Domani a Bari il Consiglio Generale dei Pugliesi nel Mondo

BARI\ aise\ - Si terrà domani, 15 aprile, a Bari, in Italia, una nuova sessione del Consiglio Generale dei Pugliesi nel Mondo (CGPM), organo legalmente riconosciuto dalla Legge Regionale “Interventi in favore dei Pugliesi nel Mondo” dell’11 dicembre 2000.
Vi prenderanno parte rappresentanti provenienti da Canada, Stati Uniti, Australia, Cina, Argentina, Brasile, Cile, Venezuela e da numerosi paesi europei.
In rappresentanza dell’Argentina parteciperà Nicolás Moretti, direttore generale dell’Agenzia di Coordinamento Argentina del Corridoio Produttivo Turistico Culturale Italia Argentina e consigliere eletto per il Sud America. Moretti sarà accompagnato anche dai consiglieri Miguel Pierro (della Città Autonoma di Buenos Aires) e Sergio Patruno (di Mar del Plata), in una delegazione che rappresenta attivamente la comunità pugliese nel Paese e che promuove azioni in linea con le strategie della Regione Puglia.
Oltre ai tre argentini, fanno parte della delegazione sudamericana Domenico Di Bisceglie da San Paolo, Brasile, Bruna Forte dal Cile e Jolanda Taccarelli dal Venezuela. La riunione si svolgerà presso la sede della Regione Puglia a Bari, in Lungomare Nazario Sauro 33, e inizierà con i saluti istituzionali del presidente Michele Emiliano. Seguiranno la presentazione ufficiale dei consiglieri, l’elezione dell’Ufficio di Presidenza e, se previsto, la costituzione delle commissioni tematiche.
Tra i temi centrali all’ordine del giorno vi sono la definizione delle linee guida del piano annuale di interventi sociali, culturali, economici e d’integrazione rivolti alle comunità pugliesi all’estero. Sono inoltre previste relazioni sulla strategia regionale di attrazione dei talenti e sugli effetti della geopolitica nel settore turistico, a cura di Gianna Elisa Berlingerio, direttrice del Dipartimento per lo Sviluppo Economico, e di Luca Scandale, direttore generale di PugliaPromozione.
Questa partecipazione si fonda sul modello di gestione della Regione Puglia, che si propone come esempio da replicare nelle altre regioni italiane. Allo stesso tempo, rappresenta un’opportunità per rafforzare il legame con l’Argentina e promuovere, attraverso questo modello condiviso, lo sviluppo delle sue regioni e di altri Paesi del mondo. (aise)