Inaugurato e subito sfregiato lo “Scaffale del Ricordo” a Lucca/ C10F: gesto ignobile

ROMA\ aise\ - Neanche il tempo di inaugurare lo “Scaffale del Ricordo” alla Biblioteca Civica Agorà di Lucca, che subito è stato oggetto di controversia. Al termine dell’inaugurazione dello spazio dedicato alle foibe e ai libri sul dramma dell’esodo italiano dalla Jugoslavia del dopoguerra, sono apparsi sui banchi della biblioteca dei cartelli con scritte in italiano ("basta revisionismi") e slavo che il Comitato 10 Febbraio, associazione nata per “difendere la cultura italiana delle terre giuliane e dalmate”, ha definito come uno “sfregio ignobile”.
L’inaugurazione era stata a cura del Sindaco di Lucca, dell’assessore alla cultura e da alcuni membri dell’amministrazione comunale di Lucca. Assieme a loro, il Senatore di Fratelli d’Italia, Roberto Menia, padre della Legge che ha istituito il Giorno del Ricordo. Subito dopo il taglio del nastro, è arrivato però lo “sfregio ignobile” che, secondo Sandro Righini del Comitato 10 Febbraio di Lucca, rappresenta “l’ennesima e vile provocazione da parte di certe frange dell’estrema sinistra”.
Lo “Scaffale del Ricordo” è infatti uno spazio voluto dal C10F, uno spazio che lui stesso ha definito “di cultura” e che richiama al “portare rispetto”. Ed è su questo che verte la lamentela di Righini dopo l’inaugurazione: il “portare rispetto” è infatti una “qualità” di cui, secondo lui, le “frange dell’estrema sinistra sono, evidentemente, sprovviste”.
Righini ha poi ringraziato il Sindaco della città toscana, Mario Pardini, per “le parole di condanna”.
“Non saranno certo quattro gatti jugo-nostalgici e due scritte vergate e apposte di nascosto a fermarci”, ha tuonato Righini. “Anzi, sono carburante per le nostre iniziative. L’esempio e la forza d’animo dei nostri fratelli giuliano dalmati sono la bussola che ci guida”, ha assicurato.
Anche Silvano Olmi, Presidente Nazionale del C10F, ha voluto condannare il gesto, definendolo, anche lui, come un “gesto ignobile” e auspicando una presa di posizione da parte delle “forze autenticamente democratiche”. (aise)