Sanatoria vuoti contributivi Inps approvata dal Senato: soddisfatta la Confsal Unsa Esteri

ROMA\ aise\ - È stato approvato in queste ore al Senato il ddl lavoro che, all’articolo 24, reca “disposizioni in materia previdenziale concernenti il personale a contratto degli uffici all'estero del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale”. All’interno del ddl lavoro, è stata sanato il vuoto contributivo dell’INPS, cosa che ha fatto esultare la Confsal Unsa Esteri, secondo la quale questo “aprirà la strada a un percorso di equiparazione tra il personale MAECI”.
L’emendamento all’articolo menzionato era stato approvato durante la lettura del provvedimento presso la Camera dei Deputati, su segnalazione proprio della CONFSAL UNSA. “L’articolo 24 – spiega il Sindacato del Personale italiano all’estero - pone fine alla sperequazione insostenibile ed incomprensibile sussistente tra personale della PA e il personale a contratto dinanzi alla sussistenza di vuoti contribuiti prescritti, che hanno condotto i nostri colleghi ormai in quiescenza a non poter accedere alla spettanza pensionistica in ragione dell’assenza nel prospetto contributivo di alcuni versamenti presso l’INPS antecedenti al 2004 e dunque andati in prescrizione. Uno scenario drammatico su cui CONFSAL UNSA ha inteso agire per rettificare le disposizioni normative, avviando un approfondimento con la politica e l’amministrazione nella prospettiva di includere nella sanatoria prevista dalla legge di bilancio per il 2024 anche gli impiegati a contratto del MAECI, esclusi senza alcuna ragione”.
“La sanatoria – aggiunge il sindacato - che, una volta pubblicato il predetto ddl in Gazzetta Ufficiale, sarà legge dello Stato, dispone l’applicazione dell'articolo 1, comma 131, della legge n. 213 del 2023 (ai sensi del quale, al fine di ritenere assolti gli obblighi contributivi, per i periodi di paga fino al 31 dicembre 2004, le amministrazioni pubbliche, per i propri dipendenti iscritti alla gestione ex INPDAP costituita presso l’INPS, sono tenute a trasmettere all’INPS, ai fini della corretta implementazione delle posizioni assicurative individuali, esclusivamente le denunce mensili di cui all’articolo 44, comma 9, del decreto legge n. 269 del 2003, ovvero quelle relative alle retribuzioni decorrenti dal gennaio 2005) anche al personale di cui all'articolo 152 del DPR n. 18 del 1967, ovvero al personale a contratto, iscritto a enti previdenziali italiani”.
“Ancora una volta Confsal Unsa mette al centro della propria attenzione i lavoratori, impiegando tutte le energie, le competenze e gli strumenti a propria disposizione per costruire un percorso di equiparazione tra lavoratori della stessa Amministrazione, in passato mai esistita, ma che - anche in prospettiva degli interventi su cui il nostro Sindacato sta lavorando e che troveranno spazio nei prossimi provvedimenti – diverrà nei prossimi anni una realtà di fatto, a cui guardare con fiducia e speranza”, conclude. (aise)