La SAIG celebra Giuseppe Verdi: a Ginevra il genio che ha dato voce all’Italia

GINEVRA\ aise\ - La cultura italiana protagonista a Ginevra con l'evento della Società delle Associazioni Italiane di Ginevra (SAIG), che sabato scorso, 25 ottobre, ha dedicato, nella splendida e gremita sala Studio Gabriele de Agostini del Conservatoire Populaire de Genève, un’intera serata al genio immortale di Giuseppe Verdi nell’ambito della XXV Settimana della Lingua Italiana nel Mondo.
Uno spazio ricco, raffinato e che coniuga tradizione e innovazione ha fatto da cornice a una iniziativa che, inserita nel ciclo annuale di incontri musicali intitolato “I Maestri della Musica Classica – L’anima italiana”, rappresenta il secondo appuntamento del progetto 2025 promosso dalla SAIG, dopo il concerto inaugurale dedicato a Vincenzo Bellini.
Il ciclo, articolato in quattro eventi, si propone di esplorare le radici e l’eredità della musica colta italiana, evidenziandone il legame profondo con la lingua, la cultura e l’identità nazionale.
Ad accogliere gli ospiti è stato Carmelo Vaccaro, Coordinatore della SAIG, che nel suo intervento introduttivo ha evidenziato l’importanza di creare ponti culturali attraverso la musica: "è una delle espressioni più alte del nostro patrimonio culturale".
Con questo ciclo, ha aggiunto Vaccaro, "la SAIG intende non solo celebrare i grandi maestri del passato, ma anche rafforzare il legame tra la nostra comunità e la città di Ginevra, in un dialogo che unisce emozione, lingua e identità".
La serata ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali e del mondo associativo: tra questi, Antonio Giorgione, in rappresentanza del Consolato Generale d’Italia a Ginevra, e il Consigliere nazionale svizzero, Daniel Sormanni. Presenti anche la Presidente del Com.It.Es. di Ginevra, Ilaria Di Resta, il Vicepresidente Dario Natale, oltre a numerosi esponenti della comunità italiana e appassionati di musica classica. L’atmosfera, intima e al tempo stesso solenne, ha reso omaggio al più celebre compositore italiano dell’Ottocento, simbolo della nostra identità nazionale e della forza espressiva del melodramma.
Protagonisti della serata sono stati il tenore britannico David Webb e la pianista coreana Mi-Young Kim, artisti di grande esperienza internazionale, già apprezzati nei principali teatri europei. La loro interpretazione di alcune delle più celebri arie verdiane ha incantato il pubblico con una perfetta combinazione di tecnica, passione e raffinatezza interpretativa.
A rendere l’evento ancora più iconico, la partecipazione speciale del soprano Varduhi Khachatryan, artista di origini armene e formazione italiana, la cui voce possente e calda ha saputo trasmettere tutte le sfumature emotive del repertorio verdiano e ha commosso profondamente il pubblico, che le ha tributato lunghi applausi.
Il programma ha proposto un percorso che ha attraversato l’universo musicale di Verdi, da Il Trovatore a Rigoletto, passando per Macbeth, Un ballo in maschera e La Traviata.
Ogni brano è stato accompagnato da brevi introduzioni storiche da parte di Varduhi Khachatryan, che hanno permesso al pubblico di comprendere meglio il contesto creativo del compositore e il valore simbolico delle sue opere nel Risorgimento italiano.
Il concerto dedicato a Giuseppe Verdi si inserisce pienamente nella missione culturale della SAIG, da sempre impegnata nel promuovere la cultura italiana a Ginevra e nel favorire la coesione della comunità attraverso l’arte e la lingua. (aise)