Desidero che questo lavoro sia fatto sollecitamente: si inaugurano le mostre della stagione autunnale del Vittoriale

Lara Campostrini_mostra Cercami

BRESCIA\ aise\ - Con la festa “Desidero che questo lavoro sia fatto sollecitamente” oggi pomeriggio dalle 17.00 il Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera (Brescia) aprirà la stagione autunnale: nuove mostre, l’annuncio dei nuovi lavori di restauro di Auditorium e Mausoleo e la personale “E la nave va” di Dante Ferretti, scenografo e costumista vincitore di tre Premi Oscar, che raddoppia e riempie anche il MAS.
Così il presidente Giordano Bruno Guerri: “la frase di Gabriele d’Annunzio che dà il nome a questa giornata, scritta all’architetto Giancarlo Maroni, indica l’impegno più gravoso assunto dal Vittoriale in questi anni: maggiore della pavimentazione in marmo rosso veronese del teatro. Prima del 6 marzo 2026 rifaremo completamente nuovo l’Auditorium, la cui struttura fu approvata da d’Annunzio, ma che è stato arredato negli anni Settanta. L’Auditorium verrà anche dotato dell’impianto di riscaldamento e rinfrescamento. Il Mausoleo, peraltro mai completato, verrà restaurato per intero e dotato dell’illuminazione notturna, grazie anche al contributo di A2A. Raddoppieremo, al MAS, le opere di Dante Ferretti, lo scenografo vincitore di tre premi Oscar che ha voluto tenere al Vittoriale degli Italiani la sua prima mostra in Europa. Altre due mostre, di Lara Campostrini e Emanuele Gregolin, ci accompagneranno per tutto l’inverno. Tutto sarà fatto sollecitamente”.
Saranno quindi inaugurate anche due nuove mostre: “Cercami. Chiaroscuri al Vittoriale” di Lara Campostrini e “Stanze” di Emanuele Gregolin a cura di Pengpeng Wang. A seguire, in Auditorium, saranno presentate diverse novità, tra cui la scultura luminosa Vate di Marco Lodola, artista che fu tra i fondatori del Nuovo Futurismo, corrente che si propone di fondere le istanze artistiche con la nuova modernità della tecnologia e della globalizzazione.
Cercami. Chiaroscuri al Vittoriale
Un invito a guardare con occhi nuovi un luogo già conosciuto: è questo lo spirito di “Cercami. Chiaroscuri al Vittoriale”, la mostra fotografica di Lara Campostrini, fotografa originaria di Sabbionara di Avio (Trento), che trasforma il Vittoriale in un gioco di sguardi, memorie e prospettive inattese. Non una semplice esposizione di scatti, ma un vero e proprio percorso che invita i visitatori a una ricerca visiva dentro e oltre il Parco. Le fotografie, tutte in bianco e nero – linguaggio espressivo prediletto dall’autrice – non si limitano a raccontare i luoghi, ma li trasformano in spunti per riscoprire dettagli inediti, prospettive inattese e suggestioni interiori.
La mostra sarà visitabile al Golfo Nascosto fino al 1° marzo 2026.
Stanze - Emanuele Gregolin
Un viaggio intimo tra memoria e architettura: è questo il senso di “Stanze”, la mostra di Emanuele Gregolin, a cura di Pengpeng Wang, che raccoglie opere realizzate tra il 2007 e il 2025. Un percorso che trasforma oggetti e atmosfere in frammenti di poesia visiva, restituendo nuove prospettive su spazi sospesi nel tempo.
La mostra sarà visitabile a Casa Cama fino al 1° marzo 2026.
“E la nave va”, ampliata anche al MAS la mostra di Dante Ferretti
E la nave va viene ampliata, arricchendo anche il MAS con nuove opere di Dante Ferretti. La personale, inaugurata al Vittoriale degli Italiani nell’ambito del festival GARDA – Un lago in festa lo scorso 29 giugno, propone bozzetti in gessetto, carboncino e collage del grande scenografo e costumista, tre volte Premio Oscar per film come The Aviator e Hugo Cabret di Martin Scorsese e Sweeney Todd di Tim Burton. La mostra celebra la carriera straordinaria di Ferretti, autore di lavori per Pier Paolo Pasolini, Federico Fellini, Luigi Comencini e molti altri, e restituisce al pubblico il senso e l’immagine di una poetica costruita sul mestiere e sull’arte del cinema. Realizzata in collaborazione con Il Cigno Arte e curata da Giordano Bruno Guerri e Pietro Di Natale, sarà visitabile fino al 1° marzo 2026, con il nuovo allestimento che amplia il percorso e valorizza ulteriormente il rapporto tra cinema, arte e territorio. (aise)