I Promessi Sposi nei dialetti d'Italia in onore di tutti gli italiani emigrati

BOJANO\ aise\ - E se Manzoni avesse ambientato i Promessi Sposi a Bojano invece che sul Lago di Como? Le parole sarebbero state all’incirca queste…“Quel ramo de lago di Pitti, che volge a mezzogiorno, sotto la catena non interrotta di monti del Matese, vien, quasi a un tratto a ristringersi, e a prender corso e figura di fiume, sotto il ponte del Rio”. E qui l’idea. Dare a Renzo e Lucia e a tutti gli altri personaggi mirabili scaturiti dalla penna di Alessandro Manzoni, un dialetto, un gergo, uno slang, un argot tale da farne garanti ambasciatori di un territorio, di una cultura.
Non solo. Affidare a tali personaggi avvolti nei loro luoghi, nella loro storia, il compito di interpretare le infinite sfaccettature delle realtà regionali, in onore di tutti gli Italiani all’estero, da qualsiasi regione provengano i loro antenati.
“I Promessi Sposi nei Dialetti d'Italia, Quadri Scenici Itineranti sul Tratturo Pescasseroli Candela” è il titolo dell’evento che si terrà domani, domenica 8 giugno, nel centro storico di Bojano, lungo l'antico Tratturo e in alcuni sporti (fondaci).
Si tratta di una libera rivisitazione, a firma di Mina Cappussi, Daniele Romano e Alessio Spina, con un tocco divertente e accattivante, del celebre romanzo di Alessandro Manzoni, tra le opere miliari della Letteratura Italiana. Un evento, in anteprima assoluta, organizzato da Molise Noblesse, Filitalia International, Centro Studi Agorà, quotidiano internazionale UMDI Un Mondo d’Italiani, Ippocrates e Aitef, da un'idea di Mina Cappussi, nell'ambito del programma degli eventi del progetto Molise Noblesse Filitalia.
C'è il dialetto molisano (Bojano, Campochiaro, Spinete, San Polo ecc), quello pugliese, il napoletano, il romanesco, il milanese, il siciliano, il calabrese. I dialoghi sono adattati al territorio, per cui i riferimenti geografici manzoniani divengono contestualizzati. Anche la caratterizzazione dei personaggi è specifica, evidenziando vizi, debolezze di ognuno, nel 1600 come oggigiorno.
Appuntamento domani, dunque, alle 19.30 per la prima rappresentazione a Bojano, presso Corso Umberto I (Vico per Dentro) con i personaggi classici, in un'atmosfera da fiaba.
"Il romanzo di Manzoni - spiega Mina Cappussi, Ceo Molise Noblesse - viene considerato non solo una pietra miliare della letteratura italiana, ma anche un passaggio fondamentale nella nascita stessa della lingua italiana; l'opera più rappresentativa del romanticismo italiano e una delle massime della letteratura italiana. Lo abbiamo scelto proprio per questo, con un'attenzione particolare agli Italiani nel Mondo, nel solco della mission di Filitalia e Molise Noblesse: promuovere e tutelare la lingua e la cultura italiana, veicolare il territorio e le peculiarità regionali".
Il punto focale del progetto è quello della salvaguardia del dialetto, quale idioma proprio di una comunità. Dedicato alla comunità italiana all'estero, I Promessi Sposi nei dialetti d'Italia andrà in onda, a puntate, su Radio WGBB Long Island New York, (fondata nel 1924) all'interno del programma "Melodie Italiane" condotto da Attilio Carbone. (aise)