Ricostruzione della Siria: missione dell’Università Iuav di Venezia

VENEZIA\ aise\ - Una delegazione dell’Università Iuav di Venezia è partita alla volta della Siria per una missione volta a partecipare alla ricostruzione del Paese sconvolto dalla guerra. La delegazione, guidata dal rettore Benno Albrecht, e da Nohad Hai Salih, membro del Consiglio di amministrazione, ha infatti già dialogato con governatori e ministri a Damasco, Homs e Tartus mettendo a punto strategie e progettualità per la ricostruzione.
L’Ateneo veneziano sta quindi offrendo la sua consulenza al nuovo governo siriano su incarico di UNPD, l’United Nations Development Programme (UNDP) Regional Bureau for Arab States.
La delegazione Iuav ha costruito una rete di relazioni ad ampio raggio con interlocutori istituzionali attraverso una serie di incontri a cui hanno preso parte l’ambasciatore italiano in Siria Stefano Ravagnan e il direttore di UNDP Syria Mohammed Mudawi.
Cinque gli appuntamenti al vertice a Damasco: la delegazione veneziana ha incontrato Maher Marwan, governatore della regione, per proporre una consulenza avanzata sui temi della ricostruzione e del restauro urbano e l’istituzione di un centro di ricerca congiunto italo-siriano.
Il ministro dei trasporti della repubblica araba di Siria Yaarub Suleiman Bader ha formalmente chiesto a Iuav un supporto scientifico su temi come i flussi attuali nel trasporto pubblico, l’accessibilità, la sicurezza e l’utilizzo potenziale di e-tools.
Con Mohammed Anjrani, ministro degli enti locali della repubblica araba di Siria, Iuav ha concordato di organizzare un workshop congiunto per dialogare con le figure tecniche di riferimento dei diversi ministeri sulla costruzione di strategie di intervento e sulle forme di coordinamento innovative. Anche la collaborazione sul piano culturale ha trovato spazio nei vertici di Damasco: Mohammed Yassin Saleh, ministro dei beni culturali, ha manifestato la volontà di consolidare gli storici rapporti tra Siria e Italia in campi come le arti visive, il cinema, il teatro, l’architettura e il design. Il rinnovo degli accordi tra il mondo universitario siriano e quello italiano è stato al centro dell’incontro con Mohammed Abdul Rahman Turko, ministro dell’università, con l’obiettivo di costruire alleanze per il rilancio in settori chiave come l’architettura, l’archeologia, la medicina e il turismo.
A Homs, la terza città della Siria per numero di abitanti dopo Damasco e Aleppo, l’incontro con Abdul Rahman al-Ama, governatore della regione, si è focalizzato sullo sviluppo urgente di progetti per le aree distrutte nel decennale conflitto siriano. In particolare, Iuav ha proposto di contribuire a formare personale locale in grado di guidare i processi di ricostruzione, una forma di capacity building.
A Tartus, il secondo porto della Siria, da poco rientrato nella piena ed esclusiva disponibilità di Damasco che lo impiegherà per rilanciare l’economia disastrata dopo anni di guerra civile, il dialogo con il governatore Ahmad al-Shami si è incentrato su temi chiave quali il management sostenibile delle acque e lo studio di soluzioni infrastrutturali per i nuovi valichi di confine.
L’Università Iuav di Venezia si conferma così tra le prime istituzioni internazionali ad aver offerto un sostegno concreto al nuovo governo siriano, chiamato ad affrontare le grandi sfide della ricostruzione post-conflitto.
Il recente viaggio della delegazione Iuav in Siria segna una nuova tappa dell’impegno dell’Ateneo nella trasformazione e nella cura dei territori, con un’attenzione costante all’ambiente e alla memoria dei luoghi, in particolare allo studio degli urbicidi, le distruzioni intenzionali delle città e del loro patrimonio culturale. A guidare queste azioni è l’Urbicide Task Force, gruppo di ricerca fondato dal rettore Benno Albrecht, che sviluppa strategie per la ricostruzione urbana in contesti colpiti da guerre e crisi: dalla Siria all’Iraq, dall’Ucraina alla Palestina. (aise)