Spazio vivo, aperto e condiviso: 5 mesi di ARCI Basilea

BASILEA\ aise\ - A cinque mesi dalla sua nascita ufficiale, ARCI Basilea ha deciso di guardarsi indietro per fare il punto sul cammino percorso finora nei primi mesi di vita del circolo. Gli organizzatori si sono detti soddisfatti poiché secondo loro “il circolo è riuscito a diventare un punto di riferimento per la comunità italiana – e non solo – a Basilea”.
Merito di questo, è stata la creazione di “uno spazio aperto, accogliente e ricco di iniziative: eventi culturali, feste, musica, concerti, pranzi, cene e pizzate”. E questi eventi “sono per tutte e tutti, dal più easy al più impegnato”.
Tanta l’energia messa in campo dal circolo: eventi partecipati, accoglienza calorosa e oltre 90 persone che hanno già scelto di diventare socie. L'esordio ufficiale, il 3 dicembre, ha riunito più di 40 partecipanti e ha mostrato fin da subito il desiderio condiviso di creare nuove connessioni e vivere esperienze comuni.
L’ARCI Basilea è “nata proprio per questo”, ossia “dare voce al desiderio di costruire una comunità attiva e solidale”.
“All'inizio non sapevamo cosa aspettarci”, ha raccontato la presidente, Arianna Nesti, “ma la risposta è andata oltre ogni previsione. È bellissimo vedere quanta voglia c'è di partecipare e di far crescere questo progetto insieme”.
La risposta è quindi arrivata “forte e chiara”, con una forchetta molto amplia sull’età (dai 25 ai 60 anni). In molti, sempre secondo il Circolo, cercavano un luogo dove incontrarsi, confrontarsi, sentirsi parte di qualcosa. E anche utilizzare, per rispondere alle sfide della quotidianità svizzera, l'ARCI Help Point, sportello dedicato all'orientamento pratico.
“Il nostro obiettivo è che nessuno/a si senta lasciato/a solo/a nell'affrontare le sfide del vivere in Svizzera”, ha sottolineato ancora la presidente, “vogliamo esserci con risposte concrete, ma anche con ascolto e condivisione”.
La parola d’ordine per l’ARCI Basilea è “inclusione”: “non come slogan, ma come pratica quotidiana”. Gli eventi sono infatti pensati per gusti e interessi diversi, un linguaggio rispettoso e accogliente, collaborazioni con realtà italiane e locali: tutto contribuisce a creare un ambiente dove ognuno/a possa sentirsi libero/a di essere se stesso/a. E per mantenere questa apertura, l’ARCI Basilea si vuole impegnare direttamente e attivamente nella difesa dei diritti, dell’uguaglianza e della giustizia sociale, promuovendo valori di libertà, solidarietà e partecipazione, con uno sguardo attento alle sfide del presente. Il circolo si definisce autonomo e non subalterno a partiti politici, ma opera come spazio di confronto e partecipazione democratica, agendo in modo indipendente per affermare i propri valori e principi.
“La nostra convinzione è semplice: solo costruendo spazi condivisi si combattono solitudine, discriminazioni e chiusure. I bisogni cambiano e ARCI Basilea vuole continuare ad ascoltarli e rispondere con proposte concrete”.
All'orizzonte ci sono appuntamenti importanti, come la Festa della Liberazione del 25 Aprile e la Festa dei Lavoratori del 1° maggio, ma anche feste, momenti di socialità, iniziative culturali dedicate all’ambiente, ai diritti, alla legalità, alla società e alla parità di genere. Il tutto sperimentando modalità nuove e partecipative.
“Ci teniamo ad affrontare anche temi complessi, ma senza renderli pesanti o lontani. Vogliamo parlarne con rispetto, ma anche in modalità leggera e con un linguaggio accessibile, che coinvolga tutti/e”, ha spiegato ancora Arianna Nesti.
Particolare attenzione sarà dedicata alla comunità LGBTQIA+, anche attraverso la partecipazione ad appuntamenti e iniziative già attive sul territorio. L'idea è quella di avvicinare la comunità di ARCI Basilea a questi momenti di incontro e condivisione, sostenendo la visibilità delle battaglie quotidiane e dei diritti. “Non vogliamo solo parlare di inclusione, vogliamo viverla davvero. Per questo è importante esserci, partecipare, sostenere chi ogni giorno si batte per questi valori”, ha precisato la presidente. “In futuro, ci piacerebbe che sempre più persone si sentissero ispirate a partecipare attivamente, contribuendo alla crescita di questa realtà che è, prima di tutto, loro”.
In questa direzione si inserisce anche il sostegno di ARCI Basilea al Comitato Svizzero per i “Sì” ai Referendum dell'8 e 9 giugno. “Difendere i diritti delle lavoratrici, dei lavoratori e delle persone straniere è un passo fondamentale verso una società più libera, equa e sicura”.
“Anche noi siamo cittadini/e stranieri/e, ed è naturale impegnarci per una società più giusta per tutti/e”.
Un progetto collettivo, dunque, che cresce insieme alla comunità, giorno dopo giorno. Questa la volontà manifesta specificata dall’ARCI Basilea dopo 5 mesi di attività. “Una presenza viva, che esiste e resiste grazie a chi la sostiene con passione, energia e idee. La strada è ancora lunga, certo, ma è fatta di volti, mani, sogni e connessioni. Perché una comunità vera si costruisce insieme, passo dopo passo, e diventa più forte ogni volta che qualcuno sceglie di esserci davvero”. (aise)