Inapp: presentato il sistema informativo sulle professioni per ridurre mismatch tra domanda e offerta di lavoro

ROMA\ aise\ - Cercare lavoro in modo efficace significa riuscire a cogliere le opportunità concrete di occupazione che purtroppo da alcuni anni scarseggiano. Per questo risulta opportuno integrare la logica dei dati statistici con le informazioni di natura qualitativa sui contenuti delle professioni che agiscono nel mercato del lavoro, sui fabbisogni professionali e sulle opportunità di lavoro. In questa direzione opera il Sistema informativo sulle professioni presentato oggi dall’Istituto nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche (INAPP) nell’ambito di un workshop svoltosi nella propria sede.
Il Sistema informativo sulle professioni è un progetto nato dalla collaborazione con l’Istat e che coinvolge diversi attori istituzionali che producono informazioni sulle professioni (Inail, Inps, Unioncamere, Mur, Almalaurea, Alfa LIGURIA, Collegio Nazionale degli Agrotecnici e Sviluppo Lavoro Italia). L’obiettivo del Sistema è offrire un panorama completo ed analitico delle caratteristiche di tutte le professioni esercitate in Italia, la loro consistenza occupazionale attuale e le tendenze a breve e medio termine del mercato professionale insieme ai trend di cambiamento delle loro competenze, le opportunità di impiego in tempo reale e strumenti per l’orientamento professionale. Uno strumento di supporto anche alle decisioni politiche poiché, grazie agli studi anticipatori sui futuri andamenti dell’economie settoriali e del lavoro per professioni, costituisce un riferimento per la programmazione e per la progettazione degli interventi tesi a incrementare le possibilità di occupazione delle persone che entrano nel mercato del lavoro e di favorirne la permanenza per chi è già occupato.
Basato su un sistema informativo LOD (Linked Open Data) il sistema informativo professioni connette dati provenienti da diversi nodi (fonti), sfruttando un widget per gestire la cooperazione applicativa e indirizzare l'utente attraverso i diversi collegamenti. Dati affini e disomogenei sono collegati via web attraverso una chiave univoca: il codice della professione. Nel passaggio da un sito all'altro viene scambiato soltanto il codice della professione attraverso un link. Nell’architettura del sistema le informazioni sono organizzate e incrociate attraverso la Classificazione delle Professioni (CP2021) dell’Istat e quella delle attività economiche Ateco 2007.
“L’evoluzione del Sistema informativo delle professioni consente di valorizzare le competenze acquisite dai lavoratori e di personalizzare i fabbisogni formativi per adeguarle in relazione alla domanda di lavoro ” ha dichiarato Natale Forlani, presidente dell’Inapp – è uno strumento messo a disposizione di tutti gli operatori pubblici e privati per migliorare i servizi di orientamento e le offerte formative rivolti a facilitare l’inserimento lavorativo per migliorare la capacità di valorizzare le proprie competenze per le persone che cercano lavoro”. (aise)