50 anni di Niaf: Mucci (We the Italians) intervista il nuovo Chairman of the Board John Calvelli

ROMA\ aise\ - "La NIAF (National Italian American Foundation) è la più importante organizzazione in rappresentanza della comunità italoamericana, e quest’anno compie 50 anni. Il 2025 è anche un anno di cambio del suo Chairman of the Board, e dallo scorso aprile questo fondamentale ruolo è ricoperto da John Calvelli. John è uno straordinario leader dalle tante qualità, la perdona perfetta per guidare il board della NIAF in questo anniversario, e in questo periodo che vede una rivoluzione dei rapporti tra Italia e Stati Uniti. Navigare questi tempi è complicato, tutti noi abbiamo bisogno di leadership, competenza, intelligenza e passione. Bravi gli amici della NIAF a scegliere un leader che rappresenta queste qualità". Questa la premessa con cui è iniziata l'intervista che Umberto Mucci, fondatore e direttore del portale We the Italians, ha realizzato con il nuoco leader della NIAF.
"D. Buongiorno John, bentornato su We the Italians e congratulazioni per il tuo meritatissimo incarico. Vorrei iniziare chiedendoti delle origini della tua famiglia: da quale parte d'Italia provengono le tue radici?
R. I miei genitori provengono entrambi dalla Calabria, da un piccolo paese chiamato Vico di Aprigliano, proprio ai piedi della montagna della Sila. Sono emigrati negli Stati Uniti in tempi diversi: venivano chiamati “birds of passage”. Da parte di mio padre, il mio bisnonno e il mio trisnonno vennero in America e poi tornarono, poi mio bisnonno tornò negli Stati Uniti e morì, quindi mio nonno in Italia era solo. L'idea dell'America fu per lui molto traumatica.
Da parte di mia madre, la situazione era molto simile. Il mio bisnonno venne qui, mio nonno venne qui, ma anche lui, avanti e indietro, avanti e indietro
D. Il 2025 è un anno importante: la NIAF, di cui sei appena stato nominato Chairman del Board, festeggia il suo 50° anniversario. Attraverso te, estendiamo le nostre congratulazioni a tutti coloro che fanno parte, o hanno fatto parte, di questa straordinaria organizzazione. Potresti condividere con i nostri lettori la storia di questi primi 50 anni?
R. Dobbiamo sempre mettere tutto questo in contesto e tornare al 1975 e comprendere appieno l'esperienza italoamericana di quel tempo; dove eravamo come comunità, cosa serviva e cosa era richiesto.
Penso che ciò che la NIAF ha fatto è stato colmare un bisogno che è ancora molto attuale 50 anni dopo, ossia avere una voce per la comunità italoamericana a Washington, fungere da segreteria per la delegazione parlamentare italoamericana, essere questo ponte tra gli Stati Uniti e l'Italia dove rispettavamo, promuovevamo e preservavamo il passato, ma guardavamo davvero al presente e al futuro in modo da costruire legami più forti tra le nostre due nazioni.
Quella visione del 1975 è la stessa visione del 2025, e attraverso diversi momenti nel tempo, possiamo guardare a cose che abbiamo realizzato. Ad esempio, siamo stati molto attivi lavorando con il Congresso degli Stati Uniti fornendo raccomandazioni politiche e briefing, mettendo insieme italiani e italoamericani con leader in vari settori".
L'intervista completa è disponibile a questo link sia in italiano che in inglese. (aise)