Nominata la nuova Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo: Matteo Daffada nuovo presidente

BOLOGNA\ aise\ - Nella seduta di ieri, 13 maggio, l'Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna ha nominato la composizione della Consulta degli Emiliano Romagnoli nel mondo della XII legislatura, che sarà presieduta da Matteo Daffada.
Il neo presidente Daffada, nel suo intervento di apertura, ha spiegato il significato che ha per lui la Consulta, che è “molto più di un organismo istituzionale: è una realtà che sento mia, che ho frequentato e vissuto nel tempo, che ho imparato a conoscere e ad apprezzare fin dai tempi della presidenza di Ivo Cremonini. Da allora, passando per le esperienze con Silvia Bartolini, Gianluigi Molinari e Marco Fabbri, ho continuato a seguirne i lavori con attenzione e passione”. È a loro che Daffada ha rivolto il suo ringraziamento “per l’impegno e la dedizione con cui hanno saputo guidare la Consulta”.
Daffada si è detto poi orgoglioso di assumere il nuovo incarico “perché so bene quanto valore, umano e culturale, rappresenti il mondo della nostra emigrazione. Un mondo fatto di storie, di sacrifici, di identità forti, in particolare da quell’Appennino che conosco profondamente e da cui provengo”.
Il neo presidente ha poi ricordato l’anniversario dei 50 anni della Consulta che cadrà proprio quest’anno: “un traguardo significativo, che ci invita a riflettere su quanto è stato fatto e su quanto ancora possiamo e dobbiamo costruire. È il momento giusto per guardare al futuro con uno sguardo nuovo, capace di innovare nella continuità. Le nuove generazioni stanno dando vita a una nuova forma di emigrazione: studenti, giovani professionisti, ricercatori che si muovono per formarsi, per sperimentare, per crescere e l’orizzonte verso cui dobbiamo tendere è innanzitutto europeo: pensare all’Europa come spazio naturale della nostra cittadinanza, rafforzando i legami con le università, promuovendo progetti comuni e affrontando con coraggio il tema della cittadinanza stessa, per i nostri giovani all’estero e per chi desidera costruire un futuro in Emilia-Romagna”.
Ha preso poi parola Elena Ugolini, neo eletta Vicepresidente della Consulta, che si è detta contenta della nomina “perché ritengo che questa apertura internazionale, questo sguardo al mondo che tiene alta l’attenzione sulle comuni origini e sulle nostre radici per portare l’italiano e la cultura, la creatività, la capacità di fare e di costruire degli emiliano romagnoli nel mondo, sia un punto fondamentale per tutti noi. Sono più di 260.000 i nostri concittadini che in questo momento sono sparsi nel mondo e dobbiamo rimanere in contatto con loro e sviluppare rapporti per crescere come comunità estesa”.
L’Assemblea legislativa ha anche approvato l’elenco dei componenti della Consulta: oltre al presidente Daffadà, e ai due vicepresidenti, Elena Ugolini e Eduardo Zampar Morelli, fanno parte della Consulta anche:
tre Consultori designati dal CAL-Consiglio delle Autonomie locali, che sono Valentina Palli (Presidente della Provincia di Ravenna e Sindaca del Comune di Russi), Iacopo Lagazzi (Sindaco del Comune di Guiglia nel modenese), Manuel Marchinetti (Presidente del Consiglio Comunale del Comune di Noceto, nel parmense) mentre i due docenti delle Università che hanno sede nella regione Emilia-Romagna sono Marco Dalla Rosa (Università di Bologna) e Maria Cecilia Mancini (Università di Parma); sei rappresentanti sono indicati dalle associazioni di promozione sociale e dalle organizzazioni di volontariato con sede permanente nel territorio regionale: Margini Deanna (Federazione Italiana Lavoratori Emigrati e Famiglie, Reggio Emilia), Alessia Costa (Centro Studi Val Ceno “Cardinale Antonio Samorè”, Parma), Romeo Broglia (Centro Studi Cardinale Agostino Casaroli, Parma), Paolo Pastorello (Acli Regione Emilia-Romagna, Bologna), Mario Parenti (Associazione Antonio Parenti un piccolo Grande Uomo, Modena), Emilio Lonardo (Associazione Istituto Regionale Fernando Santi Emilia Romagna, Bologna).
Prevista anche la presenza di quindici rappresentanti degli emiliano-romagnoli residenti stabilmente all’estero proposti dalle associazioni di emiliano-romagnoli all’estero: Francesco Repetti in rappresentanza del Regno Unito, Michele Rossi in rappresentanza della Spagna, della Romania e della Moldova, Simone Zoppellaro in rappresentanza della Germania e della Svizzera, Patrizia Molteni in rappresentanza della Francia e del Belgio, Marialinda Montanari in rappresentanza del Portogallo, Salvatore Diego Segalini in rappresentanza degli Stati Uniti d’America, Paolo Benzi in rappresentanza del Canada e del Sud Africa, Juliana Pedrazzi Bin de Carvalho in rappresentanza del Brasile, Eduardo Zampar Morelli in rappresentanza del Brasile, Monica Maria Jara Leonelli Ghissela in rappresentanza del Cile e del Perù, Cecilia Mirta Rodriguez Muzzarelli in rappresentanza dell’Uruguay, Alberto Emilio Becchi in rappresentanza dell’Argentina e della Repubblica Domenicana, Carlos Maria Malacalza in rappresentanza dell’Argentina e del Venezuela, Maria Silvana Bruschi in rappresentanza dell’Argentina, Maria Lina Bertoncini in rappresentanza dell’Argentina e della Repubblica Popolare Cinese.
E infine anche otto giovani, tra i 18 e i 35 anni, fra quelli proposti dalle associazioni degli emiliano-romagnoli all’estero: Lucas Minelli de Almeida in rappresentanza del Portogallo, Nora Diyara in rappresentanza della Francia, Sabrina Venturini in rappresentanza del Canada, Mikaela Romero Scarso in rappresentanza dell’Argentina, Jorge Venturelli Castro in rappresentanza del Cile, Danilo Arfelli in rappresentanza del Brasile, Maria Chiara Forni in rappresentanza dell’Argentina e del Paraguay, e Giuliano Dallari Larrosa in rappresentanza dell’Argentina.
Le candidature di Daffadà e Morelli sono state avanzate dal capogruppo del Pd nell’Assemblea regionale, Paolo Calvano, mentre quella di Ugolini dalla capogruppo di FdI, Marta Evangelisti.
Il primo ha spiegato come Daffadà “da 30 anni tiene rapporti con le comunità del suo territorio, i cittadini valtaresi a Londra e New York. Daffadà ha inoltre ottenuto a New York il riconoscimento di ‘uomo italiano dell’anno’ che tiene rapporti tra Italia e i nostri residenti all’estero, mentre quella di Morelli è una candidatura frutto di un accurato lavoro di approfondimento, sostenuta da tutte le associazioni del Brasile e di altri Paesi. Morelli ha iniziato come consultore junior e nel corso degli anni è diventato un punto di riferimento non solo per il suo Paese”.
La seconda, Evangelisti, ha ricordato come “Elena Ugolini potrà rivestire questo ruolo rafforzando i rapporti con le nostre comunità all’estero e promuovendo iniziative per connettere queste persone con il loro territorio di origine, comunità locali e istituzioni. In ogni parte del mondo gli italiani hanno costruito storie di impegno e cultura che devono essere valorizzate”.
Daffadà è nato a Borgo Val di Taro, in provincia di Parma, nel 1971, si è diplomato al Liceo Scientifico “E. Fermi” nel 1990. Accanto alla sua attività professionale, dal 1997 ad oggi è stato consigliere comunale, assessore del Comune di Borgo Val di Taro (Parma) e Vicesindaco. Consigliere regionale del Pd nel corso dell’XII legislatura, è stata confermato alle elezioni del 2024.
Ugolini, invece, è stata docente e dirigente del liceo e delle Scuole Malpighi, realtà scolastica di duemila studenti che ha guidato fino al 2 settembre 2024. Ha ricoperto diversi incarichi presso l’Invalsi, ha fatto parte di numerose commissioni ministeriali ed è stata Sottosegretario all’Istruzione nel governo Monti. Ha partecipato come candidata presidente alle elezioni regionali del 17 e del 18 novembre 2024 con un progetto civico sostenuto dalla coalizione di centrodestra, una volta eletta consigliera regionale ha aderito al gruppo Rete civica. (aise)