Valorizzazione dei Leoni Marciani: i Veneti nel Mondo alla presentazione del progetto di legge

VENEZIA\ aise\ - Il consigliere regionale Luciano Sandonà ha presentato nei giorni scorsi a palazzo Ferro Fini il suo Progetto di legge regionale “Norme per la valorizzazione del Leoni Marciani”, che intende “promuovere la valorizzazione della specificità artistica e culturale costituita dai Leoni Marciani, quali testimonianza della identità storica e culturale veneta e come figura simbolica rappresentativa dell’appartenenza geografica al territorio regionale e alla Repubblica di Venezia, mediante interventi di conservazione di quelli esistenti, la realizzazione dei nuovi e la promozione e diffusione della loro conoscenza”. Tra i presenti durante la presentazione, anche Aldo Rozzi Marin, Presidente dell'Associazione Veneti nel Mondo.
Il Presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, ha introdotto la conferenza stampa ricordando quando “nel mese di marzo 2009, la Sesta commissione consiliare deliberava un Progetto di legge, di cui ero primo firmatario, per la tutela, il restauro e la valorizzazione dei Leoni Marciani. È quindi con grande piacere che accolgo oggi la proposta normativa del Presidente della Prima commissione, Luciano Sandonà, che rilancia la valorizzazione dei Leoni Marciani, sulla scia della Convenzione di Faro per la tutela del patrimonio culturale”.
Sandonà, nel suo intervento, ha sottolineato il “forte legame che c’è tra il Leone di San Marco, Venezia e la terra veneta, nonché il rapporto tra il Leone e San Marco, grazie all’opera dei Padri della Chiesa, in particolare di San Girolamoche, nell’anno 398, pubblicò il ‘Commento a Matteo’, in cui attribuì quattro figure di esseri viventi agli evangelisti, e nello specifico il Leone alato a San Marco”.
“In conformità alla disciplina in materia di tutela dei beni culturali, di cui al Decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, ‘Codice dei beni culturali e del paesaggio’ – ha spiegato il Presidente della Prima commissione – è previsto un sostegno, anche economico, da parte della Giunta regionale, a interventi di conservazione, in particolare mediante la manutenzione e il restauro, al fine di riportare il Leone Marciano allo stato di decoro, con rimozione dei segni di usura e degrado”.
“La Giunta regionale inoltre – ha chiarito Luciano Sandonà – favorirà e sosterrà attività di studio e ricognizione finalizzate alla conoscenza, catalogazione e ricerca dei beni e delle realizzazioni più significative, nonché alla divulgazione dei risultati attraverso la realizzazione di banche dati e pubblicazioni. L’Esecutivo si attiverà, altresì, per il ripristino, inteso come ricollocazione, qualora non sia più presente allo stato attuale, del Leone Marciano nel sito originario, ove individuabile da apparati documentali, o in subordine in sito immediatamente prospiciente, e per la nuova posa, intesa come realizzazione dell’opera costituita dal Leone Marciano in nuovo sito non già interessato dalla presenza o preesistenza del bene in questione, in luogo significativo per la comunità”.
“I soggetti beneficiari degli interventi per la valorizzazione dei Leoni Marciani saranno i Comuni, le Province e la Città metropolitana di Venezia, gli altri Enti pubblici, i soggetti privati proprietari di Leoni Marciani sottoposti a vincolo, i soggetti privati proprietari di immobili o manufatti ove sia comprovata l’esistenza in passato di Leoni Marciani di valore riconosciuto, gli Enti del Terzo settore che abbiano tra le finalità statutarie lo svolgimento di attività di promozione, valorizzazione e tutela della cultura veneta”, ha concluso Sandonà.
Per ciascuno degli esercizi finanziari 2024, 2025 e 2026 sono previsti oneri correnti quantificati in euro 10mila e oneri in conto capitale quantificati in euro 100mila.
Ettore Beggiato, padre delle norme sull’identità veneta, ha in particolare posto l’accento “sui contributi per il ripristino dei Leoni Marciani, ovvero per la loro ricollocazione dove erano in origine, prima dell’arrivo dei Francesi nel 1797, che ne distrussero la quasi totalità. Questa proposta di legge è di grandissima importanza, non solo perché aiuta il pubblico e il privato a valorizzare i simboli della nostra identità, ma soprattutto per fare una riflessione su un patrimonio straordinario che merita di essere tutelato, valorizzato e, appunto, ripristinato. Qui a Venezia, in particolare, ci sono due Leoni che a mio avviso andrebbero ripristinati: quello sulla facciata di Palazzo Ducale che dà sul Bacino di San Marco e quello sul portale della Basilica della Madonna della Salute. Spero che ciò possa essere possibile anche grazie a questa proposta di legge”.
Marin, Presidente dell’Associazione Veneti nel Mondo, ha sottolineato l’importanza di “valorizzare i Leoni Marciani in quanto raccontano chi siamo, chi siamo stati, incarnano la nostra storia e i nostri valori, ai quali i Veneti che risiedono all’estero sono molto legati. Questi simboli identitari testimoniano la grande epopea dell’emigrazione veneta nel Mondo ed evidenzio con piacere l’iniziativa, tra le altre, di diverse comunità dello Stato brasiliano del Rio Grande do Sul che, in sinergia con le amministrazioni comunali e le associazioni venete, si sono impegnate per collocare il Leone Marciano nelle loro piazze. Non a caso, il Leone di San Marco è presente nella nostra bandiera, la quale porta ovunque un messaggio di pace”. (aise)