Al Museo Nazionale Romano la mostra "Fare i presepi. Saperi e pratiche delle comunità"

ROMA\ aise\ - Si è aperta ieri la mostra "Fare i presepi. Saperi e pratiche delle comunità", che, organizzata dall'Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale con l’Associazione Nazionale Città dei Presepi, in collaborazione con il Museo Nazionale Romano – Palazzo Altemps, e con il supporto della Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio e della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera, sarà visitabile fino al 10 gennaio 2026 nei normali orari di apertura del Museo, dal martedì alla domenica, dalle 9.30 alle 19.00.
All’interno di Palazzo Altemps, nella chiesa di Sant’Aniceto e nella adiacente cappella di San Carlo Borromeo sarà esposto un piccolo gruppo di presepi provenienti da diverse Regioni italiane che raccontano, assieme alla Natività, le specificità culturali, territoriali e paesaggistiche dei contesti di provenienza. Attraverso i presepi esposti e le loro storie, la mostra vuole evocare la ricchezza culturale e sociale dell’attività presepiale quale forma espressiva dinamica legata alla vitalità delle comunità, a un fare che veicola il continuo processo di elaborazione e ibridazione di saperi, valori, identità e visioni del mondo.
Ogni anno la costruzione del presepe diventa, per molte comunità territoriali, un’occasione di incontro, di trasmissione di tradizioni, di creatività e di rinnovamento delle relazioni sociali. È inoltre un’espressione di abilità artigianale di presepisti testimoni di tradizioni e conoscenze che spesso sono a rischio di scomparsa.
Individuati nell’ambito della collaborazione tra l’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale e l’Associazione Nazionale Città dei Presepi, i presepi esposti sono valorizzati all’interno della chiesa di Sant’Aniceto e delle adiacenti cappelle assieme alle conoscenze, alle abilità, ai materiali, agli strumenti di lavoro, alle innovazioni, alla trasmissione intergenerazionale, al vissuto del presepista e alla partecipazione delle comunità nella loro produzione e fruizione.
Si tratta di alcuni degli elementi di interesse del patrimonio culturale immateriale in relazione ai quali l’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale supporta l’Associazione Nazionale Città dei Presepi nell’attività di salvaguardia e valorizzazione della ricca ed eterogenea attività presepiale di un’ampia rete di presepisti e comunità. Tale collaborazione ha avuto tra i suoi principali risultati l’avvio di una mappatura dei presepi locali raccontati, nei loro legami con la cultura locale, a partire dalla voce dei presepisti e delle comunità che li hanno realizzati. La mappatura online, in continuo aggiornamento, è stata realizzata coinvolgendo anche le Soprintendenze Archeologia Belle Arti e Paesaggio del Ministero della Cultura e l’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia.
La mostra anticipa e si aggiunge all’evento giubilare organizzato dall’Associazione Nazionale Città dei Presepi che si svolgerà domani, 13 dicembre, quando i presepisti saranno ricevuti in udienza in Vaticano da papa Leone XIV e, dalle 14.00, daranno vita a un presepe vivente a Santa Maria Maggiore con 2000 presepisti provenienti da tutta Italia.
La Mappatura “L’Italia dei Presepi” è disponibile a questo link. (aise)