Fondazione Paolo Cresci ricorda l’85° anniversario dell’Arandora Star con il romanzo “L’ultima crociera”

ROMA\ aise\ - Il 2 luglio 1940 nel Mar del Nord al largo delle coste dell’Irlanda un sottomarino tedesco silurava l’Arandora Star, una nave da crociera inglese riadattata per il trasporto di prigionieri. Il piroscafo trasportava oltre 700 prigionieri, tra cui 446 italiani, molti provenienti dalle province di Lucca e di Parma, emigrati nel Regno Unito e diventati, all’indomani dell’entrata in guerra dell’Italia contro l’Inghilterra, nemici stranieri, come li definì Winston Churchill. Erano uomini e donne che da molti risiedevano nel paese, stimati lavoratori che avevano la sola colpa di trovarsi, in quel difficile frangente storico, nella nazione sbagliata. A loro è dedicato il romanzo di Chiara Clini, dal titolo “L’ultima crociera”, Edizioni Piemme. Un romanzo che verrà presentato mercoledì prossimo, 2 luglio, alle ore 17.30 al Giardino del Museo Paolo Cresci di Lucca. Un romanzo attraverso il quale la Fondazione Paolo Cresci vuole ricordare questa triste pagina di storia nel giorno dell’85° anniversario dell’affondamento.
Ispirandosi alla storia vera di Uberto Limentani, Chiara Clini immagina il personaggio di Jacopo Errera, un giovane ebreo fuggito dall'Italia fascista, che lavora alla BBC. Iacopo viene convocato negli uffici dell’Home Office inglese, interrogato, arrestato e mandato in un campo di internamento per poi essere imbarcato sulla nave Arandora Star.
Storia e fantasia si intrecciano nel comune intento di sollevare il velo su una pagina buia della storia inglese: considerare da un momento all'altro tutti gli italiani presenti in Inghilterra, anche ebrei ed antifascisti riparati nel Regno Unito per sottrarsi alle persecuzioni fasciste, come avversari da espellere fu una follia, come è sempre folle considerare ogni immigrato un nemico. Furono
In guerra, come dice l’adagio popolare, la prima vittima è la verità a danno della disinformazione della manipolazione.
Chiara Clini, nata a Parma, è attrice di teatro e sceneggiatrice. Diplomata in recitazione all’Accademia dei Filodrammatici di Milano, ha lavorato con il Teatro Stabile di Bolzano, di Venezia e con Nuova Scena di Bologna. Nel 2002 è Ilse nel “I giganti della montagna”, per la regia di Nanni Garella. Laureata in Lettere con una tesi sulla drammaturga Sarah Kane, ha scritto per numerose serie televisive Rai e Mediaset, fra cui Nati ieri, Codice rosso, Un amore, Una vendetta. Nel 2024 ha scritto l’adattamento drammaturgico del racconto vincitore del Campiello Giovani, in scena a Padova. Un suo prozio, Guido Conti, ha vissuto in prima persona la tragedia dell’Arandora Star con la perdita di uno zio.
Introdurrà l’incontro il direttore della Fondazione, Pietro Luigi Biagioni, con la contestualizzazione storica del romanzo. Mentre a dialogare con l'autrice sarà Alda Fratello.
Da alcuni anni si è fatta finalmente luce sui fatti storici come sono avvenuti e la vicenda è uscita da un oblio dove solo le famiglie degli scomparsi coltivarono nell’intimo il ricordo e il dolore per le perdite dei loro congiunti. Grazie alle scoperte di una studiosa fiorentina Maria Serena Balestracci, la Fondazione Paolo Cresci di Lucca, nel 2004 si fece carico di approfondire le vicende di questo terribile evento che, oltre agli aspetti legati agli eventi bellici, rappresenta una pagina poco nota, ma importante, della storia dell’emigrazione italiana nel Regno Unito.
Le testimonianze raccolte dalla voce degli ultimi protagonisti della vicenda e dei familiari delle vittime, le foto e i documenti ritrovati, consentirono la pubblicazione di libri e la realizzazione di un documentario “Arandora Star. La tragedia dimenticata”, prodotto in collaborazione con l’emittente televisiva Noi Tv, la regia di Paolo Bertola e la voce narrante di Eros Pagni, dal 2 luglio on line sul sito della Fondazione: www.fondazionepaolocresci.it.
L’evento di mercoledì è organizzato dalla Fondazione in collaborazione con la Provincia di Lucca, il Sistema Museale Territoriale della Provincia di Lucca, con il contributo della Regione Toscana ai Musei di rilevanza regionale, della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e della Fondazione Banca del Monte di Lucca. (aise)