Filo Rosso: al via il progetto dei giovani emiliano-romagnoli nel mondo che guarda al futuro

BOLOGNA\ aise\ - Ascoltare e coinvolgere attivamente le nuove generazioni attraverso dei laboratori tematici con l’idea di valorizzare in modo contemporaneo la cultura e l’identità emiliano-romagnola nel mondo. Un filo simbolico che connette i discendenti della Regione sparsi nei 5 Continenti. Questo è il concetto alla base di “Filo Rosso”, il nuovo progetto nato dalla volontà dei giovani emiliano-romagnoli nel mondo e sostenuto dalla Consulta degli ER nel mondo.
Il progetto, che ha preso il via ufficialmente in occasione della Giornata degli Emiliano-Romagnoli nel Mondo (2 luglio), rappresenta uno spazio dinamico e collaborativo promosso dall’Associazione Emilia-Romagna Valle de Aconcagua (Cile) e sostenuto da una rete di associazioni partner in Argentina: URERBA (Buenos Aires), Terra (Mar del Plata), Nettuno (Oberá) e PROTER (Mar del Plata).
Filo Rosso è frutto diretto del percorso di community organizing avviato dalla Consulta durante lo scorso mandato. Dopo una prima fase di ascolto, attraverso un questionario rivolto ai giovani discendenti di emiliano-romagnoli nel mondo, sono stati organizzati tavoli tematici partecipativi che hanno trovato uno dei momenti più significativi nelle Conferenze d’Area di Berlino (Europa) e San Paolo (America Latina).
È proprio durante la Conferenza di San Paolo (aprile 2024) che, a partire dai tavoli di lavoro su cultura, enogastronomia, lingua italiana, formazione e collaborazione tra associazioni, è emersa con forza la volontà dei giovani di creare uno spazio autonomo, creativo e transnazionale: da qui nasce Filo Rosso.
Filo Rosso è quindi una serie di laboratori creativi e collaborativi online, nati in rete e costruiti dai giovani per i giovani, pensati per valorizzare in modo contemporaneo la cultura e l’identità emiliano-romagnola nel mondo.
I laboratori, a cadenza periodica, sono incontri interdisciplinari via Zoom guidati da uno staff creativo e animati da relatori giovani, che partendo dalle proprie passioni e competenze propongono temi collegati alla cultura emiliano-romagnola: musica, arte, enogastronomia, cinema, fotografia, sport, letteratura, storia e molto altro. Ogni incontro ospita inoltre un invitato speciale, a stimolare ulteriormente il confronto e l’ispirazione.
Uno degli elementi chiave è la volontà di trasmettere e apprendere la lingua italiana in modo accessibile: ogni laboratorio prevede l’introduzione di almeno 10 parole o concetti chiave in italiano, facilitando un avvicinamento progressivo, anche per chi non ha una padronanza linguistica avanzata.
Lontano dalle formalità e vicino alle persone, Filo Rosso si presenta come un laboratorio aperto, inclusivo, in continua evoluzione, dove ogni giovane può portare il proprio sguardo personale, condividere le proprie radici e costruire nuove connessioni.
“Desidero che Filo Rosso si consolidi come uno spazio di riferimento per la comunità di giovani ER di tutto il mondo, promuovendo uno scambio culturale sempre più ricco”, ha affermato Agostina Gentile, consultrice junior dal 2021 al 2025.
Ana Iannetta, dell'Associazione U.R.E.R.B.A di Buenos Aires, racconta di più sul processo creativo che ha portato alla nascita del progetto: “Finora è stato fondamentalmente divertente e un motivo per incontrarci spesso. Così com’era l’intenzione iniziale, la partecipazione di ognuno è fedele al proprio profilo, ma si integra in questa identità comune che condividiamo, rendendo il progetto sempre più ricco”.
Constanza Bianchini, dell’Associazione ER Valle de Aconcagua, si è augurata che questo “sia uno spazio per sorprenderci tra noi, conoscendo il legame che ognuno ha con la regione, ma dal punto di vista del loro sguardo personale”.
“Attraverso proposte dinamiche e giovani, vogliamo far conoscere il genio emiliano-romagnolo nel mondo – ha specificato Magalí Pizarro di Associazione PROTER -. Questo Filo Rosso che ci unisce rappresenta il naturale proseguimento di tante invenzioni che ci hanno visto protagonisti in passato”.
“Filo Rosso porterà una maggiore partecipazione e interazione tra i giovani alle attività della Consulta”, ha concluso Maria Chiara Forni, consultrice junior per l’Argentina.
Filo Rosso è una proposta fresca, che unisce creatività, tecnologia e memoria condivisa. Una rete che attraversa confini geografici e generazionali per rafforzare il senso di appartenenza alla comunità emiliano-romagnola nel mondo, dando voce ai giovani e offrendo strumenti concreti per esprimersi.
Per partecipare è necessario essere un o una giovane discendente di emiliano-romagnoli emigrati nel mondo e avere voglia di condividere una passione, imparare l’italiano o sentirsi parte di una comunità globale. Per prendere parte ai laboratori si deve dunque scrivere a filorossoer@gmail.com. (aise)