Tavolo tecnico sul Turismo delle Radici: il report della DiGIT

ROMA\ aise\ - A una settimana dalla riunione del tavolo tecnico di coordinamento sul turismo delle radici, che si è tenuta il 29 maggio scorso in video conferenza, la Direzione Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie della Farnesina ha redatto e diffuso un report in cui riassume i contributi e i contenuti emersi durante la riunione.
Ne riportiamo di seguito il testo integrale.
“RIUNIONE DEL TAVOLO TECNICO DI COORDINAMENTO SUL TURISMO DELLE RADICI
INTRODUZIONE
Il Direttore Generale Italiani all'Estero e Politiche Migratorie, Luigi Maria Vignali, ha ringraziato i partecipanti all’incontro del Tavolo Tecnico di coordinamento sul Turismo delle Radici, che dal primo incontro del 2018 si è man mano ingrandito e arricchito con numerose iniziative, raggiungendo risultati straordinari.
Il progetto Turismo delle Radici è una eccellenza, che dimostra la leadership mondiale italiana in questo settore, in cui non esistono paragoni a livello di impegno sistemico e le cui potenzialità sono enormi, che mira a valorizzare il legame tra italiani all’estero e i territori d’origine, con un forte impatto sul turismo, sull’economia locale e sulla cultura.
Nell’ambito del progetto sono stati creati insieme servizi e metodo di lavoro innovativo, che hanno dato luogo a nuove figure professionali e a una interlocuzione nuova con i viaggiatori delle radici, offrendo loro opportunità che prima non esistevano. Inoltre si è contribuito a far conoscere ancora di più in tutto il mondo la straordinaria bellezza dei nostri borghi e dei piccoli comuni, con una serie di ricadute positive in termini economici oltre che turistici.
Al centro di questo percorso, c’è la rete Italea, iniziativa multiforme lanciata nel marzo 2024 e che pian piano si è sviluppata grazie anche ai centri di coordinamento regionale. Il portale Italea.com ad oggi ha oltre 1,5 milioni di visite registrate e un numero crescente di famiglie italiane è stato messo in contatto con le proprie radici. Il programma include inoltre una “Italea Card” virtuale, che offre ai turisti sconti e vantaggi speciali con oltre 730 partner commerciali e più di 12mila viaggiatori iscritti.
Ci sono poi le Italee regionali, che continueranno a svolgere un ruolo di raccordo tra istituzioni e realtà territoriali, con il raccordo da parte del Ministero degli Affari Esteri che funge anche da guida per un ulteriore sviluppo del progetto.
Nell’ambito del progetto sono stati fondamentali la cooperazione con Regioni e Comuni, dimostrando il successo collettivo: gli oltre 800 Comuni italiani che hanno partecipato al primo bando e sono stati destinatari di risorse per sviluppare il progetto hanno realizzato circa 750 eventi destinati ai turisti delle radici con oltre 150mila partecipanti in tutta Italia; la partecipazione delle Regioni è stata importante nelle diverse iniziative all’estero (19 in tutto il mondo), permettendo di mostrare le nostre eccellenze e dare lustro al Paese intero, con un’eco magnifica tra le nostre comunità. L’importante raccordo con le entità territoriali e in particolare con i Comuni è stato fortemente voluto dal ministro Tajani che ha firmato un protocollo di collaborazione per sviluppare lo scambio di informazioni e di idee, la promozione dei borghi e la formazione.
Anche la formazione ha la sua importanza in questo progetto e si stanno realizzando delle pillole formative che saranno diffuse dal mese di giugno a tutta la rete dei comuni insieme ad un ciclo di videoconferenze con tutti gli 816 comuni che hanno partecipato al bando.
Nell’ambito del progetto svolge un ruolo fondamentale la rete dei Musei dell’emigrazione, ospitata sul portale Italea.com. Inoltre vi è un proficuo raccordo con il Ministero dell’Istruzione per far sì che la storia dell’emigrazione venga studiata in istituti secondari e i musei possano avere un ruolo formativo.
Sono in corso di analisi i risultati e l’impatto sull’Italia e i suoi territori. Il prossimo anno ci saranno evidenze statistiche complete, intanto le prime stime parlano di 5milioni di presenze in più di turisti delle radici tra il 2025 e il 2026, con una spesa da parte degli stessi turisti di 5,5 miliardi di euro – Confcommercio sale sino a 8 miliardi in più anni – e secondo uno studio condotto da Deloitte una ricaduta sul territorio stimata in 1 miliardo di euro e 99mila nuovi posti di lavoro.
Il Direttore Vignali conclude affermando che l’impatto importante già nelle stime dimostra l’importanza di questo settore e sottolineando che occorre continuare a crescere insieme e promuovere il turismo delle radici in Italia e nel mondo.
INTERVENTI
Il Consigliere Amb. Giovanni Maria De Vita, responsabile del Progetto “Turismo delle Radici” presso la Direzione Generale Italiani all'Estero, ribadisce l’importanza di questo segmento sviluppato insieme, con una sistematizzazione del settore.
La riunione ha evidenziato un forte entusiasmo e una vasta gamma di iniziative legate al Turismo delle Radici, con un focus sul coinvolgimento delle comunità locali, degli italo-discendenti all'estero e delle istituzioni. Sono emersi diversi suggerimenti, problematiche e tematiche, che possono essere schematizzate come segue:
Suggerimenti e Buone Pratiche
Formazione e Accoglienza
Proposta di corsi per "commissari dell’ospitalità" per formare addetti all’accoglienza.
Master universitari in management di TdR con coinvolgimento di università estere (Brasile, Argentina, Venezuela, Cile) per chi vuole formarsi nel settore.
Si suggerisce di costruire percorsi formativi per operatori dell'accoglienza a supporto dei comuni per gli italo-discendenti.
Digitalizzazione e Archivi
Digitalizzazione degli archivi anagrafici e cimiteriali per facilitare le ricerche genealogiche (es. Comune di Caiazzo, Toritto, Guardia Sanframondi).
Creazione di piattaforme digitali (es. cimitero digitale in 3D del Comune di Caiazzo).
Necessità di rendere gli archivi accessibili e favorirne la digitalizzazione, con la creazione di laboratori di genealogia e la formazione del personale degli uffici anagrafe (Italea Veneto, Ministero della Cultura).
Coinvolgimento dei Giovani e delle Scuole
Iniziative scolastiche per lo studio delle migrazioni e l'avvicinamento al TdR (Istituto Tecnico Economico di Casarano, Monterosso Almo).
Sensibilizzazione dei bambini e ragazzi sulle cause dei fenomeni migratori e sull'importanza di preservare il patrimonio culturale per contrastare lo spopolamento (Comune di Blufi).
Coinvolgimento delle scuole per la conoscenza e lo studio della storia dell'emigrazione e per far conoscere i musei tematici (Museo Regionale dell'Emigrazione dei Piemontesi nel Mondo).
Collaborazione e Sinergie
Collaborazione tra associazioni, comuni, università e MAECI per iniziative coordinate.
Creazione di una "rete nazionale dei musei" e un tavolo tecnico per un'offerta organica del TdR.
Coinvolgimento delle comunità d'affari italiane all'estero (Assocamerestero) per favorire investimenti di ritorno e lo sviluppo economico locale.
Valorizzazione del ruolo di "influencer famosi" per promuovere il TdR (es. Lionel Scaloni per Magliano di Tenna, Nonna Fina per Guardia Sanframondi).
Valorizzazione Culturale e Territoriale
Promozione della lingua e cultura italiana all'estero attraverso la musica (Salty Music) e la riscoperta delle radici.
Creazione di "musei open air" e progetti come "Il Civico delle radici" per identificare e raccontare le storie delle case degli emigrati (Museo del Mare di Genova).
Iniziative che collegano l'italianità a figure iconiche (es. Giorgio Morandi con l'associazione Wonderingstars Bologna).
Sviluppo del "turismo sensoriale" legato alle attività tradizionali dei luoghi d'origine (Comune di Castelvetrano).
Rilanciare la rete dei musei dell'emigrazione come "cappello culturale" per il fenomeno, con valenza didattica per le scuole.
Uso di eventi e tradizioni locali (es. riti settennali del culto mariano a Guardia Sanframondi) per attrarre italo-discendenti.
Creazione di musei dedicati, come il Museo "La valigia di Cartone" a Pretoro.
Comunicazione e Visibilità
Utilizzo dei canali ufficiali di Italea (sito, social) e collaborazioni con testate giornalistiche per la divulgazione delle iniziative.
Proposta di un canale TV dedicato al TdR per raccontare testimonianze e storie.
Partecipazione a fiere e borse internazionali del turismo (Roots-In a Matera).
Presentazione di libri e pubblicazioni legate alle radici all'estero (es. libro "Radici / Roots" del Comune di Pretoro).
Problematiche Emerse
Rendicontazione dei Contributi: Il Comune di Bisenti ha avuto difficoltà a rendicontare un contributo nei tempi previsti.
Accesso agli Archivi: Difficoltà nell'accedere agli archivi per la ricostruzione degli alberi genealogici.
Mancanza di Fondi Specifici: I gemellaggi culturali non hanno fondi specifici, ma dipendono dalle risorse territoriali. Non sono previsti nuovi bandi per il TdR nel breve termine, essendo i fondi PNRR limitati nel tempo.
Supporto ai Comuni per la Ricerca: I Comuni chiedono supporto per il personale esperto nella ricerca negli archivi anagrafici.
Legge sulla Cittadinanza: Un rappresentante del CGIE ha sollevato preoccupazioni riguardo una nuova legge sulla cittadinanza, temendo una diminuzione degli italiani all'estero.
Sostegno Economico Continuo: Le Italee regionali ritengono che il progetto non sia ancora autonomo e necessiterebbe di un continuo supporto economico da parte del Ministero.
Coordinamento delle Iniziative: Necessità di coordinare le diverse iniziative per evitare duplicazioni e massimizzare l'efficacia.
Tempistiche dei Progetti: Le iniziative finanziate con fondi PNRR devono chiudersi entro il 31 agosto, con necessità di richiesta di proroga per i comuni.
Comunicazione con le Rappresentanze Diplomatiche: La necessità di coinvolgere le Ambasciate per eventi all'estero.
Altre Tematiche
Rientro e Reinsediamento: L'Università del Molise sta cercando di favorire il rientro di migranti per turismo e altre motivazioni che possono aiutarli a restare, supportando il desiderio di rientro in aree marginali. Il flusso di ritorno di italo-economiche.
Spopolamento: Il TdR è visto come uno strumento per contrastare lo spopolamento delle aree interne, ripopolando i piccoli comuni.
Identità e Memoria: Il TdR è un veicolo per il recupero della memoria storica e dell'identità degli italo-discendenti.
Relazioni con le Comunità all'Estero: Il progetto mira a lanciare una nuova stagione di relazioni con le comunità italiane all'estero, rinvigorendo il rapporto bilaterale e superando stereotipi. Si punta a spostare l'attenzione dall'Italia all'estero per una maggiore sinergia.
Coinvolgimento del Ministero dell'Istruzione: Importanza del coinvolgimento del Ministero dell'Istruzione per portare il TdR nelle scuole.
Ruolo degli Influencer: L'arrivo di personaggi famosi con radici italiane può incrementare significativamente il turismo (es. Lionel Scaloni, Nonna Fina).
Patrocinio Istituzionale: Richiesta di patrocinio per eventi legati al TdR, con disponibilità a concederlo per iniziative significative.
Ecosistema del TdR: Il TdR è definito come un "ecosistema di relazioni, progetti e persone", evidenziando la sua trasversalità e applicabilità in diversi ambiti.
Sviluppo Post-Progetto: la piattaforma Italea.com e le Italee regionali continueranno ad essere attive anche dopo la fase iniziale del progetto. Il Ministero resterà in ascolto e riferimento del progetto.
Borsa Internazionale del Turismo delle Origini (Roots-In): Evento chiave per il settore, che invita tutti gli operatori del TdR.
Bollino di Qualità per i Comuni: Proposta di un "bollino di qualità" o riconoscimento per i Comuni che si sono distinti nelle attività del TdR. Il MAECI ha già dato il titolo di "Comune delle Radici" a quelli che hanno svolto iniziative.
Convenzioni con Compagnie Aeree: Accordi con compagnie aeree per tariffe agevolate per i viaggiatori delle radici (ITA Airways è già partner con la Italea Card). (aise)