L’industria italiana del vetro diventa prima in Europa

BAVENO\ aise\ - Costi dell’energia tra i più alti in Europa, turbolenze internazionali, guerre vere e commerciali, obiettivi sfidanti posti dalla decarbonizzazione e dalla transizione green. Un momento difficile per l’industria italiana del vetro, un asset strategico dell’economia italiana che, nonostante queste sfide e un calo della produzione nel 2024, continua ad incrementare l’occupazione e la capacità produttiva potendo contare sulla forza del sistema economico nazionale e quella delle filiere di riferimento (food&beverage, costruzioni, automotive, farmaceutico). Oggi, poi, con la realizzazione di nuovi forni dedicati al packaging, l’industria del vetro diventa la prima manifattura in Europa, superando anche la Germania.
Questo il messaggio positivo lanciato dall’Assemblea Annuale di Assovetro, l’Associazione degli industriali del vetro, aderente a Confindustria, che conta su un portafoglio di 73 aziende aderenti, 111 siti produttivi, 16.526 dipendenti diretti (oltre 3% in più sull’anno precedente), e produce un valore aggiunto di 3,2 miliardi di euro.
“Il valore della nostra industria - ha dichiarato Marco Ravasi, Presidente di Assovetro - non è solo economico e sociale, ma è rappresentato anche dal nostro supporto al Made in Italy. I vetri italiani vestono i prodotti alimentari, vini, birre e bollicine, sono sui parabrezza delle auto e nella nuova architettura”.
Il 2024, ha aggiunto Ravasi, “è stato un anno difficile, ma scommettendo sul futuro dei nostri settori di riferimento, i produttori italiani hanno incrementato negli ultimi mesi la loro capacità produttiva. La crescita del vetro in Italia ed il contemporaneo ridimensionamento avvenuto presso altri Paesi, ci ha portato a divenire la prima manifattura europea non solo nel vetro cavo, ma di tutto il vetro sommando le sue varie applicazioni. Una notizia positiva è rappresentata anche dal via libera dell’UE all’energy release che permetterà alle industrie energivore, come la nostra, di acquistare l’energia a prezzi calmierati”.
DOVE VA IL VETRO ITALIANO
Le importazioni e le esportazioni del vetro con i paesi dell’UE sono restate stabili nel 2024. I partners preferenziali sono rimasti la Francia la Germania e la Spagna che, nei Paesi destinazione, ha superato di poco la Germania.
L’interscambio commerciale dei prodotti vetrari ha recuperato nel 2024 non solo la tendenza negativa dell’anno precedente, ma si è portato su valori positivi, registrando un saldo di 75 milioni di euro che, se confrontati con la performance dello scorso anno, segna un +100%. In termini di quantità, l’interscambio dell’intero settore ha registrato un incremento dell’1,3% sulle importazioni e una flessione del 3% sulle esportazioni. (aise)