Giornalisti italiani in Brasile: è morto Venceslao Soligo

ROMA\ aise\ - È morto nei giorni scorsi in Brasile Venceslao Soligo, giornalista e scrittore, fondatore dell’Associazione Stampa Italiana in Brasile (Asib). A darne notizia è Giuseppe Arnò, attuale presidente dell’Asib, che ricorda Soligo come “uomo retto, buono, colto e profondamente umano”.
“Padre esemplare e professionista di vecchio stampo, Venceslao Soligo rappresenta una figura di riferimento per la nostra comunità giornalistica”, continua Arnò. “Emigrato dall’Italia nel secondo dopoguerra, portò con sé la passione per la verità e il rispetto per la parola scritta. Stabilitosi prima a Rio de Janeiro e poi a San Paolo, si distinse per la serietà e la competenza con cui svolse i suoi incarichi in campo giornalistico e culturale. Negli anni ’90 fu tra i fondatori dell’ASIB – Associazione Stampa Italiana in Brasile, nata da un ristretto gruppo di amici e colleghi animati dallo stesso ideale: portare la professione giornalistica italiana all’estero ai più alti livelli morali e professionali. Sotto la sua guida, l’associazione promosse congressi internazionali e conferenze volte a valorizzare il ruolo della stampa italiana nel mondo e il contributo che essa offre ai connazionali residenti all’estero”.
“Con il trascorrere degli anni, Soligo affidò la presidenza ad altri colleghi, secondo le norme statutarie, trasmettendo loro non solo un titolo, ma un patrimonio di integrità, entusiasmo e dedizione. Rimase Presidente emerito dell’ASIB fino al giorno della sua scomparsa”, precisa Arnò, sottolineando che “la sua eredità morale resta incancellabile. Venceslao Soligo ci lascia un insegnamento prezioso: che il giornalismo, quando fondato sull’onestà e sulla passione, non è un mestiere, ma una missione. Sarà sempre per noi un faro che illumina il cammino della verità e della dignità professionale”. (aise)

La direzione e la redazione dell’Aise si unisce al cordoglio per la scomparsa del collega e amico Venceslao