We the Italians: cosa pensano gli italoamericani della nuova legge sulla cittadinanza

ROMA\ aise\ - “Comunque la si pensi, è difficile negare che dal gennaio di quest’anno il rapporto transatlantico sia entrato in una nuova fase della sua vita. Questo senza che cambi il mood di fondo, ovvero che le relazioni tra Europa e Stati Uniti sono state, sono e continueranno ad essere fondamentali, per entrambe le parti”. Così, il portale bilingue fondato e diretto da Umberto Mucci “We the Italians” ha aperto il sondaggio sui propri lettori italoamericani, una comunità che oggi è l’unico gruppo etnico riconosciuto, influente ed attivo che appartiene a pieno titolo ad entrambe le parti.
Delle 350 risposte ottenute, il 35% è d’accordo mentre il rimanente 65% è in disaccordo.
Tutti i dati emersi dalla ricerca si trovano sul sito del portale che riportiamo di seguito:
“Il 93,3% delle risposte viene da persone che abitano negli Stati Uniti, il 5,6% in Italia, e il rimanente 1,1 vive in un altro Paese.
Lo Stato americano da cui arrivano più opinioni è quello di New York con il 18,7% delle risposte, seguito da California, Florida, New Jersey e Massachusetts, Pennsylvania, Ohio e poi Texas, Illinois e Michigan.
Il 53,9% dei partecipanti al sondaggio sono uomini, il rimanente 43,1% sono donne.
Per quanto riguarda l’età: il 64,9% è nato prima del 1965, il 22,8% dal 1965 al 1980 (la generazione x), il 9,4% dal 1981 al 1996 (la generazione y) e il rimanente 2,8% tra il 1997 e il 2012 (la generazione z).
Il 30,5% delle donne è a favore della nuova legge, il 69,5% è contrario; gli uomini concordano nel 39,7% dei casi, sono in disaccordo per il 61,3%. Anagraficamente, nella fascia nata prima del 1964 i “sì” alla legge sono il 39%, i “no” sono il 61%; tra chi è nato nella fascia 1965-1980 i “sì” sono il 29,9% e i no sono il 70,1%; tra chi è nato nella fascia 1981-1996 i “sì” sono il 25,5% e i no sono il 74,5%; tra chi è nato nella fascia 1996-2012 i “sì” sono il 28,2% e i no sono il 71,8%. Il 55% delle risposte provenienti dall’Italia è a favore della legge, il 45% è contrario; tra coloro che hanno risposto dagli Stati Uniti, il 32,9% dice “sì” alla nuova legge, il 67,1% è contrario.
Per quanto riguarda le aree degli Stati Uniti, nel New England il 23% è a favore della legge, il 73,6% è contraria; nell’area di New York a favore è il 34,4%, i contrari sono il 65,6%; nell’area dell’East ci sono il 36,1% favorevoli e il 63,9% di contrari; nel South 30,9% si e 60,1% no; nel Midwest abbiamo 42,9% si e 57,1% no e per finire nel West i sì sono il 29,5% e i no sono il 70,5%.
Abbiamo lasciato la possibilità di lasciare un commento, e ben 295 persone lo hanno fatto: è un tesoro di opinioni, riflessioni, a volte amare e a volte lucidissime, sempre rispettose: sarà nostra cura riportare anche questo prezioso contenuto alle istituzioni italiane, sulla scia del discorso che qualche giorno fa il Presidente Mattarella ha tenuto davanti ai rappresentanti delle comunità italiane all’estero, il CGIE.
Questo è solo il primo sondaggio: stiamo lavorando per coinvolgere importanti istituzioni italoamericane ed italiane per dare un respiro ancora più grande a questa iniziativa”. (aise)