Cittadinanza/ Veneti in Argentina: salvaguardare il diritto ad essere riconosciuti per ciò che siamo

BUENOS AIRES\ aise\ - Il Comitato delle Associazioni Venete in Argentina (CAVA) ha espresso “profonda amarezza” e “totale perplessità” per l’approvazione del decreto “pacchetto cittadinanza” voluto dal Governo. Un provvedimento che “sconvolge i principi cardine della legislazione italiana sulla cittadinanza, colpendo maggiormente ai cittadini italiani nati e residenti all’estero”.
Il CAVA, associazione che riunisce tutti i circoli e le associazioni venete in Argentina, rappresenta una comunità composta da emigrati e discendenti di prima, seconda e terza generazione. Sono proprio questi ultimi i “colpiti” da questo decreto, che secondo il CAVA “impedisce a un gran numero di cittadini italiani di trasmettere la cittadinanza ai propri figli nati o che nasceranno all’estero”. Il CAVA ha infatti definito “non solo assurda” ma anche “lesiva” la limitazione a due generazioni del diritto del riconoscimento di cittadinanza per i nati all’estero. E anche “lesiva dell’interesse nazionale”, in quanto “mette a rischio il futuro del legame delle comunità all’estero e l’Italia”.
“Il CAVA non rinuncia a continuare a svolgere il suo compito – assicurano -: tramandare alle nuove generazioni la propria identità e rafforzare sempre di più il legame con il Veneto e con l’Italia”. Inoltre, ha auspicato che il Parlamento, in sede di conversione del Decreto, inserisca delle correzioni che “salvaguardi il diritto dei nati all’estero ad essere riconosciuti, senza limiti di generazioni, per ciò che siamo: italiani!”. (aise)