Ricostruzione Ucraina: accordi di gemellaggio e impegno delle città di Torino, Bergamo e Bari

ROMA\ aise\ - Sostenere le città ucraine attraverso la costruzione di una rete di solidarietà. Questo l’impegno fattivo delle città di Torino, Bari e Bergamo che hanno preso parte alla Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina che si è tenuta a Roma il 10 e l’11 luglio scorsi. Le città di Bari e Bergamo, in particolare, hanno firmato una serie di accordi di gemellaggio con le città ucraine a sostegno delle comunità locali. Mentre Torino ha messo a disposizione una decina di autobus di linea urbana pronti a partire per Karkiv.
L’IMPEGNO DI BERGAMO: SCAMBIO DI ESPERIENZE SU AMBIENTE, GIOVANI E WELFARE
La sindaca di Bergamo Elena Carnevali e il sindaco di Bucha Anatolii Fedoruk hanno firmato una lettera di intenti come passaggio preliminare necessario per la sottoscrizione del nuovo patto di gemellaggio tra le due amministrazioni alla conclusione delle procedure autorizzative previste dai rispettivi Stati.
“La firma di questa lettera di intenti rinnova il gemellaggio tra le città di Bergamo e Bucha stilato nel 2022 da Giorgio Gori, un patto di fraternità nato nel momento più drammatico della storia recente, e che vogliamo rafforzare con determinazione e speranza”, ha commentato Carnevali. “In questi anni, l’Ucraina ha vissuto – e continua a vivere – una delle prove più drammatiche della sua storia. Le città colpite – Kyiv, Kharkiv, Mariupol, Odessa e tante altre – raccontano di un dolore diffuso, profondo, che ha toccato ogni angolo del Paese. Bucha, tra queste, è diventata un nome che ha fatto il giro del mondo, non solo per quanto accaduto durante l’occupazione russa, ma anche per la straordinaria forza con cui la comunità ha saputo rialzarsi e ricominciare”.
Attraverso il CESVI, con il primo gemellaggio, ha ricordato la sindaca che Bergamo ha contribuito alla riapertura della scuola materna “Arcobaleno”, all’allestimento dei centri di riscaldamento durante l’inverno, al sostegno psicologico per le famiglie e i bambini, ai rifugi antibomba, ai centri per la salute mentale. È stato un modo per esserci, in un’alleanza tra comunità che non si è mai interrotta. “Questo nuovo patto sarà uno strumento concreto per rafforzare la cooperazione tra le nostre città favorendo lo scambio di esperienze, contatti e conoscenze nei settori della tutela ambientale, dei servizi per l’infanzia e per i giovani, del welfare, della cultura, dello sport. Una particolare attenzione sarà rivolta al dialogo tra i nostri consigli comunali e alla creazione di legami diretti tra le realtà civiche, culturali e sociali, comprese le istituzioni educative, le fondazioni, le ONG e gli attori della cooperazione internazionale attivi nei nostri territori”.
“L’obiettivo – ha concluso la sindaca – è costruire una rete di relazioni stabili, capace di valorizzare il meglio di ciascuna comunità per contribuire alla costruzione di una pace giusta e duratura in un territorio da più di tre anni teatro di una guerra ingiustificabile”.
GLI ACCORDI DI BARI: COLLABORAZIONE PER AFFRONTARE LE SFIDE DELL’AGENDA URBANA
“Bari è l’unica città in Italia ad avere sottoscritto ben quattro accordi di gemellaggio con altrettanti Comuni ucraini, Mykolaiv, Chernivtsi, Dniprorudne e Bar”, ha sottolineato il sindaco di Bari Vito Leccese. “Desidero ringraziare l’Anci che ci ha offerto l’opportunità di prendere parte attiva alla Conferenza per la Ripresa dell’Ucraina 2025. Da tre anni esponiamo in modo permanente la bandiera ucraina in segno di vicinanza a questo popolo profondamente segnato dalla guerra, e tante sono le iniziative istituzionali e civili che si sono susseguite nel tempo”. “La sottoscrizione dei gemellaggi rappresenta una preziosa opportunità per far conoscere il ruolo delle città nel processo di ricostruzione dell’Ucraina e i nostri sentimenti di vicinanza con il suo popolo. Crediamo sia prezioso contribuire attivamente al percorso di ricostruzione, e crediamo che si possa realizzare tanto sotto il profilo dello scambio di competenze, attivando un percorso di cooperazione tra città in grado di favorire il reciproco accrescimento sulle sfide europee dell’agenda urbana e operando in forma sussidiaria all’accordo tra i Governi. Con l’auspicio che si possa giungere, in tempi brevi, a una pace giusta e duratura per il popolo ucraino”.
IL SOSTEGNO DI TORINO: LA FLOTTA PER IL TRASPORTO URBANO
Mentre Torino, con il sindaco e vicepresidente Anci Stefano Lorusso, ha sottoscritto un accordo di donazione con il sindaco della città di Kharkiv, Ihor Terekhov, per mettere a disposizione una decina di autobus di linea urbana pronti a partire per Karkiv, città che ha visto la sua flotta distrutta dai recenti bombardamenti russi. Si tratta di mezzi resi disponibili da Gtt, appartenenti al parco del trasporto pubblico locale, recentemente dismessi e sostituiti nell’ambito del processo di rinnovo della flotta in corso. A questi, in ottobre, si aggiungerà un’altra decina di autobus. Il numero potrebbe crescere fino a rendere disponibili ulteriori 50 mezzi entro il primo semestre del 2026. I bus potranno dunque contribuire a riattivare una rete di trasporto pubblico sul territorio, a beneficio della popolazione rimasta in città.
“Il nostro è solo un esempio del ruolo che Torino e molti altri i Comuni, sul territorio nazionale, possono giocare nella delicata fase della ricostruzione del Paese. La solidarietà e la vicinanza alla popolazione – ha sottolineato Lo Russo – vanno affiancate ad un’azione concreta che le città e le aziende del nostro Paese vogliono portare avanti, unendosi agli sforzi per la ricostruzione delle istituzioni internazionali, regionali e municipali”. (aise)