Al Museo Hendrik Christian Andersen di Roma il finissage della mostra “Carolina Lombardi. Ricamando il caos”

ROMA\ aise\ - Venerdì 16 febbraio, dalle ore 17.00 alle ore 19.00, in occasione del finissage della mostra “Carolina Lombardi. Ricamando il caos”, a cura di Maria Giuseppina Di Monte e Gabriele Simongini, negli spazi del Museo Hendrik Christian Andersen, a Roma, si terrà un dibattito sul tema delle reti e dell’interconnessione, molto presente nel lavoro di Lombardi, mettendo in relazione la visione olistica dei fenomeni, la complessità del mondo in cui viviamo con le installazioni luminose dell’artista.
“C’è complessità quando […] c’è un tessuto interdipendente, interattivo e inter-retroattivo tra le parti e il tutto e fra il tutto e le parti. Gli sviluppi caratteristici del nostro secolo e della nostra era planetaria ci mettono di fronte, sempre più spesso e sempre più ineluttabilmente, alle sfide della complessità. […] La cultura, ormai, non solo è frammentata in parti staccate, ma anche spezzata in due blocchi. La grande disgiunzione tra la cultura umanistica e quella scientifica provoca gravi conseguenze per l’una e per l’altra”, scriveva Edgar Morin ne “La testa ben fatta. Riforma dell’insegnamento e riforma del pensiero”.
In linea con l’approccio transdisciplinare di Edgar Morin sulla necessità di una conoscenza che riunifichi la frammentazione dei saperi, cui la Direzione Musei statali della città di Roma si ispira, all’evento sono stati invitati studiosi e ricercatori appartenenti ad ambiti disciplinari differenti che affronteranno da punti di vista complementari la tematica delle reti in quanto struttura dinamica del mondo, analizzando le sfide e le opportunità insite nelle molteplici istanze dettate dalla contemporaneità.
Saranno affrontati temi legati ai problemi ambientali del nostro tempo, alla necessità di rivalutare l’interdipendenza tra uomo e natura, tra natura e cultura in senso ecologico e sistemico.
Franco Vazza, astrofisico e docente all’Università di Bologna, illustrerà il lavoro di ricerca condotto insieme al neurochirurgo dell’università di Verona Alberto Feletti, mettendo in relazione la rete cosmica delle galassie con la rete di neuroni nella corteccia cerebrale e trovando caratteristiche sorprendentemente simili.
Carolina Lombardi racconterà della coltura del Physarum Polycephalum, organismo unicellulare dalla spiccata intelligenza che nel suo progredire verso il cibo attraverso il “flusso di spola” genera reticolati analoghi a quelli riscontrati nel web cosmico, descrivendo le varie fasi dell’esperimento che ha portato poi alla realizzazione del video in timelapse presente in mostra.
Valerio Eletti, fisico e presidente del “Complexity Education Project”, parlerà di sistemi complessi adattativi in relazione alle nuove tecnologie; Emanuele Bevilacqua, analista dei media, affronterà il tema dal punto di vista della comunicazione attraverso i nuovi media; Antonella Sbrilli, docente di storia dell’Arte Contemporanea all’Università La Sapienza di Roma, analizzerà i temi trattati nella specificità del linguaggio artistico di Carolina Lombardi.
Introdurrà Maria Giuseppina Di Monte, direttrice del Museo Hendrik Christian Andersen.
Il percorso dell’esposizione dalla data di apertura della mostra, il 22 novembre 2023, si è snodato nelle sale dei due piani del Museo attraverso una ventina di opere di luce in Plexiglass retroilluminate a led nelle quali il filo luminoso che compone le immagini crea trame e merletti intessuti di luce, costituito da un testo scritto da cui filtra selettivamente la luce generando forme reticolari che ricordano strutture naturali, barriere coralline, reti neurali, reticoli sarcoplasmatici nonché la grande ragnatela cosmica. Oltre alle opere di luce, di cui alcune di grandi dimensioni, è stata presentata al pubblico la video installazione “Physarum Polycephalum” che riprende la crescita e l’espansione di un particolare organismo unicellulare, il Physarum Polycephalum.
Carolina Lombardi, artista e poetessa. Nel suo lavoro sperimenta diversi media, dal tessile al video, dalla luce all’installazione site specific. Indaga in senso transdisciplinare le correlazioni tra parola e immagine, ordine e caos. Per diversi anni si è dedicata a iniziative di carattere sociale e di sensibilizzazione ambientale. La sua attività si estende in ambito letterario. Ha pubblicato sillogi poetiche tra cui: “Elegia del vuoto” (2018), “Danza di luci e ombre” (2021) e Quaderno di poesie (2023). (aise)