I neri fantasmi di Marcinelle: il libro sull’emigrazione bellunese arriva in Belgio

BELLUNO\ aise\ - Si è tenuta venerdì scorso, 8 novembre, nella Sala riunioni dell’Associazione Bellunesi nel Mondo in via Cavour 3 a Belluno, la presentazione del libro “I neri fantasmi di Marcinelle”, di Egidio Pasuch. A introdurre l’autore è stata Patrizia Burigo, presidente del comitato di gestione della Biblioteca delle migrazioni “Dino Buzzati”, che ha voluto sottolineare l’importanza di quest’opera per ricordare una pagina storica segnata da sacrifici e speranze, che ha coinvolto profondamente la comunità bellunese.
Pasuch, con sensibilità e precisione storica, ha ricostruito il difficile cammino di una generazione di bellunesi che, tra la fine dell’Ottocento e la metà del Novecento, lasciò la propria terra per trasferirsi in Belgio, nel “Paese Nero”.
Attraverso testimonianze personali, l’autore ha riportato alla luce storie di uomini e donne che partirono con il desiderio di costruirsi un futuro migliore, affrontando condizioni di vita dure e spesso pericolose, come quelle nelle miniere di carbone belghe.
Uno dei momenti più toccanti della serata è stato il ricordo della tragedia di Marcinelle, avvenuta l’8 agosto 1956, quando un incendio nella miniera del Bois du Cazier causò la morte di 262 minatori, di cui 136 italiani. Tra questi, il nome di Dino Della Vecchia, originario di Sedico, è stato citato come simbolo di un sacrificio che ha lasciato un’impronta indelebile nella memoria della comunità.
La serata ha rappresentato per i presenti un’occasione non solo di conoscenza, ma anche di riflessione su un passato che ha contribuito a forgiare l’identità del Bellunese. L’incontro è stato un omaggio a quegli uomini e a quelle donne che, con il loro coraggio, hanno creato legami profondi tra l’Italia e il Belgio, lasciando tracce indelebili nella storia delle migrazioni italiane. (aise)