Lione: il presidente del Fogolar Furlan Danilo Vezzio incontra “l’ultimo terrazziere” Angelo Nassivera

LIONE\ aise\ - Il Presidente del Fogolar Furlan di Lione, Danilo Vezzio, ha incontrato a Saint Claude, in Francia, gli “ultimi” tre mosaicisti-terrazzieri, assieme a lui, provenienti dalla Scuola spilimberghese: Angelo Nassivera, Ezio Della Vedova e Pietro Molinaro. Quattro “missionari” del mosaico friulano che vivono tutti all’estero e che si sono voluti riabbracciare per tirare le somme, in friulano, di una vita “musiva”.
Il mosaico, per queste quattro persone, è una religione. Il 1960 è stata probabilmente l’ultima grande sfornata di mosaicisti-terrazzieri, destinati a partire, “missionari o mercenari”, per le vie del mondo. Vezzio ha spiegato come dopo quell’anno, e quella sfornata, nella Scuola Mosaicisti del Friuli di Spilimbergo sono stati formati solo artisti-mosaicisti, che hanno poco o nulla a che fare con i mosaicisti-terrazzieri.
“Ma dove sono finiti questi giovani mosaicisti?”, si è chiesto sconsolato il Presidente del Fogolar Furlan. Alcuni hanno gettato la pesante tonaca di mosaicista alle ortiche, rari sono coloro che hanno fatto veramente mosaico, tutti gli altri sono partiti senza rientro, in Francia, Olanda, Canada, Australia e altrove.
Il terrazziere-mosaicista era un lavoro manuale destinato ai figli di poveri contadini friulani. Questi dovevano imparare un mestiere e partire rapidamente all’estero, a “far palanche e fasi alc”. Insomma, la rinomata Scuola mosaicisti era una “misera” scuola professionale, a quel tempo. Ma quello che si insegnava era di ottima qualità e molti degli allievi ne hanno dato una brillante dimostrazione sia in Italia che, soprattutto, all’estero.
Tra questi, c’è Angelo Nassivera, di San Francesco di Vito d’Asio, stabilitosi in Francia. La sua eccellenza è stata conosciuta, ricompensata e anche onorata con una prestigiosa medaglia d’oro come “Meilleur Ouvrier de France”. La sua opera musiva è “L’Europe mon Pays”. Anche la Repubblica Francese lo ha nominato “Chevalier de l’Ordre National du Mérite” fino ad entrare nelle “Palmes Academiques”, l’Ordine delle Palme Accademiche, che “onora gli accademici e gli educatori”.
“Il missionario-mosaicista Agnulin Nassivera da San Francesco di Vito d’Asio ha diffuso la buona parola ed il buon gesto del terrazzo e mosaico d’arte in diverse scuole, anche in Svizzera”. Ma tutto questo fino a quello che Vezzio definisce il “martirio finale” nel quale stanno vivendo ora. Infatti, a suo parere, “da diversi anni ormai nessuno si vuole imbrattare di calce, cemento, per un “mestiere d’arte” che sporca le mani. Le vocazioni si sono estinte, la sua passione per “il seminato veneziano” non ha fatto nascere discepoli”. E questo quindi è il “martirio” per “un saper fare che sarà perso” come “una fede che si spegne”.
“Alla Scuola Mosaicisti ci avevano parlato di Beato Angelico, forse ora si dovrebbe canonizzare il nostro Angelo Nassivera – ha concluso Vezzio -ma per noi è già un Beato, Agnulin da San Francesco, l’ultimo terrazziere. Giù il cappello”. (aise)