Fumian, Corni e Scherbakova i finalisti del Premio Friuli Storia 2025

UDINE\ aise\ - Il commercio internazionale del grano, l’occupazione di Friuli e Veneto durante la Prima Guerra mondiale e la storia dell’Unione Sovietica riletta attraverso le vicissitudini familiari sono i temi dei tre libri finalisti alla XII edizione del Premio nazionale di storia contemporanea Friuli Storia. Li firmano rispettivamente gli accademici e saggisti Carlo Fumian, che ha intrecciato storia economica, geopolitica e trasformazioni tecnologiche in “Pane quotidiano. L’invisibile mercato mondiale del grano tra XIX e XX secolo” (Donzelli, 2024); Gustavo Corni, che ha indagato “L'Italia occupata 1917-1918. Friuli e Veneto orientale da Caporetto a Vittorio Veneto” (Gaspari, 2024); e il Premio Nobel per la Pace Irina Scherbakova, autrice di “Le mani di mio padre. Una storia di famiglia russa” (Mimesis, 2024).
A scegliere i tre finalisti è stata la Giuria scientifica, presieduta dallo storico Tommaso Piffer e composta da Elena Aga Rossi, Roberto Chiarini, Ernesto Galli della Loggia, Ilaria Pavan, Paolo Pezzino, Silvio Pons, Andrea Possieri e Andrea Zannini.
“Forse mai come quest’anno - spiega il presidente della giuria e direttore scientifico di Friuli Storia, Tommaso Piffer – in finale gareggiano tre volumi così diversi tra di loro, per argomento e anche per approccio storiografico. Ma proprio questo, oltre alla qualità dei lavori, rende la terzina particolarmente interessante: un invito ai lettori ad addentrarsi al di fuori di quelle che sono le proprie letture abituali. Il premio Friuli Storia nasce per creare nuovi lettori di storia, proponendo dei saggi storici a chi non li legge abitualmente, oppure proponendo testi inusuali a chi già ha familiarità con questo genere”.
La parola passa ora a una Giuria di 360 lettori diffusi in tutta Italia, chiamati a scegliere il vincitore: si esprimeranno entro la fine del mese di agosto 2025.
La proclamazione è prevista il prossimo settembre e la cerimonia di premiazione è in calendario a Udine, lunedì 25 ottobre. Dei 360 lettori, 252 hanno già partecipato in passato, mentre 108 sono alla prima esperienza. Il 55% dei lettori risiede in Friuli Venezia Giulia, primo bacino di utenza del premio, e la percentuale residua del 45% è diffusa capillarmente in Italia.
Proprio sulla Giuria dei lettori si misura la novità più importante del Premio Friuli Storia 2025: i 360 lettori sono infatti parte di una comunità di appassionati di storia che comprende ormai oltre 1200 persone, dal 2024 integrate in un Circolo della Storia in fase di rodaggio, che vuole affermarsi come punto di riferimento per tutti gli appassionati di storia a livello nazionale. Accanto alle iniziative in presenza dedicate ai soci, tutti gli iscritti che hanno partecipato all’iniziativa hanno ricevuto una newsletter settimanale con recensioni, segnalazioni e articoli inediti di autori italiani e stranieri, partecipando così alla costruzione di un nuovo contenitore che diventerà pubblico e accessibile a tutti in autunno.
I tre libri finalisti del Premio Friuli Storia 2024 offrono un affresco di storiografia contemporanea, affrontando temi, aree geografiche di riferimento e approcci molto diversi tra loro - politico-sociale, economico-globale e familiare-autobiografico - ma tutti caratterizzati da un rilevante livello di qualità.
La monografia di Gustavo Corni si concentra su un episodio cruciale e spesso trascurato della storia italiana: l’occupazione austro-tedesca del Friuli e del Veneto orientale dopo Caporetto. Un lavoro rigoroso, basato su fonti archivistiche e diari, che restituisce il volto complesso di un anno di occupazione militare nel cuore dell’Italia in guerra.
Carlo Fumian firma invece un saggio di respiro globale e lungo periodo, che intreccia storia economica, geopolitica e trasformazioni tecnologiche per raccontare come il grano, da bene locale e fragile, sia diventato una merce planetaria. Un'indagine originale che collega campi e borse merci, mulini e contratti finanziari, in una narrazione avvincente sulle origini della globalizzazione.
Infine, Irina Scherbakova (premio Nobel 2022) propone un’opera ibrida, che unisce il racconto autobiografico alla grande storia russa del Novecento. Attraverso la vicenda della sua famiglia, ricostruisce le ferite lasciate dalle repressioni sovietiche, dalle guerre e dalle illusioni della rivoluzione, con uno sguardo personale e toccante.
Il Premio Friuli Storia è realizzato con il contributo di Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, Fondazione Friuli, Banca di Udine BCC, Comune di Udine e Poste Italiane Spa. (aise)