollari australiani, mentre nella sottocategoria HS 8479 — che comprende macchine e apparecchi meccanici di vario tipo — l’Italia si è classificata come quarto fornitore dell’Australia, con esportazioni pari a 148 milioni di dollari australiani.
Allo Stand E28, l’Agenzia ICE ospiterà una partecipazione collettiva italiana, con la presenza di sei aziende del settore delle macchine e attrezzature. Tre di queste aziende esporranno direttamente in fiera, mentre le altre tre saranno rappresentate dall’Ufficio ICE di Sydney. La partecipazione italiana a IMARC valorizza i punti di forza del Paese nelle tecnologie per macchinari e attrezzature, nelle soluzioni ingegneristiche e nelle pratiche di sostenibilità, riaffermando il ruolo dell’Italia come partner affidabile per l’Australia e per l’industria globale delle risorse.
“IMARC rappresenta un’opportunità unica per presentare l’eccellenza italiana nel settore minerario e nelle tecnologie correlate su un palcoscenico internazionale” commenta Simona Bernardini, Direttrice dell’Ufficio ICE di Sydney. “Riunendo gli innovatori italiani e l’ecosistema minerario australiano, puntiamo a promuovere partnership di lungo periodo, scambi di conoscenze e crescita commerciale”. (aise)