Festa della musica 2025: migliaia di concerti in tutta Italia

ROMA\ aise\ - “I mestieri della musica” è il tema della XXXI edizione della Festa della Musica, presentata ieri, 17 giugno, nell’affollatissima Sala Spadolini del Ministero della Cultura.
Realizzata con il contributo del MiC, della Commissione europea – Rappresentanza in Italia, del Ministero per lo Sport e i Giovani attraverso il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale e SIAE, la festa vedrà il 21 giugno migliaia di eventi e centinaia di città coinvolte per una festa di note e di colori.
All’incontro, moderato da Paolo Masini, coordinatore nazionale della Festa della Musica, hanno partecipato il sottosegretario di Stato alla Cultura, Gianmarco Mazzi, il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, il responsabile della Comunicazione della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, Massimo Pronio, l’artista Mario Biondi, testimonial dell’edizione 2025, e il presidente dell’Associazione Italiana Promozione Festa della Musica, Marco Staccioli.
“Il tema di quest’anno, i mestieri della musica, è un argomento a cui il Ministero della Cultura tiene moltissimo”, ha esordito il sottosegretario Mazzi. “Secondo i dati FIMI, la musica in Europa sostiene più di 2 milioni di posti di lavoro e porta ogni anno 82 miliardi di euro all’economia dell’Unione Europea e del Regno Unito. In Italia il settore vale 2 miliardi e 57 milioni di euro l’anno e impiega oltre 100 mila persone. E proprio loro, i professionisti, gli artisti, gli artigiani della musica e tutti i lavoratori del settore saranno i protagonisti di questa nuova edizione. Continueremo a sostenere l’iniziativa e a lavorare per promuoverla”.
Mazzi ha rivolto un augurio speciale in occasione della Festa della Musica: un video dei bambini del Piccolo Coro di Caivano, con cui si è aperta la presentazione.
“Credo fermamente nell'alleanza tra sport e musica, anche se ha ancora un potenziale inespresso che noi cercheremo di estrarre e mettere a disposizione soprattutto delle giovani generazioni”, ha detto il ministro Abodi. “È una questione di sentimenti che in questa fase della nostra vita hanno bisogno di esprimersi offrendo opportunità, occasioni di incontro e di relazione. La musica, come l'arte, è patrimonio di tutti, di ogni generazione, e rappresenta la colonna sonora della nostra vita. E tutto quello che riguarda la possibilità di offrire opportunità ai giovani, ai singoli artisti, ai gruppi, alle orchestre, per noi rappresenta un motivo di responsabilizzazione. Per questo troveremo con il Ministero della Cultura ogni occasione per cercare di affermare questo principio”.
“La Festa della Musica 2025 ci ricorda che la musica è una straordinaria esperienza collettiva e uno strumento potente di inclusione sociale; ma non solo questo”, ha affermato Massimo Pronio. “La musica genera un grande indotto che porta benefici economici a molti. Il titolo dell’edizione di quest’anno, “I mestieri della musica”, sottolinea questo aspetto ed è espressione dello spirito europeo. La libera circolazione dei lavoratori è infatti uno dei quattro pilastri del mercato unico di cui ogni giorno noi godiamo nell’UE. Programmi e iniziative della Commissione europea, come Europa Creativa e Music Moves Europe, sostengono il comparto culturale e creativo europeo, promuovendone la competitività, la sostenibilità e la diversità”.
Questi alcuni numeri della Festa della Musica 2025: 750 città, 15.000 musicisti, 30.000 operatori tecnici, più di 80 luoghi del MiC, 1.000 realtà coinvolte a vari livelli, 28 case circondariali, 12 istituti di cultura all’estero, 13 aeroporti, 75 teatri e 37 conservatori.
Testimonial di questa edizione Mario Biondi che si esibirà nel concerto simbolo della festa alla Valle dei templi, che, come da tradizione, ha ricevuto in omaggio dalla Festa l’opera di Dante Mortet: un calco fedele in bronzo delle sue mani in una sua posa caratteristica.
"La musica genera empatia, l'empatia è un sentimento intimo e profondo, l’intimo è un territorio da arredare con sentimenti e atmosfere gioiose e seriamente amabili”, ha dichiarato Mario Biondi. “La Festa della Musica è un concetto che da X tempo unisce e rafforza l’aggregazione e lo sviluppo della musica e dei suoi attori. Felice di rappresentare quest’anno questo importante manifestazione”.
Una scelta non casuale il concerto nella città capitale della cultura 2025. Maria Teresa Cucinotta e Giuseppe Parello, rispettivamente presidente e direttore generale di Agrigento2025, si sono detti “felici di ospitare il concerto centrale della Festa della musica 2025 nel cartellone di Agrigento Capitale Italiana della Cultura. Che è viva e partecipata, perché è già la festa di tutti. Siamo certi che sarà difficile dimenticare Mario Biondi e i ragazzi dei Conservatori sullo sfondo dei nostri templi maestosi, nessuna altra città italiana può e potrà offrire un simile palcoscenico”.
Agrigento, Capitale Italiana della Cultura, celebrerà la Festa della Musica non solo il 21 giugno, ma con un programma diffuso che proseguirà nei mesi successivi e culminerà in autunno con lo Young Music Fest, “un grande evento dedicato ai giovani talenti del nostro territorio”, hanno annunciato il sindaco Francesco Miccichè e l’assessore alla cultura e al turismo Costantino Ciulla, esprimendo “grande soddisfazione per il livello artistico degli eventi in programma, che vedranno protagonisti prestigiosi artisti in luoghi simbolo della nostra identità culturale come il Teatro Pirandello, la Valle dei Templi, il Teatro dell’Efebo e la Cattedrale di San Gerlando”.
Ha fatto loro eco Roberto Sciarratta, direttore del Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento. “La Festa della Musica rappresenta un’occasione di straordinaria importanza per ribadire il ruolo del Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi come motore culturale e civile del territorio”, ha detto. “La presenza di un artista del calibro di Mario Biondi, accompagnato dall’Orchestra Sinfonica Jazz del Conservatorio Arturo Toscanini, conferisce alla manifestazione un respiro nazionale e rafforza la sinergia tra patrimonio e produzione artistica contemporanea. Allo stesso modo, eventi come The Guitars and Drums Night, nati dalla collaborazione con istituzioni formative del territorio, testimoniano la nostra volontà di sostenere i giovani talenti e creare occasioni concrete di crescita e visibilità. La musica, in un contesto unico come la Valle dei Templi, è sicuramente una espressione artistica, ma è anche uno strumento potente di educazione al patrimonio, inclusione e coesione sociale. Ringrazio il Ministero della Cultura per il costante sostegno e tutti i partner istituzionali per aver condiviso una visione di valorizzazione che guarda al futuro, senza mai perdere il legame profondo con la nostra identità storica”. (aise)