A Belluno la 61ª Assemblea dell’ABM

BELLUNO\ aise\ - La Sala Bianchi di Belluno ha ospitato sabato scorso, 31 maggio, la 61ª Assemblea generale dell’Associazione Bellunesi nel Mondo: un’occasione per riflettere sull’identità migrante, celebrare i risultati raggiunti e affrontare le nuove sfide, tra cui la riduzione dei fondi regionali e una burocrazia sempre più soffocante.
La cerimonia si è aperta con l’inno d’Italia e l’inno ufficiale dell’Abm, seguiti dai saluti della vicepresidente dell’associazione Patrizia Burigo, che ha introdotto i vari momenti dell’Assemblea.
Diversi gli interventi delle autorità. Irene Gallon, consigliera comunale con delega ai Bellunesi nel mondo, ha portato i saluti del sindaco di Belluno, Oscar De Pellegrin, e ha espresso grande apprezzamento per l’attività dell’Abm, definendola “un punto di riferimento per tutti”.
Anche la consigliera regionale Silvia Cestaro ha ribadito il suo sostegno, dichiarando l’intenzione di organizzare un incontro in Regione per sensibilizzare maggiormente le istituzioni verso l’associazionismo migrante: “Negli ultimi anni – ha affermato – si è fatto troppo poco a livello regionale per sostenere chi lavora nella memoria e nel servizio alle nostre comunità all’estero”.
Centrale è stato l’intervento del presidente Oscar De Bona, che ha presentato la relazione morale illustrando il vasto lavoro svolto: dal Museo interattivo delle Migrazioni MiM Belluno a Radio ABM, dalla rivista Bellunesi nel Mondo al Centro Studi Aletheia, fino all’Accademia ABM, senza dimenticare le attività delle Famiglie all’estero, d’Italia ed Ex emigranti e dei volontari singoli.
De Bona ha inoltre annunciato la partecipazione dell’Abm a un bando PNRR del Ministero della Cultura per trasformare il Museo interattivo delle Migrazioni di Belluno in un vero e proprio Museo dell’Emigrazione Veneta.
Tuttavia, non è mancata una nota di amarezza: “Nonostante i nostri sforzi e la riconosciuta importanza dell’Abm – ha detto – la Regione Veneto ha ridotto i contributi dell’85% negli ultimi anni. Una scelta che non comprendiamo e che ci mette a dura prova. Altre regioni, come il Trentino-Alto Adige o il Friuli Venezia Giulia, stanno aumentando i sostegni alle loro associazioni, mentre noi ci troviamo a lottare per sopravvivere”.
Un altro aspetto critico evidenziato dal presidente è l’aggravarsi della pressione burocratica, che rende sempre più difficile operare nel Terzo Settore: “viviamo in una società sempre più individualista, dove anche le organizzazioni no-profit devono confrontarsi con normative e adempimenti che tolgono tempo ed energie al vero lavoro sociale e culturale”.
De Bona ha inoltre lanciato un appello per contrastare il calo dei soci, che rappresenta una delle principali preoccupazioni per il futuro dell’Associazione: “dobbiamo agire adesso e in fretta, ma non possiamo farlo da soli: serve il sostegno di tutti, anche e soprattutto delle istituzioni”.
Il tesoriere dell’Abm, Angelo Paganin, ha presentato il bilancio consuntivo 2024, che si è chiuso con un avanzo di 7.825,56 euro, frutto di una gestione attenta e trasparente. “In un contesto di difficoltà economica generale e rincari continui – ha spiegato – questo risultato è estremamente positivo. Abbiamo ottimizzato le spese, richiesto più preventivi per ogni acquisto, garantendo l’efficienza nell’uso dei fondi”.
Importante anche il richiamo al 5×1000, fonte fondamentale per il sostegno dell’Abm: “vi invitiamo a promuovere questa forma di supporto tra parenti e amici. Il potenziale di crescita è ancora molto alto”.
L’Assemblea è proseguita con gli interventi del diacono Francesco D’Alfonso, che ha proposto una riflessione sulle migrazioni contemporanee, e di Samuele Marcon e Patrizia Burigo, che hanno riportato l’esperienza vissuta alla Consulta dei Veneti nel Mondo in Brasile.
Burigo ha inoltre fatto il punto sulle attività della Biblioteca delle Migrazioni “Dino Buzzati”, importante polo culturale dell’Associazione, mentre Dino Bridda, direttore della rivista Bellunesi nel Mondo, ha illustrato il successo della versione digitale: oltre 1.200.000 pagine visualizzate nel 2025, 87.000 visitatori unici e 3.000 articoli pubblicati.
Il coordinatore delle Famiglie ex emigranti, Antonio Dazzi, insieme alla vice Gioia Sacchet, ha ringraziato i membri attivi per il loro impegno e la partecipazione, sottolineando il valore del lavoro collettivo e della memoria condivisa.
Il presidente onorario Gioachino Bratti ha chiuso l’assemblea con un pensiero profondo sul significato dell’emigrazione e dell’identità bellunese nel mondo.
L’incontro si è concluso in un clima conviviale con la degustazione del gelato “Alleluja”, offerto dalla Famiglia Bellunese del Nord Reno Westfalia e realizzato dal presidente Riccardo Simonetti.
L’Abm, conclude l’associazione, “si trova oggi davanti a una sfida complessa: proseguire la propria missione con risorse sempre più limitate, in un contesto sociale ed economico che spesso tende a dimenticare il valore dell’associazionismo. Ma come dimostrato anche in questa 61ª Assemblea, lo spirito di servizio, la passione e l’orgoglio per le proprie radici continuano a guidare il lavoro dell’Associazione. E proprio da questi valori può nascere la forza per affrontare il futuro”.
“Abbiamo superato momenti difficili anche in passato – ha detto Oscar De Bona – e lo faremo anche stavolta. Perché l’Abm è molto più di un’associazione: è una famiglia che unisce Belluno con il mondo intero”. (aise)