25 Aprile: a Lione le celebrazioni della Daci

LIONE\ aise\ - Sotto gli auspici della Console generale d’Italia Chiara Petracca, ed in presenza di numerose autorità italiane e francesi, l’associazione patriottica DACI, che riunisce i discendenti degli ex-combattenti e reduci italiani, sabato 26 aprile ha celebrato l’80 anniversario della Liberazione presso la Casa degli Italiani a Lione.
Il lutto nazionale italiano, per la morte del Papa Francesco, è stato rispettato, riducendo all’essenziale il protocollo, con bandiere à mezz’asta e le fasce nere a lutto.
La DACI di Lione continua ad organizzare queste cerimonie, che sappiamo spesso contestate in Italia, con una perseveranza che ha una ragione ben precisa: in questa città francese, infatti, sono stati attivi dei gruppi di partigiani, che includevano molti italiani in collegamento con i partigiani in Italia, che il 25 aprile 1945 hanno partecipato all’insurrezione nazionale per la Liberazione.
Per queste ragioni, le bandiere italiana e francese vengono fatte sfilare, all’inizio delle cerimonie ufficiali, verso la modestissima, dimenticata lapide del partigiano Giobatta (Titta) Cois, posta su un pilastro di un importante centro scolastico francese.
Titta è stato massacrato dai nazisti, faceva parte del gruppo FTP-MOI, cioè i Franchi Tiratori Partigiani - Manodopera Immigrata. Era italiano ed è diventato francese spargendo il suo sangue su questa terra.
Anche in questa occasione, abbiamo spiegato il significato della data del 25 aprile 1945, tuttora misteriosa per molti italiani, ed ancora peggio per i francesi. Raccontare Titta Cois aiuta tutti a capire meglio il perché di questa festa nazionale.
Alle commemorazioni, la DACI ha saputo coinvolgere un grande numero di bandiere francesi che si uniscono alle nostre per festeggiare la Liberazione dell’Italia dal Nazismo e dal Fascismo una lotta comune. (danilo vezzio*\aise)
* presidente DACI