Confcommercio Belluno e UNAIE presentano a Cagliari il progetto “Confcommercio - Unaie per lo sviluppo dell’Italia”

CAGLIARI\ aise\ - Confcommercio Belluno e UNAIE - Unione Nazionale delle Associazioni Immigrati ed Emigrati hanno partecipato alla conferenza di sistema organizzata da Confcommercio dal 2 al 4 ottobre a Cagliari, portando al centro del dibattito un tema cruciale: il calo demografico e la carenza di manodopera in Italia.
Nell’ambito dei lavori è stato presentato il progetto “Confcommercio - Unaie per lo sviluppo dell’Italia”, nato da Confcommercio Belluno con il presidente Paolo Doglioni e subito condiviso con UNAIE, presieduta da Oscar De Bona. L’iniziativa intende creare un tavolo di lavoro e un’azione concreta per favorire il rientro in Italia delle comunità di discendenti italiani all’estero, in particolare dal Sud America, dove vivono milioni di persone con radici italiane, spesso già in possesso della cittadinanza.
Doglioni ha illustrato i dati allarmanti legati al calo demografico: “la mancanza di persone che vivono nel nostro territorio rischia di generare crisi non solo per il mercato del lavoro ma anche per il futuro del sistema pensionistico”. Da qui l’idea di un progetto con respiro nazionale, in grado di affrontare al contempo la carenza di manodopera e lo spopolamento.
Marco Crepaz, intervenuto in qualità di rappresentante UNAIE, ha presentato le 25 associazioni aderenti alla rete, che attraverso i propri circoli rappresentano circa 2.500 realtà nel mondo. “Il coinvolgimento delle comunità italiane in Brasile, Argentina e Messico, solo per fare degli esempi – ha spiegato – può diventare una risorsa strategica per il Paese”.
Il progetto prevede corsi di lingua e di formazione professionale, percorsi di inserimento nel lavoro e iniziative di sostegno all’abitazione. Confcommercio, grazie ai propri strumenti e alle piattaforme associative, si propone come punto di raccordo tra domanda e offerta, mentre UNAIE potrà attivare le proprie comunità all’estero. Tra gli obiettivi, anche la valorizzazione delle abitazioni sfitte e da ristrutturare, da destinare alle famiglie rientranti con formule di affitto agevolato che, nel tempo, possono trasformarsi in proprietà.
Doglioni ha concluso evidenziando la necessità di un sostegno economico da parte dei ministeri competenti: “solo con un’adeguata copertura finanziaria sarà possibile rendere concreto questo percorso, che non riguarda solo la nostra provincia ma l’intero Paese”. (aise)