Metamorfosi del Sacro: la mostra di Teodora Axente a Siena

crediti Gallery Rosenfled

SIENA\ aise\ - Il Complesso museale Santa Maria della Scala di Siena ospita dal 14 novembre 2025 all’11 gennaio la mostra “Metamorfosi del Sacro”, la prima personale istituzionale di Teodora Axente, artista rumena tra le voci più intense della pittura europea contemporanea.
Il progetto espositivo, radicalmente site-specific, nasce da un’idea del Presidente della Fondazione Cristiano Leone, nella volontà non soltanto di affiancare il contemporaneo al patrimonio storico, ma di valorizzare quest’ultimo attraverso operazioni concepite in modo specifico per il Complesso museale. La mostra, realizzata in collaborazione con la Galleria Rosenfeld di Londra, è curata da Riccardo Freddo e Michela Eremita.
“Metamorfosi del Sacro” è un progetto artistico di 25 opere pensato interamente per il Santa Maria della Scala: un attraversamento che unisce secoli e sensibilità, in cui le reliquie diventano presenze evocate e la dimensione spirituale si rinnova attraverso immagini ibride.
Un tempo Ospedale e luogo di accoglienza per i pellegrini, il Santa Maria della Scala custodisce tesori unici come gli affreschi del Vecchietta (Lorenzo Di Pietro, 1410-1480, Siena), il velo della Vergine, il chiodo della Croce e le reliquie da Costantinopoli. È in questo tessuto di segni che si innesta la ricerca di Teodora Axente, capace di trasformare l’eredità spirituale e materiale del Santa Maria in un atlante immaginifico.
In ascolto di questo luogo - dove l’artista ha trascorso del tempo studiando e ammirandone le meraviglie - nascono le sue tele installazioni, le memorie si intrecciano agli affreschi, ai simboli e agli oggetti liturgici per trasformarli in un linguaggio pittorico visionario. Al centro, il tema della metamorfosi: nascita, dissoluzione, elevazione in cui il corpo diventa luogo fragile e sacro, incubatore dell’anima e strumento di guarigione, mentre tutto è traccia di un passaggio dal terreno al divino. Le nature morte accolgono oggetti un tempo utilizzati all’interno dell’Ospedale, come ciotole e bende, contenitori e strumenti medici, che diventano reliquie laiche e tracce di una cura fisica e spirituale. L’insetto, il bozzolo, il giglio, la scala, il calice divengono archetipo di trasformazione, un richiamo alla possibilità di trasfigurazione. Accanto a questi motivi l’artista integra elementi specifici come le architetture dipinte nei grandi cicli ad affresco. Le reliquie sono presenze simboliche all’interno delle sue composizioni e la sacralità del luogo si tesse con la sua funzione originaria di accoglienza e cura.
Nell’opera intitolata Still Life with Lilies (2025) una natura morta di reliquie sacre acquistate dall’Imperatrice di Costantinopoli si organizza attorno al Chiodo della Croce di Cristo, trasformato in fulcro luminoso della composizione; in The Ladder (2025) l’artista rielabora gli affreschi del Vecchietta, ricomponendoli in una scala sospesa tra la terra e il cielo; in Restoring the World (2025) una fanciulla angelica custodisce una boccetta col sangue di Cristo, fragile e potente al tempo stesso, come promessa di rinascita.
L’inaugurazione della mostra (13 novembre 2025 ore 18.00) sarà accompagnata dalla performance Nello sguardo di Teodora Axente con Alessandra Cristiani, Jacopo Giarda e musica dal vivo con il trio jazz diretto da Silvia Bolognesi e due studenti dell’Accademia Siena Jazz, nell’ambito di XENOS festival di performance (Siena, Santa Maria della Scala, 13, 14, 15, 16 novembre 2025) con la direzione artistica di Anna Lea Antolini.
Teodora Axente (1984, Sibiu). Vincitrice del Grand Prize al 3rd Frissiras Award for European Painting e dell’Essl Art Award, è stata selezionata da Uwe Goldenstein per il catalogo Preparing for Darkness. A New Movement in Contemporary Painting.
Già riconosciuta a livello internazionale con mostre al MoCA di Boulder (Colorado), al Museum of Art di Cluj-Napoca e al Hugo Voeten Art Center, la poetica di Teodora Axente arriva a Siena offrendo un esempio di come l’arte contemporanea sappia aprire varchi temporali nel cuore della storia e del patrimonio italiano. (aise)