Bruxelles: la presidente del Parlamento europeo Metsola si congratula con la Fondazione Insigniti OMRI

BRUXELLES\ aise\ – In un contesto geopolitico di particolare complessità per l’Europa, la Fondazione tra gli Insigniti OMRI (Ordine al Merito della Repubblica Italiana) ha ritenuto importante celebrare la Festa dell’Europa con un evento organizzato a Bruxelles, presso l’Istituto Italiano di Cultura, il 19 maggio scorso.
A 75 anni dalla Dichiarazione Schumann, che segnò l’inizio del processo di integrazione europea la Fondazione, in collaborazione con l’ Ambasciata d’Italia in Belgio, l’ Istituto italiano di cultura di Bruxelles e l’ Istituto storico nazionale “Domus Mazziniana” di Pisa, hanno voluto un simbolico evento per riscoprire le radici del progetto sogno europeo.
La celebrazione si è tenuta alle ore 19.00 nel cuore della sede principale delle istituzioni europee, con un programma ricco di interventi e riflessioni. L’evento ha voluto rendere omaggio alla visione di un’Europa unita e democratica di Giuseppe Mazzini, una figura chiave del Risorgimento italiano che ha profondamente influenzato il pensiero europeo e si inserisce in un contesto geopolitico particolarmente delicato, in cui la figura di Mazzini e il suo ideale di un’Europa di libertà, solidarietà e giustizia sociale tornano ad avere un’importanza centrale. Mazzini, infatti, ha sempre sognato un’Europa che, partendo dalla ricchezza pluralista delle diverse comunità nazionali, superasse le divisioni per unirsi attraverso la cultura e i valori, creando una comunità di popoli liberi e democratici. Questo evento ha offerto l’opportunità di riflettere sulla sua eredità e sul ruolo cruciale che l’Unione europea gioca nell’affrontare le sfide del presente e del futuro.
L’evento è stato aperto dal messaggio ufficiale della presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, che all’evento ha assicurato il proprio patrocinio del Parlamento europeo.
Davanti alle autorità diplomatiche italiane, nonché ai presidente della Fondazione e del Comitato Internazionale, l'Ambasciatore Andrea Orizio, rappresentante permanente dei COPS dell'U, ha letto il messaggio di Metsola: “è un onore accogliere a Bruxelles gli insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, esempi di impegno civico, eccellenza professionale e dedizione al bene comune. La vostra presenza qui, a pochi giorni di distanza dalla Giornata dell’Europa, simbolo di pace, unità e speranza per il nostro continente, rafforza il legame tra l’Italia e l’ideale europeo”.
Nell’occasione, Metsola ha annunciato “una nuova iniziativa del Parlamento europeo: l’Ordine europeo al merito. Per celebrare il 75° anniversario della Dichiarazione Schuman, pietra miliare dell'unità europea, abbiamo voluto istituire questo primo riconoscimento a livello europeo, rendendo omaggio a chi ha contribuito in modo significativo all’integrazione europea e alla promozione dei valori comuni. La prima cerimonia di conferimento è prevista entro il 2026”.
“Come ha ricordato Robert Schuman”, ha proseguito la presidente del Parlamento Ue, “l’Europa si costruisce grazie al coraggio e alla determinazione dei suoi cittadini. Lo stesso spirito è stato incarnato da figure storiche italiane come Giuseppe Mazzini e Alcide De Gasperi. Mazzini immaginava un’Europa dei popoli, unita dai valori di libertà, giustizia e fraternità, mentre De Gasperi, con la sua visione e la sua fede nella riconciliazione, ha contribuito a trasformare quel sogno in realtà dopo l’abisso della guerra”.
Metsola ha espresso poi il suo “apprezzamento alla Fondazione degli insigniti OMRI per aver scelto Bruxelles come luogo per celebrare la Giornata dell’Europa, sottolineando il ruolo fondamentale che l’Italia ha svolto e continua a svolgere nella costruzione europea. Questa settimana avrò il piacere di ricevere al Parlamento europeo il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, e sarò lieta di condividere con lui la soddisfazione per questa vostra iniziativa a cui ho voluto concedere l’alto patrocinio dell’Istituzione che rappresento”, ha aggiunto.
“L’Europa è un dovere morale verso le generazioni future: costruire ponti, difendere la verità, proteggere la libertà. Questo Parlamento, casa dei cittadini europei”, ha concluso Metsola, “è il simbolo di un’unità costruita sulla volontà comune e non sulla forza”.
Sono seguiti i saluti istituzionali di Pierre Di Toro, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles, del generale Alessandro Butticé, presidente del Comitato internazionale della Fondazione OMRI, dell’ambasciatrice d’Italia in Belgio, Federica Favi, che ha anche letto un messaggio del ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani.
L’evento è proseguito approfondendo il pensiero civico, repubblicano ed europeo di cui Mazzini è stato portatore. Pietro Finelli, direttore e coordinatore dell’attività scientifica e di ricerca della Domus Mazziniana, ha parlato della “Visione europea di Mazzini”, esplorando la sua concezione di un’Europa unita non solo politicamente, ma anche culturalmente e socialmente.
A seguire, il presidente di Sezione della Corte dei Conti Paolo Peluffo, presidente del Comitato scientifico della Fondazione Insigniti OMRI, ha approfondito l'eredità di Mazzini, analizzando le pratiche e i simboli che Mazzini considerava fondamentali per costruire una società democratica e repubblicana.
A moderare l’intero evento, il prefetto Francesco Tagliente, presidente della Fondazione Insigniti OMRI, che ha guidato la discussione tra i relatori creando un momento di riflessione collettiva sull’eredità di Giuseppe Mazzini.
In un momento in cui l’unità europea appare minacciata tanto all’interno quanto all’esterno, la Fondazione Insigniti OMRI ha voluto invitare attraverso questo evento a riscoprire nel pensiero e nell’azione di Giuseppe Mazzini quei principi di libertà, solidarietà e democrazia che uno dei Padri del Risorgimento italiano ha tanto sostenuto, e che continuano a ispirare la costruzione Europea.
La serata è stato un momento di approfondimento e di riflessione su come la visione di Mazzini possa contribuire ancora oggi alla definizione di un’Europa più unita e coesa, pronta ad affrontare le sfide del mondo contemporaneo. (aise)